Skip to main content

Albinoleffe-Triestina 2-0, Gasperutti: "La luce si è spenta, male in tutti i reparti"

La Triestina conferma l’appannamento generale notato già domenica, uscendo nettamente sconfitta dal campo dell’Albinoleffe. Quando in una squadra non c’è nessuno che si eleva a livello prestazione dal contesto generale, si può parlare di una serataccia, ma nella situazione in cui si trova la squ...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

La Triestina conferma l’appannamento generale notato già domenica, uscendo nettamente sconfitta dal campo dell’Albinoleffe.

Quando in una squadra non c’è nessuno che si eleva a livello prestazione dal contesto generale, si può parlare di una serataccia, ma nella situazione in cui si trova la squadra alabardata, fa suonare un campanello d’allarme.

Come la luce si era accesa all’arrivo di Tesser in un paio di giorni, ora si è spenta improvvisamente; a cosa sia dovuto è difficile dirlo con sicurezza, si possono fare delle congetture tutte valide, ma la verità magari sta nella mente di chi vive la quotidianità dello spogliatoio ed è in possesso dei dati fisici dei giocatori.

Abbiamo assistito ad una partita abbastanza semplice da illustrare: i seriani hanno affrontato la partita con molta circospezione, erano in difficoltà di organico e rispettavano la Triestina che era temuta. Per 35’ abbiamo assistito ad una brutta gara, dove si notava la grande difficoltà di palleggio degli alabardati, mentre nonostante il nulla cosmico prodotto dalle due formazioni, era evidente che i bergamaschi avevano le idee più chiare e con rapide sventagliate che tagliavano il campo, si liberavano degli spazi che i triestini faticavano a tamponare. Loro erano comunque più presenti, più veloci, più precisi nei passaggi, ma l’Unione reggeva senza affanni e non si vedeva lo straccio di una conclusione a rete e men che meno un’azione che potesse definirsi pericolosa. Ma la Triestina sembrava pigra, accettava il non gioco, accontentandosi di far passare il tempo senza creare preoccupazioni agli avversari. Al 35’ si aveva il primo tiro a rete della partita, era di Barba dalla distanza e Roos lo metteva in angolo. Sembrava una casualità nel nulla cosmico che si era visto sino a quel momento, invece improvvisamente la gara si è stappata come una bottiglia di Champagne a Capodanno.

In 5’ di sarabanda incontenibile, l’Albinoleffe ha travolto la difesa triestina mettendo a nudo tutta la sua fragilità e insufficienza: 41’ solita sventagliata che taglia il campo in orizzontale da destra a sinistra, che trova Giannini sul lato opposto, appoggio al volo a tagliare l’area e dalla parte opposta arriva Zoma ad appoggiare in rete. Tutto molto bello, poco da dire. Sembrava un episodio isolato che avesse squarciato il cielo plumbeo di Zanica, invece era la bottiglia di Champagne stappata. 43’ l’azione si ripete uguale uguale, ma allora era uno schema!! Altra sventagliata da destra a sinistra, ancora Giannini al volo rimette al centro, Longo fa velo e arriva in corsa Parlati che non può sbagliare un rigore in movimento, invece spacca la traversa. 46’ Zoma ruba palla, parte centralmente, evita Roos in uscita, ma a porta vuota s’incarta e appoggia masticando il pallone, arriva in corsa Cancellieri che salva sulla riga. A questo punto finisce il tempo, meno male perché si poteva essere sullo 0-3 e nessuno avrebbe avuto nulla da dire, almeno si aveva il tempo di riordinare le idee e preparare una riscossa.

Nella ripresa infatti la Triestina mostra qualche cenno di reazione e prende campo, ma oggi non c’è: fisicamente di sicuro, moralmente, mah “quien sabe”. 48’ Correia ha sul piede la più ghiotta palla della partita della squadra, in mischia il pallone schizza dalla sua parte e lui lo calcia di controbalzo, purtroppo alto: poteva far meglio. Ci sarebbe ancora un accenno di mezza occasione al 60’ quando dopo un corner respinto dal portiere, D’Urso si ritrova fuori dall’area in diagonale, un pallone da calciare al volo verso la porta davanti la quale però stazionano una decina di corpi, ma lui non è un cecchino, alla Barella o Calhanoglu tanto per intendersi e calcia malamente a lato.

La produzione offensiva della Triestina termina qui, infatti solo 5’ dopo, l’Albinoleffe chiude la partita. Solito schema: incursione sulla sinistra di Zoma, cross morbido sul lato opposto per la testa di Agostinelli che fa da sponda per Longo, il quale entra quasi in porta col pallone. 2-0 e tutti a casa, perché nonostante i cambi la Triestina non ha proprio la forza di reagire e se ci sono ancora delle opportunità per segnare, queste sono dei seriani (Mustacchio chiuso in uscita da Roos), che sembrano giostrare perfettamente a loro agio tra i birilli in maglia rossa, visibilmente a disagio senza nessuno che avesse la forza di dare almeno una scrollata d’orgoglio ai compagni.

Male questa edizione della Triestina: male in difesa quando loro hanno accelerato, male a centrocampo dove nessuno si è elevato dal grigiore, nemmeno capitan Correia che non è riuscito a scrollarsi di dosso una certa apatia. Molto male l’attacco in tutti e quattro i suoi componenti e ci metto dentro anche i subentrati, perché nessuno è riuscito mai a liberarsi dal suo marcatore, non hanno mai tirato in porta, si sono sempre fatti anticipare su tutti i palloni, certamente sporchi e mal serviti, ma un po’ di energia sarebbe servita aiutando magari a far salire la squadra, tenendo qualche pallone.

Speriamo sia solo una serata ….. così, perché già domenica è previsto un incontro molto delicato, uno spartiacque decisivo sulla via della salvezza contro una Pro Patria che sarà una avversaria molto ostica, perché non prende mai imbarcate e subisce gol con il contagocce. Ci sarà bisogno di una Triestina molto diversa da quella vista nelle ultime sue uscite; per due mesi e mezzo ci eravamo illusi vedendo una squadra brillante che non aveva mai subito nessuno, nemmeno le corazzate del girone e non è possibile che quella squadra si sia dissolta.

Sono sicuro che “San” Tesser sarà in grado di estrarre ancora lo spirito giusto per affrontare l’ultimo scorcio di stagione. Anche la Pro Vercelli sta arrancando ed è solo un paio di gradini sopra di noi, mentre il Caldiero sembra oramai soltanto destinato a sperare  di mantenere gli 8 punti di distacco, per potersi giocare le sue carte in un aleatorio spareggio, che è sempre pieno di incognite.

Ora è il momento di stringere i denti e mettere da parte divergenze e freddezze, per unirci tutti assieme verso il raggiungimento di quella salvezza che sarebbe basilare per avere un trampolino di rilancio domani, verso quelle mete a cui tutti noi aspiriamo. Ora più che mai FORZA UNIONE.

BRUNO GASPERUTTI           

Parole chiave: Trieste
Questo spazio pubblicitario può essere tuo. Chiama il 3397964080
Questo spazio pubblicitario può essere tuo. Chiama il 3397964080