Arzignano-Triestina 3-0, Gasperutti: "Partita strana, non si sono visti i tre gol di differenza. Veneti più determinati"
Brusco risveglio per tutto l’ambiente alabardato ad Arzignano, un secco 3 a 0 che tramortisce dopo una partita strana. Una partita strana, perché al di là del fatto che nulla c’è da eccepire sui meriti dei veneti, che si sono certamente dimostrati più determinati e incisivi, in campo tutta questa...
| Redazione sport | Serie C
Bruno Gasperutti
Brusco risveglio per tutto l’ambiente alabardato ad Arzignano, un secco 3 a 0 che tramortisce dopo una partita strana. Una partita strana, perché al di là del fatto che nulla c’è da eccepire sui meriti dei veneti, che si sono certamente dimostrati più determinati e incisivi, in campo tutta questa differenza non la si è proprio vista.
Il risultato lascia poco spazio alle recriminazioni, infatti c’è poco da discutere: tre gol regolari da una parte a cui fa da contraltare tanto gioco tanto possesso palla, ma anche poca efficacia e penetrazione da parte dei nostri avanti. Fino a stamane i tifosi facevano il conteggio di quanti punti avremmo fatto nei prossimi impegni e in quanto tempo ci saremmo levati dalle pastoie del fondo classifica, sembrava che con un bel colpo di spugna ci si fosse levata di dosso la polvere di 4 mesi di passione, in cui la squadra aveva fatto vedere una marea di difetti.
Tesser è stato bravissimo e ha fatto illudere tutti, ma se uno fino a dicembre era un mulo, non poteva improvvisamente essere diventato un purosangue e oggi tre bei schiaffoni ci hanno riportato sulla terra. Questa è la C, ma questo è anche il calcio, che è difficile a tutti i livelli e ogni partita fa storia a sè e si riparte sempre dallo 0 a 0.
Qualche tempo fa ho sentito l’allenatore del Milan affermare che a volte è più semplice affrontare il Real Madrid che il Cagliari, perché le partite sono completamente diverse, come approccio e come preparazione. I soloni in Tv lo avevano sbertucciato come se avesse detto chissà quale bestialità, invece voleva solo far capire che una cosa è giocare contro una squadra che gioca per vincere e un’altra è giocare contro una che ti aspetta e che in teoria si accontenterebbe anche solo di non perdere.
Ad Arzignano la Triestina aveva tutto da perdere, l’ambiente avrebbe storto il muso se avesse raccolto anche un semplice pareggio, ci si aspettava sfracelli per inseguire i play-off che sembravano oramai alla portata. Invece son bastati 3’, uno svarione agghiacciante di Struna e l’Arzignano era in vantaggio e ha potuto giocare la partita che preferiva, aspettando gli alabardati che improvvisamente sono ritornati a mostrare tutti i loro difetti che erano stati sapientemente mascherati da Tesser.
La partita mi ha ricordato come approccio e svolgimento, quella giocata contro la Clodiense: pronti via 1 a 0 per loro e Triestina a macinare gioco senza riuscire a cavare un ragno dal buco. Quella di inizio campionato però era una Triestina molle e mal messa in campo, che in 90’ in superiorità numerica non riuscì a cavare un ragno dal buco, oggi invece ha manovrato meglio, ha creato occasioni e avrebbe anche potuto pareggiarla con un po’ di fortuna, ma l’Arzignano ha meritato ampiamente ed è sembrato molto più determinato.
E’ stata una partita fastidiosa, i giallo-azzurri ogni qual volta perdevano palla commettevano un fallo per bloccare sul nascere ogni ribaltamento di fronte e d’altra parte la Triestina che manovrava con una certa sufficienza, denotava sempre la solita mancanza di decisione nei pressi dell’area avversaria, anche se a differenza di tempo fa la riempivano con un numero maggiore di giocatori. Però come detto un mulo non diventa un purosangue, avevamo difetti in attacco e i difetti li abbiamo tutt’ora. Poi se basta un lancio lungo per mettere un uomo solo davanti alla porta, ecco che le reti da rimontare raddoppiavano e la china da risalire diventava troppo ripida.
Tesser le ha tentate tutte, ha cercato di coinvolgere anche tutta la panchina mettendo in campo tutti gli attaccanti disponibili, ma a fronte di alcune belle azioni che avrebbero potuto dar un altro risultato, l’Arzignano ha ancora arrotondato il risultato con una bella punizione.
Il risultato parla chiaro, tutta la squadra è sembrata sottotono rispetto alle precedenti 3 gare, ma sono i gol ad averla dopata, se non ci fosse stato l’erroraccio iniziale, si sarebbe assistito ad un altro incontro, ma così è e questo dobbiamo commentare.
Non mi è piaciuto Ross lo dico subito, due volte l’uomo davanti a lui ha segnato con molta facilità, non voglio dire che le reti fossero colpa sua, anzi, ma lui ha coperto il suo angolo, lasciando quello lontano molto scoperto; tanto per capirci nella ripresa Olivieri ha avuto una palla analoga che il loro portiere ha respinto. Sulla punizione invece posso dire che era bellissima, ma a volte mi domando perché ogni tiro dalla distanza lo sorprende sempre? Ha 1,96 e lo vedo fare dei voli incredibili senza pigliarla, che sia questione di piazzamento?
Dopo aver detto tutto questo, voglio essere chiaro: non abbiamo perso per colpa del portiere che ha subito tre reti che si possono prendere senza recriminare nulla. I due difensori centrali hanno commesso un errore a testa, da matita blu e tanto basta per giudicarli insufficienti.
Buona la prova dei due terzini, sufficiente Correia e anche Vallocchia, mentre Braima ha fatto poco. El Azrak, Olivieri e Vertainen si sono battuti, ma in area dimostrano di non avere quell’istinto del gol che latita in tutti i nostri attaccanti, quelle sono le caratteristiche e a quelle bisognerebbe sopperire sul mercato. Dei subentranti molto vivace Attys che ci ha messo tanto impegno, ma la partita purtroppo era già segnata. L’Arzignano si è dimostrato squadra molto quadrata e arcigna, in questo genere di partite “fastidiose” è più forte della Triestina, che come detto più volte, non mi sembra squadra costruita per un campionato di serie C, come amo dire io “pane e salame”; mi sono molto piaciuti il loro portiere Boseggia(2004) e il cannoniere Lunghi (2003).
Per quest’anno abbiamo finito qui per fortuna, e speriamo che l’anno venturo Babbo Natale porti qualche regaletto anche per noi nel suo sacco, perché ne abbiamo bisogno, come abbiamo bisogno di un po’ di buona sorte per risalire un bel po’ la classifica, perché non sarà così facile come a tanti sembrava; anzi sarà molto dura, fin dalle prossime due gare contro Clodiense e Caldiero, che sono due scontri diretti da approcciare in maniera diversa. Personalmente sono fiducioso, perchè anche oggi e pur dopo una sconfitta così bruciante, la più pesante del campionato eccetto quella interna con l’Atalanta, ho visto una squadra diversa rispetto a quella molle e senz’anima di un mese fa.
Auguro Buone Feste a tutto il popolo alabardato, dando appuntamento all’anno nuovo, nella speranza che sia ben diverso da questo che ci lasciamo alle spalle, traboccante di contestazioni e negatività.
BRUNO GASPERUTTI
Parole chiave: Trieste