Restyling nella giunta Dipiazza, Zinnanti: "Situazione opere pubbliche desolante, ora cambierà qualcosa?"
| Redazione sport | Commento del giorno

Come se non bastassero tutte le (innumerevoli) magagne che caratterizzano le principali opere pubbliche cittadine, ecco l'ultima "genialata" della giunta Dipiazza. Scatta infatti col nuovo mese di marzo una complessa operazione di restyling che nelle intenzioni del proponente (ovvero l'assessore alle Politiche del personale Stefano Avian) dovrebbe portare maggior efficienza nella macchina comunale, soprattutto di quella coinvolta nella complessa gestione di una serie infinita di progetti e di cantieri. Tra l'altro, in attesa del mitico arrivo di due nuovi manager tramite concorso (che però è ancora in attesa di indizione), si tratta per lo più di spostamenti interni con connessa attribuzione di nuovi incarichi ad "interim".
Vediamo un po' più da vicino che cosa è stato deciso. L'ing.Luigi Fantini passa dalla direzione del Servizio "Edilizia scolastica e sportiva" al nuovo "Servizio centrale di prevenzione e protezione", sotto la Direzione generale ed in continuità all'attività "di fatto" sinora svolta all'interno dell' analoga posizione imperniata nella Vice Direzione Patrimonio e Lavori Pubblici. Tutto chiaro? Mahh. Comunque sia si apprende che l'incarico è a tempo fino al 28 febbraio 2026 ovvero un anno, in attesa dei famosi concorsi dirigenziali e dell'assestamento dell'organigramma. E chi prende il posto di Fantini? Accettiamo scommesse. Ovviamente, il manager "pigliatutto" in ambito comunale, ovvero l'ing. Giulio Bernetti che oltre ad essere direttore del mega Dipartimento territorio, ambiente, lavori pubblici e patrimonio ora assume su di sé anche la responsabilità "ad interim" dei cantieri di scuole e impianti sportivi. Trattandosi, come è notorio, di persona che gode della massima fiducia nei piani alti del Municipio, appare scontata la considerazione che questa operazione non può non venir letta come un segnale di critica, a partire dal primo cittadino, nei confronti della passata gestione di tale delicatissimo settore. Azzardiamo, sia chiaro, ma i segnali informali che abbiamo nel frattempo raccolto ci rafforzano in questa opinione. Bernetti, impegnato su svariati ed importantissimi fronti, viene sollevato, pare per ragioni di incompatibilità, dall'incarico (a sua volta ricoperto ad interim) di direttore del Servizio "Project financing" che viene assegnato, sempre con l'usuale formula transitoria, al dirigente Andrea Prodan, peraltro già esperto della materia in quanto Responsabile unico del procedimento-madre di tutti i project attualmente avviati dal Comune di Trieste, ovvero quello proposto dalla bergamasca Costim per Porto Vecchio. Tutto qui? Non proprio. Atteso che viene consolidata la struttura dirigenziale guidata da Vittorio Sgueglia della Marra il cui Servizio "Informazione istituzionale e open government" passa sotto la Direzione generale, sempre diretto dalla stessa persona che mantiene anche l'incarico di Capo di Gabinetto con orizzonte sino al termine del mandato del Sindaco.
Tutto chiaro? A parole sì, cosa si muova in realtà nei meandri del palazzo tra Piazza Unità e Passo Costanzi, forse è un po' più complicato scoprirlo.
Vediamo di condurre, come nostro costume, un'analisi più approfondita della situazione a tutto beneficio dei nostri lettori. Innanzitutto, non può essere tralasciato il riferimento temporale in cui l'operazione di maquillage dirigenziale è stata decisa nel senso che l'attuale (e quarto) mandato del Sindaco Dipiazza ha oramai superato la metà dell'ampio periodo disponibile e, con vista 2027, appare sempre più chiaro al Sindaco, ma anche e soprattutto ai suoi alleati di governo, che qualche risultato concreto è assolutamente necessario portarlo a casa. A tale proposito è evidente come per il Sindaco del fare, a oggi, la situazione, proprio sotto il profilo delle principali opere pubbliche, sia del tutto desolante, a dir poco. Non solo. Ma alcune delle principali partite tuttora aperte (soprattutto nel settore degli edifici scolastici) sconta la stringente tempistica realizzativa del Pnrr (fine 2026) e, salvo proroghe dell'ultima ora, non ci risulta proprio che la fine lavori di almeno alcune di queste opere sia allineata al termine fissato dal Pnrr. E dunque? Ecco il tentativo di mescolare le carte piazzando gli uomini "migliori" in quei settori più in difficoltà. Riusciranno i nostri eroi nell'impresa? Difficile dirlo.
Solo a mo' di esempio ecco una veloce carrellata delle opere sospese, in ritardo, ancora non avviate e via discorrendo. L'ordine è del tutto casuale (e forse mancante ancora di qualche intervento) ma la fotografia riportata a marzo 2025 è assolutamente fedele.
