"Lubitel Stories": la mostra sarà visitabile fino a domenica 19 maggio in Porto Vecchio-Porto Vivo
C'è tempo fino a domenica 19 maggio per visitare la mostra dedicata alla fotografia analogica "Lubitel Stories: storie di luce e d'ombra", aperta ogni giorno in orario 10-19 a ingresso libero nella Sala "Leonor Fini" del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo.
Curata da Giovanni Manisi, la mostra è stata inaugurata venerdì 10 maggio negli spazi espositivi dello scalo di origini asburgiche ora riqualificati, i quali apportano un valore aggiunto all'esposizione con protagonista la Lubitel: macchina fotografica di produzione sovietica che, grazie alle sue caratteristiche di semplicità, robustezza e completa meccanizzazione, si è affermata come strumento di fruizione comune e grande diffusione, permettendo alle persone di fissare i loro ricordi.
Dopo il 1989 Lubitel è diventata oggetto di curiosità anche in Occidente in un momento di transizione verso il digitale. Su tale scia è nato a Vienna e si è quindi diffuso in Europa "Lomography", movimento fotografico che si prefigge di recuperare l'analogico come atto divertente e giocoso, anche tramite la valorizzazione di apparecchi tecnici tra cui la stessa Lubitel. In questo senso la mostra espone opere dalla resa unica, in cui si riscoprono la manualità e la dimensione artigianale nel fare fotografia.
Nella mostra sono visibili gli scatti di fotografi provenienti da tutta Europa, nell'ottica di una fotografia intesa come arte, che grazie all'analogico permette di avere copie uniche e diverse l'una dall'altra anche nell'era della riproducibilità tecnica. C'è altresì un crescente interesse giovanile nei confronti dell'analogico, paragonabile a quello che oggi si diffonde nei confronti del vinile: il fascino di sviluppare un negativo, della camera oscura, di seguire un processo artigianale.
"Lubitel Stories: storie di luce e d'ombra"affronta con delicatezza temi come la produzione di apparecchi fotografici, pellicole e tecniche legati all'era analogica; la Lomografia; l'iconica Lubitel; l’esilio; l’ostracismo artistico; l'arte come ponte che attraverso i confini geografici unisce anziché dividere. Il suo obiettivo è far comprendere ai più giovani la fotografia su pellicola, che sta appunto tornando prepotentemente alla ribalta. Un viaggio nel tempo e nello spazio, un invito a riflettere, a connettersi e a celebrare l’umanità in tutte le sue sfumature. Sono infatti storie di umanità quelle che, con diversi approcci, hanno saputo catturare i fotografi protagonisti della mostra, provenienti da diversi angoli di un'eterogenea Europa, tra i quali Calogero Chinnici (presidente dell'associazione CentoFoto Aps), Yuri Melnikov, Jared Gerlach, Olle Pursiainen, Matthias Rabiller, Viktor Senkov, Chiara Dondi, Carlo Chiapponi,Giovanni Manisi, Massimo Stefanutti.
Le immagini, stampate con la massima qualità fine art, saranno accompagnate da pannelli descrittivi bilingue (italiano e inglese) che arricchiranno l'esperienza dei visitatori.
Il Comune di Trieste coorganizza l'esposizione promossa dall'associazione CentoFoto Aps.La realizzazione è possibile con il sostegno di Lomography.com, la media partnership di Mediaimmagine e la sponsorizzazione di Skillpress.it.