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Traffico illecito di rifiuti: un deposito a Monfalcone

I Carabinieri di Treviso, coordinati dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia, hanno eseguito 24 perquisizioni, all’esito delle quali hanno fermato nove persone per reati ambientali relativi al trattamento illecito di rifiuti. In tutto gli indagati sono 26, comprese le nove persone sottoposte a misura cautelare. L’indagine, di portata i...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Cronaca

I Carabinieri di Treviso, coordinati dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia, hanno eseguito 24 perquisizioni, all’esito delle quali hanno fermato nove persone per reati ambientali relativi al trattamento illecito di rifiuti.

In tutto gli indagati sono 26, comprese le nove persone sottoposte a misura cautelare.

L’indagine, di portata internazionale, riguarda 12 ditte che gravitano nei territori di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Campania.

Le aziende farebbero parte di un’organizzazione specializzata nella produzione, trattamento e trasporto di rifiuti da varie regioni italiane (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia e Campania) verso l’estero, in aziende situate in Croazia ed Ungheria. In qualche caso venivano abbandonati in zone di campagna della Slovenia.

Il materiale trattato dall’organizzazione era costituito in particolare da plastica, residui tessili e altri rifiuti derivanti da produzioni industriali.

Nel corso delle indagini sono stati trovati depositi per lo stoccaggio illegale a Borgo Veneto (Padova), Remanzacco (Udine) e Monfalcone (Gorizia). Sono stati accertati almeno 70 episodi di smaltimento illecito.

L’organizzazione è stata capace di gestire, secondo quanto emerso, oltre 1700 tonnellate di rifiuti, con ricavi di almeno 400mila euro.

Parole chiave: Monfalcone