La Triestina presenta il nuovo mister, Clotet: "Ogni partita una finale, dobbiamo pensare solo alla salvezza"
Nel pomeriggio di oggi, ha avuto luogo nella sala stampa dello stadio Rocco la presentazione del nuovo allenatore della prima squadra Pep Clotet. L'incontro con i media è stato preceduto da un'introduzione del direttore generale dell'area sportiva Alexander Menta.
Menta
"Non possiamo negare che i risultati non sono stati all'altezza delle nostre aspettative ed ambizioni. E' tempo di un cambiamento ed è con grande piacere che annunciamo l'arrivo del nostro nuovo allenatore Pep Clotet. Siamo consapevoli che questa squadra ha bisogno di una scossa, di nuova energia per riscoprire il proprio potenziale e affrontare le sfide che ci attendono. La passione, l'esperienza, la determinazione di Clotet sono ciò di cui abbiamo bisogno per rimetterci in carreggiata e lottare per i risultati che i nostri tifosi meritano".
Clotet
"Ringrazio il club e il direttore per la fiducia in questa sfida importante. Io e il mio staff veniamo con la mentalità di dare tutto per affrontare questa situazione difficile, siamo consapevoli che c'è molto lavoro da fare ma siamo pronti per metterci a disposizione di questi calciatori, di questa società e di questa città, per provare a raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. In questo momento ho un solo obiettivo chiaro, la prossima partita. Per arrivare a lottare e raggiungere la salvezza prima di tutto, è molto importante essere molto competitivi e capire che per farlo occorre la mentalità di combattere per ogni punto che abbiamo a disposizione. So che è un momento di difficoltà, che c'è una sofferenza reale nei calciatori, nella società e cosa più importante nei tifosi, che soffrono nel vedere la squadra così. Ripeto prima di tutto dobbiamo diventare fortemente competitivi e lottare per ogni punto in palio, per ogni minuto che la squadra è in campo, questa è la cosa più importante per me. Questo ho detto alla squadra oggi, voglio la testa giusta da parte di tutti, con l'obiettivo di fare il miglior allenamento possibile. Lo stesso obiettivo lo avremo domani, fino ad arrivare alla partita di sabato che al momento è la più importante di tutte. Dare sempre il massimo con la testa giusta, giorno dopo giorno. Non voglio che la squadra pensi a nient'altro che ad oggi, questo penso sia il primo obiettivo per alzare il livello di mentalità, di coesione, di capacità di lottare insieme per i punti come se ogni partita fosse una finale.
Penso che l'aiuto della tifoseria sia vitale. Il mio lavoro è fare in modo che questa squadra senta il giocare insieme, il giocare per i tifosi. E' la squadra che deve chiamare questa tifoseria e penso anche che dobbiamo tutti collaborare ed essere molto uniti nella società, nella squadra e nella città, per raggiungere un obiettivo che in questo momento è difficile perché dopo tante partite abbiamo pochi punti. So che sono il terzo allenatore in poco tempo e che questa è una sfida molto grande, ma sono molto fiducioso che se tutti mettono tutto quello che hanno a disposizione, possiamo e dobbiamo arrivare ad essere una squadra che può lottare per conquistare ogni punto a disposizione. Pensando ovviamente sul breve, partita dopo partita a cominciare da sabato. Da qui a gennaio tutti avranno la possibilità di dimostrare quello che valgono poi si vedrà se manca qualcosa o no. Con la squadra sono stato molto chiaro e diretto, devono dimenticare tutto quello che è successo fin qui, resettare partendo da zero con tutti noi e pensare solo alla partita di sabato con la Pergolettese, per dimostrare che possono aiutare la Triestina a lottare prima di tutto per questa salvezza.
Arrivo da 'esterno' in una situazione dove c'erano delle aspettative che non si sono realizzate? Alla squadra ho detto che nella loro testa devono pensare solo alla salvezza, può arrivare all'ultimo minuto dell'ultima partita, può arrivare prima, non lo so. Ma la testa deve essere quella. Adesso siamo in un momento difficile, abbiamo pensato di fare una cosa e non ci siamo riusciti. Cosa dobbiamo quindi fare? Resettare e focalizzarci su quello che dobbiamo fare ora, diventare una squadra con una mentalità precisa in ogni partita, una squadra che compete fortemente e che dà valore ad ogni punto, ad ogni azione, non possiamo permetterci di dormire.
Ho portato con me uno staff collaudato, Sean Rush come preparatore atletico che ha lavorato con me in Inghilterra al Leeds United e al Birmingham City, ha esperienza sia in Premier League che in Championship. E' arrivato con molta energia e ha subito messo la sua impronta, la preparazione fisica per me è molto importante e nella mia esperienza ho imparato che la metodologia sull'intensità e la mentalità del calcio inglese, può aiutare molto una squadra in una situazione come questa. Ho già testato questa cosa a Brescia ed è una strada che mi è piaciuta. Come vice ho portato Berto Llado che era con me a Mosca, viene da Girona da una famiglia che vive di calcio, ha giocato a Barcellona ed era direttore della scuola calcio blaugrana a Mosca. Come preparatore dei portieri c'è Francesco Benussi, che curava la metodologia di tutti i portieri al Venezia. Rimarranno con noi Gianluigi Ghia e Jordi Kluitenberg che conoscono già bene i ragazzi, se poi valuteremo di aver bisogno di un ulteriore innesto per aiutarci, ci siamo tenuti uno spazio libero per aggiungere ancora una figura. Parlo diverse lingue, è vero, ma con la squadra io parlo in italiano. Possiamo anche aiutare in inglese chi non ha capito ma dirò loro che devono imparare l'italiano, se io vado in Spagna e arrivano stranieri devo allenare in inglese? Io non la vedo così, si allena nella lingua del posto dove ti trovi, poi in caso si viene in aiuto".
C. S.