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Triestina-Renate, all'Unione più multa che incasso

Ad occhio sugli spalti erano circa in 700/800. I dati ufficiali di Triestina-Renate erano di 1500 presenze. Un euro al biglietto per questa partita fuori abbonamento e il conto è presto fatto. Nella casella dei costi è ormai d'obbligo inserire la voce riguardante la multa per i cori della Curva F...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Triestina-Renate nel punto in cui è avvenuta la gogliardica invasione del campo del tifoso che è costata un'ulteriore multa all'Unione

Ad occhio sugli spalti erano circa in 700/800. I dati ufficiali di Triestina-Renate erano di 1500 presenze. Un euro al biglietto per questa partita fuori abbonamento e il conto è presto fatto. Nella casella dei costi è ormai d'obbligo inserire la voce riguardante la multa per i cori della Curva Furlan a ricordo di "Stefano Furlan ucciso dallo Stato". Stavolta a ciò c'è da aggiungere quella per l'entrata in campo di un tifoso subito dopo aver incassato il gol della sconfitta ed essersi abbassato i pantaloni con la schiena rivolta alla panchina e alla dirigenza alabardata.

Questo il comunicato del Giudice Sportivo.

A) per avere, alcuni dei suoi sostenitori (circa il 65%), presenti nel Settore Curva Furlan, intonato, al 25° minuto del primo tempo e al 22° minuto del secondo tempo, un coro oltraggioso nei confronti delle Istituzioni dello Stato;

B) per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, posizionati nel Settore Curva Furlan, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti: 1. nell’aver lanciato, al 45° minuto del secondo tempo, mentre un calciatore della propria squadra si apprestava a battere un calcio d’angolo, due bottigliette d’acqua sul terreno di gioco, nei pressi della porta, senza conseguenze; 2. nell’aver un suo sostenitore, posizionato nel Settore Curva Furlan, al 39° minuto del secondo tempo, subito dopo la segnatura di una rete da parte della squadra avversaria, scavalcato la recinzione e, dopo aver percorso circa dodici metri, arrivato nei pressi del dischetto di rigore, poneva in essere un gesto osceno nei confronti delle squadre che erano posizionate nell’altra metà del campo e verso i componenti delle panchine. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e considerati i modelli organizzativi adottati ex art. 29 C.G.S. (supplemento r. Arbitrale, r. proc. fed., r. c.c.).

AMMENDA € 1.500,00

Parole chiave: Trieste