"I bambini di oggi", l'ultima poesia di Marina Assanti
| Redazione sport | Commento del giorno

Immagine creata dall'intelligenza artificiale
I bambini di oggi
non giocano più.
Incollati a uno schermo,
manine già esperte
nel scegliere i tasti,
contenuti violenti,
ipnotizzanti.
I bimbi di oggi
sono prodotti
in laboratori.
Hanno uno, due
o più genitori e,
quando imperfetti,
sono scartati.
I bimbi di oggi
crescono soli,
viziati e privati
di sani valori.
Famiglie divise
e poi “allargate”
le loro esigenze
mai considerate.
I bimbi di oggi
non conoscono Pace.
Non v’è società
che li ami davvero,
che li rispetti
e conduca per mano
verso un futuro
che non oso pensare.
I bambini di oggi
non sognano più,
confondono i tuoni
con missili e droni,
pensano i laghi
sian pozze di sangue,
mangiano male
o non mangiano affatto.
Sono figli di un tempo
spietato, malato
che anche l’infanzia
ha robotizzato.
Ma Lassù v’è un Dio
che li ama su tutto,
non li vuole angioletti
ma gioiosi e beati.
Marina Assanti
Parole chiave: Trieste