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Premio Amidei 2025: Gorizia celebra la scrittura che illumina il cinema

Dal 17 al 23 luglio, Gorizia ospita la 44^ edizione del Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei”, appuntamento culturale nazionale di riferimento per la scrittura cinematografica, con proiezioni e incontri che abbracciano tutta la città di Gorizia, da Piazza Vittoria al Kinemax, dalla Mediateca “Ugo Casiraghi” al…
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Dal 17 al 23 luglio, Gorizia ospita la 44^ edizione del Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei”, appuntamento culturale nazionale di riferimento per la scrittura cinematografica, con proiezioni e incontri che abbracciano tutta la città di Gorizia, da Piazza Vittoria al Kinemax, dalla Mediateca “Ugo Casiraghi” alla restaurata sede del Parco del Palazzo Coronini Cronberg, a via Rastello “Via della Creatività” di BorGo Cinema. Quest’anno il Premio è inserito nel ricco calendario di eventi di GO!2025 Capitale Europa della Cultura Nova Gorica - Gorizia.

Il Premio Sergio Amidei è un riconoscimento fondamentale nel panorama cinematografico italiano ed europeo perché celebra la centralità della scrittura per il cinema come atto creativo, culturale e civile. Intitolato a uno dei padri del Neorealismo – sceneggiatore di capolavori come Roma Città Aperta – il premio non solo onora l’eredità di un autore che ha raccontato la verità del dopoguerra con sguardo lucido e umano, ma promuove anche una riflessione costante sul valore etico e narrativo della sceneggiatura. Istituito a Gorizia, crocevia di culture e storie, il Premio Amidei rappresenta un luogo simbolico dove il cinema incontra la memoria, l’impegno e l’innovazione, dando voce a quegli autori che, come Amidei, scelgono di scrivere non solo per intrattenere, ma per interpretare il mondo.

PREMIO INTERNAZIONALE ALLA MIGLIOR SCENEGGIATURA

E quest’anno le migliori opere cinematografiche finaliste al Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura scelte dalla giuria composta dai registi e sceneggiatori Marco Risi, Francesco Munzi, Francesco Bruni e Massimo Gaudioso, dagli sceneggiatori Marco Pettenello e Doriana Leondeff, dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico in quanto interpreti del mondo, sono 7 tra nazionali e internazionali da Francia a Regno Unito.

El paraíso (IT 2023, 106’) – sceneggiatura e regia di Enrico Maria Artale

Alla foce del Tevere, Julio Cesar e sua madre danzano in equilibrio su una vita ai margini, legati da un amore esclusivo e segreto.

La gazza ladra (FR 2024, 101’) – sceneggiatura di Robert Guédiguian & Serge Valletti, regia di Robert Guédiguian. 

Nel cuore popolare dell’Estaque, Maria vive tra dedizione e segreti, curando gli anziani mentre culla il sogno della musica. Per amore del nipote e per un frammento di bellezza, compie piccoli furti silenziosi che mineranno il suo mondo.

Conclave (UK/USA 2024, 120’) – sceneggiatura e regia di Peter Straughan

Nel silenzio sospeso del Conclave, tra ombre di potere, scandali e minacce, s'affaccia una voce inattesa. La sua verità spezza antichi muri, e nel cuore della Chiesa nasce un nuovo pontefice.

Napoli – New York (IT 2024, 124’) – sceneggiatura e regia di Gabriele Salvatores

Tra le macerie della Napoli del dopoguerra, due bambini inseguono un sogno grande quanto l’oceano: raggiungere l’America, terra promessa e lontana, dove ricominciare. 

Bird (UK/FR 2024, 119’) – sceneggiatura e regia di Andrea Arnold

Nel grigio del Kent, la dodicenne Bailey cresce tra silenzi e assenze, in una casa occupata che non sa di casa. Il padre è lontano anche quando è vicino, e il cuore di Bailey cerca altrove. 

Vittoria (IT 2024, 89’) – sceneggiatura e regia di Alessandro Cassigoli & Casey Kauffman

A Torre Annunziata, tra pieghe e speranze, Jasmine sogna una figlia da stringere al cuore. La perdita e la lotta la guidano lontano, fino alla neve della Bielorussia, dove l’attende Vittoria, fragile e luminosa.

Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta (IT/FR 2024, 101’) – sceneggiatura di Filippo Gravino & Gianluca Jodice, regia di Gianluca Jodice

Nella quiete prigioniera della Torre del Tempio, Luigi XVI e Maria Antonietta scivolano lentamente dall'altare del potere alla nudità dell'umano. In tre atti – Gli dei, Gli uomini, I morti – si consuma la caduta di due sovrani.

