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Vipava valley, una chicca oltreconfine

La Valle del Vipacco è una valle italiana e slovena che si estende tra la piana di Gorizia fino alla sella di Razdrto, in territorio sloveno, ed è la regione più vinicola della Slovenia. Il territorio è costellato da castelli, palazzi, chiese e tracce del ricco patrimonio culturale e delle tradizioni passate, essendo stata zona di passaggio...
 |  Francesco Tremul  |  Viaggi

La Valle del Vipacco è una valle italiana e slovena che si estende tra la piana di Gorizia fino alla sella di Razdrto, in territorio sloveno, ed è la regione più vinicola della Slovenia. Il territorio è costellato da castelli, palazzi, chiese e tracce del ricco patrimonio culturale e delle tradizioni passate, essendo stata zona di passaggio di numerosi popoli. In un contesto paesaggistico unico si trova Vipavski Kriz, un insediamento medievale fortificato in cui i visitatori possono scoprire le rovine del castello medievale ed il convento dei frati Cappuccini, ancora abitato da alcuni religiosi, celebre anche per la sua ampia biblioteca.

Lungo le numerose sorgenti del fiume Vipava, che oltre ad aver dato il nome alla valle è famoso per essere l’unico fiume in Europa ad avere una sorgente a delta, nasce la piccola cittadina omonima che grazie ai suoi numerosi ponti sull’acqua è conosciuta come la “Venezia slovena”. La cittadina di Ajdovscina si è sviluppata sulle fondamenta di un antico insediamento all’interno di una fortificazione romana. Il centro storico è caratterizzato da strette viuzze dove sfilano le case delle famiglie benestanti costruite tra il XVIII e il XIX secolo e per aver dato i natali al pittore, grafico e fotografo Veno Pilon, uno dei più importanti artisti sloveni nonché rappresentante dell’Espressionismo e della Nuova oggettività anche a livello europeo. Gran parte delle sue opere è conservata nella Galleria Pilon ad Ajdovscina.

C’è poi la natura nella sua imponenza, da ammirare, ad esempio, dalla finestra naturale di Otlica (Otlisko okno), un ponte naturale alto 12 metri e largo 7, nei pressi del villaggio omonimo, che si è formato in seguito a una forte faglia tettonica. Nella valle dei vigneti e dei frutteti sono ottime le pesche, le albicocche e le ciliegie, magari da assaggiare in qualche elaborazione al ristorante Pri Lojzetu del famoso chef stellato Tomaz Kavcic, vincitore del premio “cuoco d’oro” e del titolo di cuoco più creativo dei Junes Restaurateurs d’Europe: è ospitato in un bel palazzo rinascimentale su un colle panoramico nel villaggio di Zemono. Oppure potete fare una visita al Pouletov Kamp, dove Karolina e la mamma saranno felici di aprire le cantine di casa e farvi degustare salumi e formaggi sloveni, pane fatto in casa, zuppe tradizionali e vino prodotto da oltre un secolo.

A proposito di vino, la valle comprende duemilaecinquecento ettari di vigne. La strada dei vini della Vipava congiunge più di trenta paesini dove crescono venticinque tipi diversi di vigneti. I due vini bianchi autoctoni di questa verdissima valle sono il Pinela e lo Zelen, entrambi caratterizzati da un aroma fruttato. Tra i rossi da segnalare è senza dubbio il Merlot, dal sapore davvero unico. Nel paese di Vipava si trova l’enoteca dove è possibile assaggiare ed acquistare i prodotti delle numerose cantine della vallata. Esperienza che si può fare anche ad Ajdovscina, al Faladur, una bella enoteca con sala degustazione.

Parole chiave: Carso