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Hockey inline serie A, l'Edera ribalta il Torre Pellice

Sì, le statistiche parlano chiaro: l’Edera prende pochi gol, ma ne segna ancor meno. Qui sta la chiave di lettura di una partita che i triestini rischiano di perdere pur dominandola per lunghi tratti.  I giuliani scendono in pista al Filatoio con l’intento di “fare la partita” senza correre...
 |  Redazione sport  |  Altri sport

Sì, le statistiche parlano chiaro: l’Edera prende pochi gol, ma ne segna ancor meno. Qui sta la chiave di lettura di una partita che i triestini rischiano di perdere pur dominandola per lunghi tratti. 

I giuliani scendono in pista al Filatoio con l’intento di “fare la partita” senza correre rischi in difesa, affidandosi al proprio gioco, fatto di possesso del disco, per aggirare la difesa avversaria e trovare la via del gol. 
Sembra che il gol degli ospiti debba arrivare da un momento all’altro, ma i ripetuti tentativi non andati a buon fine degli avanti rossoneri tengono la partita bloccata sul nulla di fatto.
Bravi poi i padroni di casa ad approfittare di uno dei pochi errori in fase di costruzione dei triestini che, perso malamente un disco a centrocampo, regalano agli attaccanti piemontesi l’azione del vantaggio interno.  
Un brutto colpo per il morale della giovane compagine triestina, che però, contrariamente a quanto accaduto in altre occasioni, fa quadrato cercando fin da subito il pareggio, negato ora dalla bravura del goalie piemontese, ora dai pali o dalla traversa. 
E così, con il vantaggio interno realizzato da Cammarata, si chiude la prima frazione di gioco. 
La gara riprende con i triestini che si affidano nuovamente al gioco per trovare la via dell’1-1, chiudendo a lungo i padroni di casa nella propria metà campo. 
Più passa il tempo, però, più aumenta l’ansia nelle file rossonere, tant’è che, a un certo punto, dopo l’ennesima grande parata di Armand Pilon, l’ennesimo palo colpito dai triestini, inizia a subentrare una certa, pericolosa, fatalistica rassegnazione. 
Finalmente, quando mancano ormai meno di quattro minuti alla fine del match e in panchina si pianifica l’ultimo assalto, il giovane David Leben, sfidato da Penna dietro la propria gabbia, lo lascia sul posto, salta altri due ragazzi del Torre per realizzare, di cattiveria, il gol del più che meritato pareggio. 
Rimangono ancora 3:41 da giocare e i triestini, così come fatto per tutta la ripresa, costringono i padroni di casa nella loro metà difensiva. 
Ancora due ottime parate di Armand Pilon e un incrocio dei pali colpito da Cocozza, finché, a pochi secondi al termine dei tempi regolamentari, non giunge il fallo, tanto vistoso quanto inutile, di Viglianco.
La penalità offre all’Edera la possibilità di giocare 1:59 dell’extra time in superiorità numerica e il terzetto mandato in campo dalla panchina triestina, Cocozza, Sindici e Sodrznik, dopo l’ennesimo palo di capitan Cocozza, la traversa colpita da Sindici, trova il golden gol con Sodrznik del conclusivo 1-2. 
 
 
Torre Pellice: Armand Pilon, Benedetto A., Albis, Benedetto S., Cammarata, Michelin Solomon, Montanari A., Montanari L., Penna, Rocca, Viglianco. Allenatore Maurizio Russo
Edera: Fink, Biason, Cioccolanti, Cocozza, Delpiano, Demartin, Kustrin, Leben, Milanese, Sindici, Sodrznik, Vigini, Zozzoli. Allenatore Roberto Florean
Parole chiave: Trieste