PREMIO ALL’OPERA D’AUTORE

Ogni anno il Premio "Sergio Amidei" attribuisce il Premio all’Opera d'Autore a un regista o sceneggiatore che è stato capace di costruire nel corso della propria carriera un percorso artistico autoriale originale. Nelle passate edizioni il Premio è stato assegnato a grandi maestri del cinema tra i quali Fabio Carpi, Abbas Kiarostami, Bertrand Tavernier, Ken Loach, Edgar Reitz, Paul Schrader, Robert Guédiguian, Wim Wenders, Paolo e Vittorio Taviani, Giuliano Montaldo, Patrice Leconte, Miklós Jancsó, Álex de la Iglesia, Carlo Verdone, Silvio Soldini, Mario Martone, Margarethe von Trotta, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Pupi Avati, Michel Hazanavicius e Asgar Farhadi, Marco Bellocchio e Giuseppe Tornatore. Molti di questi autori, dopo essere stati ospiti a Gorizia, ancora oggi onorano il Premio della loro amicizia, nel segno di una comunanza di valori idealmente ispirata all’eredità di Sergio Amidei. Proprio in occasione di questo 2025, il Premio andrà a due grandi nomi del cinema contemporaneo, Ferzan Ozpetek, grande cineasta italiano di rilevanza internazionale noto e amato per il suo stile unico, la sua poetica intensa e il suo sguardo puro ed “eccentrico”, e alla francese Céline Sciamma, autrice europea nota per il suo occhio e la sua penna delicati e incisivi.

Regista e sceneggiatore italo-turco, Ferzan Ozpetek è noto per un cinema intimo, emotivo e sensuale, incentrato su temi come l’identità, la memoria, la famiglia elettiva e l’amore in tutte le sue forme. Dopo essersi trasferito in Italia, ha debuttato con Il bagno turco - Hamam, per poi affermarsi con film come Le fate ignoranti, La finestra di fronte e Saturno contro. Ozpetek combina il melodramma con un'estetica elegante e teatrale, spesso ambientando le sue storie in spazi domestici che diventano veri e propri luoghi dell’anima. 

Regista e sceneggiatrice francese, Céline Sciamma è una delle voci più originali del cinema europeo contemporaneo, celebrata per il suo sguardo poetico e politico sull’identità di genere, l’infanzia e l’adolescenza. Tra i suoi film più noti: TomboyGirlhood e Ritratto della giovane in fiamme, con cui ha ottenuto il riconoscimento internazionale a Cannes. Il suo stile è sobrio, essenziale, e racconta con delicatezza le trasformazioni interiori, il desiderio e la libertà, spesso da un punto di vista femminile e queer.

Il Premio Amidei darà modo agli spettatori di poter rivedere molti dei loro film. 

Di Ozpetek ri-vedremo quindi Il bagno turco – Hamam (1997, sceneggiatura di Ferzan Ozpetek & Aldo Sambrell); Harem Suare (1999, sceneggiatura di Gianni Romoli & Ferzan Ozpetek); Le fate ignoranti (2001, sceneggiatura di Gianni Romoli & Ferzan Ozpetek); La finestra di fronte (2003, sceneggiatura di Gianni Romoli & Ferzan Ozpetek); Saturno contro (2007, sceneggiatura di Gianni Romoli & Ferzan Ozpetek); Magnifica presenza (2012, sceneggiatura di Federica Pontremoli & Ferzan Ozpetek (come co-autore ricevette il Nastro d’Argento per il Soggetto); Napoli velata (2017, sceneggiatura di Gianni Romoli, Valia Santella e Ferzan Ozpetek); La dea fortuna (2019, sceneggiatura di Gianni Romoli, Silvia Ranfagni e Ferzan Ozpetek); Diamanti (2024, sceneggiatura di Ferzan Ozpetek, Carlotta Corradi & Elisa Casseri.

Ferzan Ozpetek verrà premiato la sera di venerdì 17 luglio al Parco Coronini Cronberg mentre il giorno 18 luglio al Kinemax di Gorizia incontrerà il pubblico alle ore 18:00 e prima, sarà lui a presentare il film La finestra di fronte.

