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Pillole di stagione, Zinnanti: "Crisi industriale, Miss Trieste, caos Triestina"

 |  Redazione sport  |  Commento del giorno
Mauro Zinnanti
CRISI INDUSTRIALI: FLEX RISOLVE,  TIRSO CHIUDE
 
Se dovessi esprimermi in termini sportivi, la partita, in teoria, si chiude in parità. Ovviamente così non è, né può essere perché, dietro ai freddi numeri, ci sono persone, famiglie, aspettative di vita e veri e propri "salti nel buio" che non augurerei nemmeno ai miei peggiori avversari. Di che cosa sto parlando? Della diversa sorte che è toccata ai 340 lavoratori di Adriatronics (salvi grazie ad un imminente passaggio di proprietà) e ai 157 lavoratori (in prevalenza donne) della Tirso per i quali dal primo ottobre, salvo improbabili colpi di scena, l'unico finale è quello del licenziamento.
Il dato di cronaca, secco, è proprio questo.  Alle Noghere si festeggia per lo scampato pericolo, atteso che è ufficiale l'ennesimo trasferimento di proprietà dello stabilimento venduto lo scorso gennaio dalla multinazionale americana Flextronics al fondo tedesco FairCap (in una operazione meramente speculativa) e rivenduta adesso, grazie all'azione sinergica di istituzioni, Confindustria e sindacati, ad un'altra multinazionale con numerose sedi nel territorio nazionale e che si è già impegnata a mantenere gli attuali livelli occupazionali. Il nome del nuovo proprietario verrà svelato mercoledì prossimo al tavolo ministeriale già convocato per formalizzare l'annuncio, insieme alla presentazione del nuovo piano industriale. Se ancora non si conosce il nome del nuovo proprietario, già certa è la salvaguardia di tutti gli occupati in un settore divenuto sempre più strategico come quello della componentistica elettronica.  Da qui il gaudio immediato di Michelangelo Agrusti (presidente di Confindustria Alto Adriatico) "E' un'altra crisi risolta (Ndr: dopo quella della Wartsila). Il problema occupazionale è del tutto superato e l'acquisitore continuerà sulla strada dello sviluppo tecnologico". 
Opposto è il sentimento che si respira allo stabilimento tessile di Muggia della Tirso. A fine agosto, infatti, si è tenuto l'ennesimo tavolo di crisi tra sindacati e Confindustria Alto Adriatico, nel corso del quale il rappresentante della proprietà intervenuto (ovvero il responsabile delle risorse umane Cappiotti) ha ufficializzato la volontà di far partire le lettere di licenziamento per 157 lavoratori il primo ottobre, una volta esaurita la cassa integrazione straordinaria.  Dopo questo passo, la palla va alla Regione che nei successivi trenta giorni convocherà azienda, sindacati e Confindustria per verificare una possibili intesa sulle uscite. Arrivasse questa intesa ci sarebbe la possibilità di chiedere un'ulteriore proroga della cassa integrazione straordinaria sino a fine anno. Questa la prassi amministrativa ma, francamente, che ne esca qualcosa di buono per i dipendenti della Tirso appare arduo ipotizzare. Come noto, infatti, ci sono stati sino ad ora due tentativi di rilevare l'azienda entrambi falliti (il più noto quello della Roncadin) e quel che è sicuro è che i lavoratori licenziati potranno chiedere la Naspi, cioè l'indennità di disoccupazione erogata dall'Inps. In parallelo, la Regione attiverà tutte le azioni possibili di politiche attive del lavoro per garantire ricollocazioni dei lavoratori Tirso rapide e concrete. Lapidario e condivisibile il giudizio finale dell'assessore regionale Rosolen su tutta la vicenda:"non si tratta solo della chiusura di un sito produttivo, ma di un passaggio dentro una vicenda ben più complessa e di difficile lettura, legata alla situazione della casa madre".  Come dire che i giochi si sono svolti a più alto livello e a rimetterci, come spesso accade, sono proprio le lavoratrici e i lavoratori che hanno messo il proprio futuro nelle mani di un'azienda rivelatasi piuttosto inaffidabile. 
 
BELLA ED INTELLIGENTE MISS TRIESTE 2025!
 
