L'intervento del sindaco Roberto Dipiazza alla cerimonia di apertura del 39esimo Congresso di IBBY
Nella mattinata odierna (venerdì 30 agosto) il sindaco Roberto Dipiazza ha dato il benvenuto agli organizzatori e ai delegati del 39esimo Congresso di IBBY-International Board on Books for Young People, in programma da oggi a domenica primo settembre al Generali Convention Center di Trieste.
Ha dichiarato il sindaco Roberto Dipiazza: “Dopo il G7 Istruzione e la cinquantesima Settimana sociale dei cattolici in Italia, oggi abbiamo il piacere di accogliere a Trieste un altro evento importante, il Congresso di Ibby. Questa è la città di Svevo, di Joyce, di Saba, di Claudio Magris. È la città delle Generali, della Fincantieri, dell’Area di Ricerca, di un’Università che quest’anno compie 100 anni. Trieste è città di cultura e di ricerca scientifica, e detiene anche il prestigioso titolo di “Città che legge”. Ma davanti ai tanti giovani qui convenuti voglio ricordare anche il dramma della Seconda guerra mondiale e i passi importanti che abbiamo fatto in questi anni, come il concerto con i tre presidenti in piazza Unità. Ora pensiamo al futuro, abbiamo 65 ettari nel cuore della città da far rivivere, il Porto Vecchio-Porto Vivo, proprio qui dove ci troviamo oggi.”
Ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza: “Grazie agli organizzatori per questo bell’evento e benvenuti a tutti i delegati, vi auguro una piacevole e proficua permanenza a Trieste.”
Sono oltre 630 i delegati iscritti al Congresso, provenienti da 65 Paesi, fino a domenica avranno modo di partecipare a letture magistrali, tavole rotonde e workshop - quasi 200 gli eventi calendarizzati - nonché a numerose sessioni nelle quali gli stessi congressisti condivideranno i propri progetti o risultati di ricerca attraverso presentazioni orali e poster.
IBBY (International Board on Books for Young People) è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata a Zurigo nel 1953 da Jella Lepman, giornalista e scrittrice nata a Stoccarda nel 1891 da famiglia ebrea, emigrata in Inghilterra nel 1936 per sfuggire alle persecuzioni naziste: rientrata in Germania alla fine della II Guerra Mondiale intuì che per ricostruire la coscienza di un Paese, per contrastare l’abbrutimento, la tristezza e l’assenza di prospettive lasciate dal nazismo, il compito più urgente era dare a donne e bambini non solo pane e vestiti, ma anche “cibo per la mente”, libri provenienti da tutto il mondo che aiutassero a coltivare il rispetto per lo straniero e la curiosità verso ciò che è diverso. Per questo costituì a Monaco l’Internationale Jugendbibliothek (Biblioteca internazionale dei giovani) e con l’aiuto di Astrid Lindgren, Lisa Tetzner e Erich Kästner fondò IBBY, che oggi è composta da 84 sezioni nazionali in tutto il mondo: rappresenta Paesi con programmi di editoria e alfabetizzazione ben sviluppati e altri Paesi con pochi professionisti dedicati che svolgono un lavoro pionieristico nell’editoria e nella promozione dei libri per bambini.