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Trieste all'Italia, Franco B.: "La narrazione è una, la realtà è un'altra"

Contributo del 19 Gennaio 2025

Riceviamo dal signor Franco B. questo scritto a riguardo di un nostro articolo e pubblichiamo. 

Buonasera,Vi invio la presente, a seguito di, un Vostro articolo, circa i 70 anni di Trieste tornata, all'Italia, promovendo, la cultura locale, con l'italianità di Trieste. Personalmente, non capisco se, chi scrive l'articolo, è ignorante in tema di storia (ignorante, nel senso di ignorare "non sapere" voce della lingua italiana in qualsiasi vocabolario) oppure di parte, magari per interessi personali, o editoriali, perché, la narrazione di questa città è una, la realtà un'altra. Ci sono decine e decine di leggi internazionali che, non fa di Trieste una città italiana, ma, la narrazione, dice sempre l'estremo opposto. Ora, che la Repubblica Italiana, abbia un sacco di interessi, a fare di Trieste, una città "italiana" è sotto gli occhi di, tutti coloro che, hanno il coraggio di aprirli. Penso che (pensiero strettamente personale) vivendo nella cultura "democratica" del terzo millennio, con guerre "democratiche" in tutti gli angoli del mondo, si sia fatto del concetto imperiale di Roma "dividi et impera" uno status vivendi, salvo poi, essere la Repubblica italiana, un vassallo, di ben altre politiche internazionali, forse dovute alla perdita della guerra, da parte dell'Italia, nel secondo conflitto mondiale.

Avere risposta a questi interrogativi, sarebbe una bella lezione di storia per il sottoscritto. Lascio alla Vostra redazione, rispondermi, e perché no, illuminarmi, sullo status della città in cui sono nato, e vissuto, per capire se, la verità è la narrazione, o la narrazione, è diventata la realtà.
 
Franco B. 
Parole chiave: Trieste