Nella usuale cornice di piazza Unità Vittoria Maculan, veronese di quasi 16 anni ma residente a Trieste dal 2017, è stata incoronata Miss Trieste 2025. Segni particolari: oltre alla indubitabile bellezza, lei è figlia di mamma italiana di Verona e di papà senegalese e dunque i suoi tratti raccontano le sue origini e la storia della sua famiglia.  Ed eccoli là i soliti "leoni da tastiera" che si sono subito scatenati parlando di "lesa triestinità" con indiretto riferimento al colore della pelle e correlati dubbi sulla legittimità della sua partecipazione al concorso. Esemplari le reazioni di mamma e figlia al tam tam sui social che davvero non fa onore alla tradizione multietnica della nostra città. Queste le parole della mamma apparse sul quotidiano locale: "sui social si sono scatenanti i leoni da tastiera perché disturbati dal fatto che mia figlia abbia il padre senegalese e quindi non sia di carnagione esclusivamente bianca....Io vorrei che la cosa rimanesse nel suo ambito naturale, nel senso che si tratta di un semplice concorso di bellezza. Vittoria ha rispettato le regole dell'organizzazione, in quanto ha una sola cittadinanza, quella italiana, è residente a Trieste dal 2017 come me, è nata in Italia, ha l'età giusta perché a giorni compirà 16 anni ed io, in qualità di soggetto che esercita la patria potestà, l'ho autorizzata a partecipare, sostenendola fin dall'inizio. Quella in atto è una disputa tra odiatori, alcuni dei quali particolarmente ignoranti...In queste ore sto spiegando a mia figlia che non se la deve prendere, che situazioni come questa possono accadere e che lei deve essere più forte e superarle".  Parole chiare da parte di una madre saggia e che è perfettamente cosciente delle difficoltà che sua figlia, a causa del colore della pelle, potrà incontrare nella sua vita anche a Trieste, anche nel 2025.  E che il frutto non cada mai troppo lontano dall'albero lo conferma proprio Vittoria: "so di aver vinto per la mia bellezza e perché, fin dalle prime eliminatorie, mi sono impegnata cercando di rivelarmi per quella che sono, una ragazza autentica, con la mia personalità, consapevole del fatto che la bellezza non dipende dal colore della pelle. Continuerò per la mia strada e non risponderò sui social". E brava Vittoria! Hai usato parole che dimostrano davvero una intelligenza ed una maturità certamente non comuni alla tua età e che dovrebbero far vergognare gli odiatori di professione che aspettano ogni occasione per uscire dall'ombra, ma sempre nascosti dietro al video di un Pc!     
 
TRIESTINA: VIA BEN,  CHI SARA' IL PROSSIMO PRESIDENTE?
 
Mentre sto finendo di scrivere queste note arriva la notizia che tutta la Trieste che ama il calcio attendeva da mesi: Ben Rosenzweig si è dimesso dalla presidenza della Triestina Calcio. Si chiude così un breve ciclo che, iniziato sotto i migliori auspici, ha portato la società, quasi sull'orlo della bancarotta, a una sofferta salvezza nella scorsa stagione ed ad un vero e proprio calvario per l'inizio di questa. Chi siano realmente i nuovi soci e chi sarà il nuovo presidente non è ancora dato di sapere. Due auspici, da semplice tifoso, mi sento di fare. Il primo è che oltre a Ben dia le dimissioni anche il direttore generale Alex Menta (coautore della disastrosa gestione americana). Il secondo è che i nuovi vertici della società, se non direttamente esperti e competenti nella gestione di società sportive professionistiche, peschino dirigenti professionisti del mestiere, competenti ed appassionati. Se mi è consentito l'azzardo, mi piacerebbe proprio vedere sulla plancia di comando del Rocco una personalità come quella di Michael Arcieri, il general manager di quella Pallacanestro Trieste che sotto la sua gestione ha prima riconquistato la A1, poi ha disputato i playoff ed, infine, ha acquisito il diritto di partecipare alla Champion League. Un percorso di continua crescita che fa sognare tutta la città. Speriamo bene perché il pubblico triestino certamente merita il meglio per l'attaccamento sempre dimostrato a questa maglia e al suo iconico marchio.
 
Mauro Zinnanti