Wartsila, fumata nera
Questa mattina in Prefettura a Trieste una delegazione coreana della Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering ha chiesto ai sindacati di liberare i motori che sono fermi nello stabilimento Wartsila di San Dorligo della Valle, dopo l’annuncio della società finlandese di avviare il licenziamento di 450 operai.
Il tavolo si è concluso con una fumata nera, al punto che i sindacati hanno lasciato quasi subito l’incontro, al quale ha partecipato anche l'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen.
Pur comprendendo le difficoltà e i problemi evidenziati dalla rappresentanza coreana, l'esponente della Giunta Fedriga ha rimarcato due aspetti fondamentali di questa vicenda: in primis, che le istituzioni sono al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per contrastare le decisioni, per molti versi inspiegabili - nelle modalità e nelle tempistiche - assunte da Wartsila; in secondo luogo, la gravità dell'assenza al tavolo dei vertici finlandesi, unico interlocutore e unico soggetto responsabile verso la società coreana.