Messa in sicurezza della scuole Spaccini-Sauro: cantiere fermo in attesa di perizia di variante, anche a causa del ritrovamento di antichi reperti della Basilica paleocristiana al di sotto dei solai: l'assessore Lodi non è in ogni caso preoccupata perché "..i lavori riprenderanno a breve" e sarà quindi rispettata la tempistica Pnrr. Nuovo impianto sportivo di San Giovanni, il tristemente noto "cubone". Dopo un'agonia durata ben 17 anni, i lavori, ripresi lo scorso luglio, paiono avviati verso il rush finale con orizzonte maggio 2025, seguirà collaudo e contestuale indizione della gara per trovare il soggetto gestore dell'impianto. Che siano finalmente terminati i patimenti di un rione che richiede da anni la conclusione di questo impianto anche per dare una concreta risposta alla fame di campi di pallavolo e basket che investe un po' tutta la città? Lo speriamo veramente anche se, fino a fine lavori, la sgradevole sorpresa può essere sempre dietro l'angolo. Ex Fiera: qui dopo che nell'aprile 2017, la Mid Immobiliare si era aggiudicata l'asta bandita dal Comune per 13 milioni di euro (con somma gioia del Borgomastro) per anni si sono mosse solo le carte con continui rimpalli tra Trieste e Vienna e solo ultimamente la procedura appariva ben definita, tanto da far ritenere prossimo l'approdo in Consiglio comunale del Piano attuativo comunale, ovvero dello strumento urbanistico cui è condizionata la fattibilità della complessa operazione. E che ti combina la Mid Immobiliare srl dell'austriaco Walter Mosser? Quatto, quatto, senza dir niente a nessuno e men che meno agli uffici comunali, vende il compendio della ex Fiera alla "Commercianti Indipendenti associati", una delle cinque cooperative del sistema Conad. Secondo Dipiazza non cambia nulla ai fini della articolata operazione di riqualificazione dell'area. Noi, non per far sempre il bastian contrario ma forti della lunga esperienza lavorativa svolta nell'ambito della pubblica amministrazione, ci permettiamo di dubitare anche perché, stando a quanto riportato dalla stampa quotidiana, il perfezionamento dell'operazione di alienazione è subordinato ad una serie di step successivi per cui se per caso non viene superato da Mid il primo, salta l'intera operazione. Vedremo, ma un po' di sano scetticismo ci sta tutto. Più contenuto il probabile ritardo della fine dei lavori per la nuova piazza di Roiano. Qui la luce in fondo al tunnel dovrebbe arrivare entro fine mese, ferma restando l'irrisolta questione (per ragioni meramente politiche) della gestione del nuovo asilo nido che il Comune si ostina a voler affidare parzialmente al privato con la netta opposizione del centro sinistra e qualche mal di pancia anche nelle forze di maggioranza. Passiamo ad altro. Il completamento dell'operazione di riqualificazione dei Topolini dopo le mareggiate di fine 2023 è stato di recente affidato alla Itec di Mattarolo Srl con sette mesi di lavori previsti. L'obiettivo - Lodi dixit - è di riconsegnare ai triestini i Topolini 4 e 5 entro l'estate, "mentre per il 6 e il 7 c'è la volontà di riconsegnarli entro gli inizi di settembre: l'impresa è stata sensibilizzata affinché i lavori terminino quanto prima e l'affidamento prevede anche una premialità nel caso il cantiere chiuda in anticipo rispetto al cronoprogramma". Alla buonora!
Chiudiamo in bellezza, si fa per dire, con alcune eterne incompiute (no, tranquilli, non stiamo parlando del Tram di Opicina!). Acquario, chiuso da 4 anni dopo l'avvio dei lavori di restauro nel 2021, causa il mancato funzionamento dell'impianto di filtraggio dell'acqua: ora si è deciso di ricorrere alla Ingegneri Associati di Genova per trovare una soluzione tecnica del problema. In questo caso appare evidente che qualcosa non ha funzionato in sede di progettazione ed il Comune sta valutando se intentare una causa per il ristoro dei danni patiti ( secondo l'assessore Rossi 60 mila visitatori persi all'anno non sono uno scherzo!).
Sempre parlando di progetti "malfatti" sovviene il caso del risanamento dei ponti Bianco e Verde sulle Rive cittadine: dopo il noto fallimento della prima ipotesi di intervento "da sotto", previo svuotamento, non riuscito, del canale di Ponterosso, si è ritornati ad una progettazione più tradizionale con l'obiettivo di andare a gara entro giugno 2025. Alla buonora, anche in questo caso! Finale, doveroso, per la nuova piscina terapeutica. Dopo parecchi "viaggi" tra la Sacchetta e Porto Vecchio, ora pare che la location della nuova piscina sia definitivamente posizionata nello stesso sito dell'impianto crollato a luglio 2019. Dopo vari tentennamenti sulla procedura da seguire, ecco nuovamente affacciarsi la prospettiva della finanza di progetto con una proposta che dovrebbe presto vedere la luce da parte della Piscine Castiglione.
Torneremo sicuramente sull'argomento non appena vedremo qualche fatto concreto rispetto alle troppe chiacchiere ascoltate sino ad ora.
Decisamente tanta carne al fuoco, per di più su una struttura che sembra talvolta in balia dei voleri dell'assessore di turno, senza alcuna chiara strategia, né programmazione e che pare scontare anche un certo sottodimensionamento rispetto alla mole dei lavori in corso.
Siamo proprio curiosi di vedere se al fumo visto in tanti, troppi casi seguirà qualche concreta ed ottima realizzazione: la città lo attende e se lo merita davvero, dopo aver mostrato sin troppa pazienza.
Mauro Zinnanti
Parole chiave: Primo piano, Trieste