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Il Costa non si presenta. Marco Piccin, presidente del Cgs: "Una situazione su cui bisogna riflettere tutti insieme"

Ieri, sabato pre-pasquale, erano in programma nel pomeriggio le partite dei campionati dilettantistici in regione. Scelta della Figc non condivisa da tutte le squadre visti i problemi lavorativi a cui va incontro chi gioca appunto nei dilettanti. Una scelta che ha penalizzato più di qualcuno. Tra...
 |  Redazione sport  |  Calcio
Il Costa non si è presentato a Prosecco, la dirigenza ospite ha dovuto dunque optare per la raccolta di ...asparagi

Ieri, sabato pre-pasquale, erano in programma nel pomeriggio le partite dei campionati dilettantistici in regione. Scelta della Figc non condivisa da tutte le squadre visti i problemi lavorativi a cui va incontro chi gioca appunto nei dilettanti. Una scelta che ha penalizzato più di qualcuno. Tra questi c'è sicuramente il Costa International che in Seconda categoria avrebbe dovuto affrontare il Cgs. Avrebbe dovuto, perchè in realtà la compagine multietnica non si è presentata in campo proprio perchè a quell'ora avrebbe avuto un numero troppo basso di giocatori per disputare la contesa. Indubbiamente una scelta della Figc che ha creato delle polemiche, anche in qualche squadra che ha giocato regolarmente perchè il momento della stagione avrebbe forse consigliato diversamente. In queste settimane infatti ci sono squadre che si giocano l'annata, basti pensare che in Eccellenza era in programma l'ultima giornata con i verdetti nella lotta per la salvezza che erano ancora tutti da scrivere. 

In merito a Costa International-Cgs i rinunciatori padroni di casa si erano lamentati perchè avevano chiesto agli avversari, ricevendo un no, di spostare la partita alle ore 20.

Questa la risposta di Marco Piccin, presidente degli studenti.    

 

"Anche noi abbiamo dovuto fare a meno di atleti impossibilitati a giocare causa lavoro e ci siamo presentati in 16 con due Allievi del 2005. Avendo il Settore Giovanile è possibile sopperire a queste problematiche. Seppur dilettanti non siamo amatori. C’è un calendario, un orario e quello va rispettato. Il lavoro è una cosa. Infortuni, squalifiche e Ramandan sono un’altra. Non stiamo parlando di una partita del campionato Pulcini o Esordienti.

Ci siamo presentati al campo alle 16:30 e abbiamo atteso il tempo necessario previsto dal regolamento. I ragazzi hanno fatto una partitella in famiglia insieme all’arbitro.

Della squadra avversaria neanche traccia, non si è visto nemmeno un dirigente. 
Per partecipare ad un campionato federale deve diventare obbligatorio un minimo di settore giovanile? Basta pagare l’iscrizione e ogni anno si iscrivono nuove società che giocano ad orari “scomodi” come le 18 di domenica? Forse bisogna sedersi tutti insieme e riflettere. Vincere così non è bello. Così come partecipare ad un campionato dove viene promossa solo una squadra e arrivare quarto o ultimo è la stessa cosa."
Parole chiave: Trieste