Di Sciamma potremmo ri-vedere: Naissance des pieuvres (Water Lilies, 2007, sceneggiatura e regia di Céline Sciamma); Tomboy (2011, sceneggiatura e regia di Céline Sciamma); Diamante nero (Bande de filles, 2014 sceneggiatura e regia di Céline Sciamma); Quando hai 17 anni (Quand on a 17 ans, 2016 sceneggiatura di Céline Sciamma, André Téchiné, regia di André Téchiné); La mia vita da Zucchina (Ma vie de Courgette, 2016, sceneggiatura di Céline Sciamma, adattamento dal romanzo di Gilles Paris e regia di Claude Barras); Ritratto della giovane in fiamme (Portrait de la jeune fille en feu, 2019, sceneggiatura e regia di Céline Sciamma); Petite maman (2021
sceneggiatura e regia di Céline Sciamma); This Is How a Child Becomes a Poet (2023, sceneggiatura e regia di Céline Sciamma); Le donne al balcone (Les Femmes au balcon, 2024, sceneggiatura di Noémie Merlant e Céline Sciamma, regia di Noémie Merlant)

Céline Sciamma il giorno 19 luglio al Kinemax di Gorizia incontrerà il pubblico alle ore 18:00 e verrà premiata la sera stessa al Parco Coronini Cronberg. 

PREMIO ALLA CULTURA CINEMATOGRAFICA

Il Premio “Sergio Amidei” attribuisce ogni anno il Premio alla Cultura Cinematografica a personalità, enti e realtà della cultura che abbiano saputo ampliare, divulgare e condividere pubblicamente il sapere cinematografico attraverso diversi strumenti a partire dalla critica, fino alla letteratura, dalla divulgazione scientifica fino al coinvolgimento popolare. Negli anni sono stati premiati Vieri Razzini, Irene Bignardi, la trasmissione radiofonica di Rai Radio3 Hollywood Party, l’Associazione I ragazzi del Cinema America, l’Associazione 100autori, Paolo Mereghetti, Sergio Toffetti, Walter Veltroni, Piera Detassis, ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, Gianni Canova, Elisabetta Sgarbi. Quest’anno il premio non va a un personaggio, ma a un’identità collettiva che opera attivamente alla promozione della cultura cinematografica: il Premio infatti va alla rivista FilmTv, settimanale italiano di cinema, televisione, musica e spettacolo, edito da Tiche Italia e fondato il 26 gennaio 1993, diretto oggi da Giulio Sangiorgio. Saranno proprio Sangiorgio e la critica Ilaria Feole, firma della rivista, ad incontrare il pubblico il giorno 20 luglio alle 18:00 al Kinemax mentre riceveranno il premio la sera al Parco Coronini Cronberg.

NEUROPATIE: IL CINEMA E LA CURA DEI TRAUMI DEL CORPO EUROPEO

Il 2025 segna un incredibile e unico traguardo: due città, Gorizia e Nova Gorica, di due nazioni diverse, separate da un confine doloroso eppure fecondo di storie di cooperazione e di condivisione, che hanno avuto in comune un percorso di programmazione culturale e artistica. Per celebrare questo momento storico, e al contempo calarci all'interno della stretta contemporaneità del nostro continente, durante questa edizione del Premio viene proposta la sezione speciale intitolata "Neuropatie: il cinema e la cura dei traumi del corpo europeo" a cura di Eleonora de Majo e Simone Venturini, una rassegna di   film - più o meno recenti - che raccontano alcune delle contraddizioni più profonde che attraversano l'Europa contemporanea. Alcuni titoli hanno direttamente a che fare con il tema dei confini, altri con questioni più generali che riguardano le frontiere immateriali, le diseguaglianze, il razzismo. Durante la sezione ci sarà anche un momento di discussione con Andrea Segre e Mimmo Calopresti, che dialogheranno il giorno 23 luglio alle ore 18 con la curatrice Eleonora de Majo e Stojan Pelko, responsabile del programma artistico di GO!2025, su come la settima arte abbia contribuito a raccontare e smuovere la coscienza europea sui grandi temi del nostro presente.

Vedremo e rivedremo quindi La mia classe (2013, sceneggiatura e regia di Daniele Gaglianone); No Other Land (2014, sceneggiatura e regia di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor); Io sto con la sposa (2014, Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry); Lirica Ucraina (2024, Francesca Mannocchi); Fiume o morte! (2025, Igor Bezinović); Trieste è bella di notte (2023, Andrea Segre, Stefano Collizzolli, Matteo Calore); Cutro, Calabria, Italia (2024, Mimmo Calopresti) Incontreranno il pubblico goriziano il giorno 23 luglio alle 18:00 al Kinemax gli autori Andrea Segre e Mimmo Calopresti.

Parole chiave: Gorizia
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