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Triestina-Albinoleffe il giorno dopo, Gasperutti: "Squadra in grado di produrre pochi gol"

Abbiamo recuperato (1-1) il punto di penalizzazione, punto. Oggi, sono ancora qui a commentare la partita di ieri sera e mi verrebbe sempre la voglia di chiudere subito dicendo: “Adda passà a nuttata” cui seguirebbe un bel “domani è un altro giorno e si vedrà”. La partita: copia e incolla di alt...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti
Abbiamo recuperato (1-1) il punto di penalizzazione, punto. Oggi, sono ancora qui a commentare la partita di ieri sera e mi verrebbe sempre la voglia di chiudere subito dicendo: “Adda passà a nuttata” cui seguirebbe un bel “domani è un altro giorno e si vedrà”.
La partita: copia e incolla di altre 11 viste quest’anno, tolgo sempre soltanto la “debacle” contro l’Atalanta U23 che ci ha surclassato e per questo fa poco testo essendo un unicum, per le altre undici abbiamo sempre condotto noi il gioco, con superiorità di azioni, occasioni, possesso palla, ma con lo stesso risultato e cioè non abbiamo raccolto nulla.
Ad ogni puntata si ripetono le stesse situazioni, stessi pregi e stessi difetti della squadra, sono sempre quelli, ma siccome qualche cosa la dobbiamo pur dire su quello che abbiamo visto, vediamo di riferire qualcosa.
In generale posso dire di aver visto una Triestina ben messa in campo, ordinata, con gli uomini al posto giusto, schierata a quattro in difesa piuttosto bloccati, anche se i due soli attaccanti avversari hanno avuto modo di giocare troppe palle mettendoci diverse volte in grossa difficoltà e in particolare ogni volta che Zoma prendeva palla, era abile a difenderla e a puntare sempre l’uomo, saltandolo di sovente. Così in due occasioni nella ripresa, dove ha fatto 60 metri palla al piede imperversando imprendibile, tra i …. cinesini (ndr. sono quegli aggeggi sferici che si usano negli allenamenti). A centrocampo la Triestina come detto ha avuto abbastanza agio di giocare la palla, perché i seriani hanno difeso molto basso lasciando l’iniziativa ai nostri e quando ripartivano andavano per le spiccie verticalizzando per le due freccie davanti, oltre a Zoma anche Mustacchio molto attivo e insidioso, a dispetto della fisionomia da veterano. Tra i centrocampisti, Attys stavolta più defilato è stato più attivo del solito, ma il piede non sembra delicato; Braima corre tantissimo, tampona è utile, ma anche lui sbaglia un po’ troppi appoggi non impossibili. Correia e Kiyine, ma anche D’Urso, li accomunerei in una valutazione unica: sono giocatori che hanno tecnicamente qualcosa in più degli altri, ma sembrano troppo “gigioni” con il pallone tra i piedi, si piacciono a volte un po’ troppo, con il risultato di ritardare la giocata e perdere il tempo di gioco utile per servire gli attaccanti nei loro movimenti.
Un’altra cosa che voglio ribadire e che sta nella formazione del “pacchetto centrocampisti” è che: non mi sembra di vedere in nessuno di loro, l’istinto del gol o il tiro da fuori. Tra tutti i centrocampisti l’unico che mi sembra aver la tipologia di uno che entra in area con decisione, anche senza pallone, è Vallocchia; Voca l’ho visto troppo poco e non saprei valutarlo, Jonsson non so proprio valutarlo, El Azrak è più un giocatore offensivo.
Arriviamo all’altra nota dolente l’attacco: tra tutti i nostri attaccanti e li accumuno tutti in blocco, ad occhio e croce, non credo abbiano complessivamente 15 gol nelle loro corde, il chè vuol dire che aggiungendo la produzione di gol dei centrocampisti di cui ho detto e dei difensori che non sembrano né dei cannonieri (Parisi?) né sono troppo abili sui corner e piazzati, quanti gol è in grado di produrre la nostra squadra? Tanto per esemplificare, il Padova che non brilla davanti, ne ha già fatti 23, noi lo scorso anno ne avevamo fatti 61, il Mantova 72, le retrocesse Fiorenzuola 38 e Pro Sesto 25.
Possiamo allora concludere la disamina dicendo che dobbiamo affidarci “quasi” esclusivamente al mercato di gennaio, sperando non sia troppo tardi. E qui dobbiamo aggiungere, quindi ci affidiamo nelle mani del nostro Direttore Sportivo che ad oggi è: Alex Menta. Qui immagino i commenti degli sportivi triestini, ma io non sono un disfattista e per natura sono anche ottimista, ma non sono nemmeno cieco. Questa squadra l’ha fatta Menta ed è proprio fatta male. Non so se a questo hanno contribuito e in che misura Donati o Santoni, ma chiunque l’ha fatta ha “toppato di brutto”. Allo stesso tempo bisogna anche dire che la squadra dello scorso anno l’aveva fatta sempre Menta, con i suggerimenti di Tesser? Questo non lo so, ma era una squadra fatta piuttosto bene, fatta in poco tempo  e dopo che la precedente formazione era stata rivoltata come un calzino: cosa non proprio facile.
Detto questo, chi sarà il D.S. incaricato di trovare i giusti tasselli per rattoppare una barca che fa acqua da tutte le parti? Collauto? Perinetti? Delli Carri? Che sono i nomi di cui si vocifera; un altro rimasto nell’ombra? Oppure sarà sempre Alex Menta? E quale Menta sarà, quello dello scorso anno che ha impostato una buona squadra o quello degli ultimi tempi che ha portato una marea di giocatori che qualcuno di cui si fida gli avrà consigliato, perché signori, è inutile dirlo ma basta ragionare, sicuramente non è andato lui a vedere i campionati islandese, finlandese, olandese o delle Isole Cayman per portare qui le sue intuizioni calcistiche!
Concludo dicendo che da qui a gennaio tanta acqua deve ancora passare sotto i ponti e dobbiamo fare punti in qualsiasi modo, per cu.., rubando vergognosamente o semplicemente con un po’ di sorte migliore, ma dobbiamo fare punti, anche con un calendario che fino ad allora non sarà molto favorevole: Padova, Vicenza, Renate, Feralpi, Novara. Queste sono squadre più attrezzate e superiori a quelle che abbiamo incontrato finora. Forza e coraggio,  confidando che…… “Adda passà a nuttata”

BRUNO GASPERUTTI   

Parole chiave: Trieste