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Lumezzane-Triestina il giorno dopo, Gasperutti: "Superiorità tecnica evidente, squadra solida che non sbanda"

Una Triestina molto solida passa (3-1) a Lumezzane con l’autorità della grande squadra, riprendendo il cammino verso quella salvezza diretta che aveva subito un paio di intoppi nelle ultime due uscite, facendo storcere un po’ il naso ai fini palati triestini e insinuando qualche dubbio. E’ dalle...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Una Triestina molto solida passa (3-1) a Lumezzane con l’autorità della grande squadra, riprendendo il cammino verso quella salvezza diretta che aveva subito un paio di intoppi nelle ultime due uscite, facendo storcere un po’ il naso ai fini palati triestini e insinuando qualche dubbio.

E’ dalle prime partite di campionato, anche quelle disputate nel periodo ante-Tesser, che vado ripetendo come un mantra: la Triestina è una buona squadra, ma non ha un attaccante che finalizzi. Ebbene stavolta ha avuto un attaccante che ha finalizzato e tutto è venuto più facile, una partita scorbutica è sembrata semplice, dominata dall’alto di una superiorità tecnica evidente, che ha soffocato la verve dei bresciani.

Ieri l’Unione ha trovato il gol dopo soli 6’ con uno splendido colpo da biliardo di Ionita, ma poi ha avuto il grande merito di non accontentarsi spedendo al tappeto per il conto finale gli avversari con altre due splendide reti di Vertainen, il centravanti con la valigia in mano.

Dopo 21’ la partita era già finita e con il risultato in ghiaccio, la squadra ha dato una grande dimostrazione di sicurezza, certo in campo ci sono anche gli avversari che si sono battuti con grande determinazione, ma ora la nostra squadra è solida e non sbanda più come nel passato. Intanto l’ingresso di Silvestri al centro della difesa mi ha dato la sensazione aver sistemato il reparto; quella difesa che anche l’anno scorso mi sembrava sempre incerta e mai compatta, ora sembra robusta e affidabile. Il ragazzino sulla destra è solido e il Torino ce l’ha dato per farlo giocare, è un ottimo rinforzo e quest’anno ci serviva, ma non credo che lo rivedremo in futuro. Ionita ha fatto un esordio come meglio non si sarebbe potuto sperare, è un giocatore essenziale, massiccio, spigoloso che si integra alla perfezione in un centrocampo dove Correia non finisce mai di stupire, ma chi non lo conosce e Fiordilino, che però vedo un po’ in calo rispetto gli inizi, offre saggezza ed equilibrio. A questo reparto vanno aggiunti D’Urso che si sta riprendendo, Braima che offre sempre garanzie di corsa e generosità, Voca e Jonsson che finalmente in un contesto migliorato e più sereno stanno cominciando a dare il loro contributo e l’ultimo arrivato Cortinovis, da rivedere ma che si muove con leggiadria ed eleganza. Non so quante squadre nella terza serie possano mettere in campo un reparto tanto ben assortito e forte, certo poi l’allenatore, i risultati che danno morale e fiducia e la condizione fisica, fanno il resto; un solo appunto mi sembra di poter fare al reparto nella sua globalità: non vedo nessun suo componente con tante reti nelle sue corde, anche se Ionita non è malaccio e segue molto l’azione offensiva a rimorchio, mentre Cortinovis è da rivedere.

Resta l’attacco, croce e delizia dell’Alabarda quest’anno. Abbiamo constatato che il mercato estivo con il relativo modulo di gioco ipotizzato e impostato in partenza, è stato totalmente sconfessato. Attys, Vicario, El Azrak, tutti esterni offensivi, sono andati o sono sul piede di partenza e sono arrivati centrocampisti per irrobustire il reparto centrale, fulcro del gioco e che danno una solidità diversa e ora che il gioco scorre più fluidamente e la difesa è più robusta, è tutta un’altra musica. Di questa rivoluzione teorica ma di diversa concezione di base, sicuramente va dato merito alle due persone preposte alla conduzione della squadra, che mi sembra abbiano avuto carta bianca dalla Società che in questo è stata capace di riconoscere magari in maniera occulta, di aver sbagliato tutto e ha rimesso tutto il progetto nelle loro sapienti mani.

Ora a parte il fatto che siamo ancora in angustie per la classifica e abbiamo ancora tante battaglie davanti a noi prima di tirare un sospiro di sollievo, bisognerebbe inchiodare fin d’ora Tesser e Delli Carri sulla loro sedia, dando loro carta bianca per impostare il lavoro per il futuro.

Dal mercato mi aspetto ancora una punta, perché obiettivamente Olivieri, Udoh e …… Vertainen? Krollis? El Azrak? Sembrano tutti sul piede di partenza e qualcosa anche numericamente va fatto. Se azzeccano anche questa scelta sono dei maghi e la squadra non dovrebbe avere grossi problemi a salvarsi. Le squadre di media alta classifica viste contro di noi sembrano tutte inferiori e pur partendo con un vistoso handicap, stiamo risalendo la classifica con la tranquillità derivata dai risultati positivi. Attenzione però a non alzare il piede dall’acceleratore, la stagione non è finita e di strada con relativi trabocchetti ce n’è ancora da fare, ma dopo ieri, almeno io, sono molto più tranquillo e fiducioso.

FORZA UNIONE.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste
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