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Il sindaco Roberto Dipiazza alla presentazione del libro “Una vita appesa ad un filo” di Erminia Dionis Bernobi

“Dal Confine Orientale una grande storia di vita”. È il titolo dell’incontro svoltosi oggi a Milano a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale della Lombardia, per la presentazione del libro “Una vita appesa ad un filo” (edizioni ANVGD) di Erminia Dionis Bernobi. L'autrice, dialogando con la curatrice del volume Rossana Mondoni, h...
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Dal Confine Orientale una grande storia di vita”. È il titolo dell’incontro svoltosi oggi a Milano a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale della Lombardia, per la presentazione del libro “Una vita appesa ad un filo” (edizioni ANVGD) di Erminia Dionis Bernobi. L'autrice, dialogando con la curatrice del volume Rossana Mondoni, ha ripercorso la propria storia attraverso le tragiche vicende del Confine Orientale.

 

All’importante appuntamento hanno presenziato, portando i rispettivi saluti, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, l’assessore alle Autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia Pierpaolo Roberti (collegato in video), il presidente nazionale dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) Renzo Codarin, il consigliere regionale della Lombardia Alessandro Corbetta, il sottosegretario alle Autonomie e Rapporti con il Consiglio Regionale della Lombardia Mauro Piazza.

 

Commosso e toccante l’intervento di Erminia Dionis Bernobi la cui vicenda, caratterizzata dalla fuga da Santa Domenica di Visinada, si intrecciò con la storia di Norma Cossetto, simbolo di tali drammi. Nel 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì a Erminia la medaglia d’oro al merito civile.

 

Questo libro non è una commemorazione bensì la descrizione di come si può essere e vivere perennemente all’ombra del ricordo e nel ricordo”, ha detto il sindaco Roberto Dipiazza, ripercorrendo la storia e i drammi che hanno caratterizzato il ‘900, come quello degli Esuli: “A Erminia mi lega una lunga conoscenza, a lei ho avuto il privilegio di consegnare l’ambito riconoscimento del Cavalierato concesso dal Presidente della Repubblica. La sua presenza costante a tutte le cerimonie che si organizzano, tra cui quelle alla Foiba e alla stele dedicata a Norma Cossetto, mi ha sempre confortato e stimolato nell’impegno volto a valorizzare e ricordare quanto lei stessa rappresenta, con testimonianze, ricordi e spaccati di vita condivisi dalle migliaia di connazionali uniti a lei nei sentimenti di radicata nazionalità che scorre nelle loro vene. Erminia è linfa vitale, con infinite tristezze, di privazioni subite per un’infanzia spezzata e per una maturità prematuramente raggiunta nelle sofferenze dell’Esodo, ma più ancora nella visione nitida delle eliminazioni sommarie e tristemente private degli affetti più cari”.

 

Profonde e sentite anche le parole del presidente nazionale ANVGD Renzo Codarin: “Grazie a Erminia ho potuto conoscere la famiglia Cossetto, altro grande esempio di sobrietà e coraggio. In Erminia non ho mai visto estremismi, pensieri di vendetta né rassegnazione; ecco perché credo incarni pienamente la figura di una donna moderna ante litteram, impegnata nel sociale, di successo, indipendente, quando ancora questi temi non erano parte della cultura contemporanea”.

 

Il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito Paola Frassinetti, in video-collegamento, si è soffermata sulla storia di Erminia e su come questa rappresenti un valore e un esempio positivo per i giovani e per il mondo della scuola.

 

All’incontro sono intervenuti anche il docente di Storia delle Dottrine e delle Istituzioni Politiche, Stefano Bruno Galli, sugli eventi politici e sociali del Confine Orientale; il presidente dell’ANVGD di Milano, Claudio Giraldi, sul campo profughi alla Villa Reale di Monza e sugli Esuli del Confine Orientale a Milano e in Lombardia; il presidente nazionale di Confartigianato Moda, Luciano Grella, sulla figura di Erminia e il mondo della moda.

Parole chiave: Trieste