Incubo delle passeggiate quotidiane con gli amici a quattro zampe nel Monfalconese, l'Associazione L’Altra Parte del Guinzaglio ODV chiede interventi urgenti
Sabato 1 luglio, presso l’ex bar La Rosa di Monfalcone, si è tenuto un primo incontro tra l’Associazione “L’altra parte del guinzaglio odv FVG e alcuni proprietari di cani che lamentano problematiche riscontrate nel territorio del Monfalconese e limitrofi, in merito alla gestione di cani sul territorio.
Purtroppo le problematiche emerse sono diverse e vanno a pesare fortemente sulla quotidianità di tanti cittadini e cittadine che hanno perso la serenità delle loro salutari camminate, in compagnia del loro cane.
Non si può certo affermare che il Comune di Monfalcone sia un Comune “pet friendly” nonostante si debba riconoscere l'aver creato delle aree di sgambamento (anche se non si possono chiamare tali quelle aree con basse recinzioni e senza cartelli che indichino i corretti comportamenti da tenere) e qualche accesso al litorale marino ai cani (mal segnalato).
“Dall’incontro è emerso che i proprietari di cani hanno paura di incontrare cani liberi, senza guinzaglio , che possano aggredire il loro cane, loro stessi o entrambi” riferisce Paola Bruni Resp. reg. FVG de L’Associazione L’Altra Parte del Guinzaglio ODV “Situazioni purtroppo che si sono già registrate nel passato con danni fisici sia ai cani che ai proprietari intervenuti nel giusto tentativo di difesa di sé e del proprio cane che è, a tutti gli effetti, un membro della famiglia e che dovrebbe avere microchip ed essere registrato all’anagrafe canina del Comune”.
L’esercito dei poveri cittadini proprietari di cani, si trova costretto a mettere in atto strategie per difendersi da una eventuale aggressione, mettendosi in tasca o in borsa, chi un sasso, chi uno spray al peperoncino, chi un fischietto, chi un bastone…ma questo non è andare in passeggiata, è andare in guerra!
“ Le istituzioni, purtroppo, pare siano totalmente assenti e sorde alle tante e tante segnalazioni che fa la cittadinanza, telefonando o scrivendo sia via mail che sui social.
Alcune delle aree segnalate ove si incontrano cani senza guinzaglio, con padrone nei paraggi spesso lontano o distratto, o addirittura senza padrone, sono lungo la pista ciclabile di Monfalcone verso via Aquileia, in Marina Julia e Marina Nova, Via Grado, Panzano, via Bagni, sempre a Monfalcone; lungo le camminate del Brancolo a Monfalcone; nelle zone di Villa Luisa a San Canzian d’Isonzo; in via Risiera e Bistrigna a Staranzano, Al parco dell’Isonzo, ecc. ecc.. impossibile elencarle tutte perché ne uscirebbe uno stradario dei Comuni.
Si è rilevato che mancano cartelli nelle aree pubbliche ove vi sia chiaramente indicato l’obbligo all’uso del guinzaglio (lungo max 1,5 mt), la citazione della normativa e la relativa sanzione…e nelle zone turistiche (vedi litorali con spiagge) anche in lingua inglese perché si rilevano tanti stranieri che non usano il guinzaglio per il proprio cane.
Si rilevano assenze di cestini sul percorso da Panzano a Marina Julia, mettendo in difficoltà i cittadini più virtuosi che raccolgono sempre le deiezioni canine (cosa che non fanno coloro che lasciano il loro cane senza guinzaglio).
L’Associazione L’ALTRA PARTE DEL GUINZAGLIO ODV ha già sollecitato l’Amministrazione Comunale di Monfalcone e la Polizia locale, con l’invio di una lettera, per cercare una risoluzione delle problematiche riscontrate, offrendo disponibilità a collaborare e restando quindi in attesa di riscontro.
Conclude Paola Bruni Resp. reg. FVG de L’Associazione L’Altra Parte del Guinzaglio ODV, la scusa “ma il mio cane è buono” non deve valere più per nessuno perchè “la docilità del cane non può essere un discrimine nell’uso corretto del guinzaglio e sarebbe il momento di iniziare a cercare soluzioni valide”.
“Ricordiamo che i cani sono animali e come tali possono avere reazioni legate a rabbia, paura, sconforto, pertanto possono essere un pericolo per le persone, creare incidenti, spaventare, aggredire ed inoltre non tutti i cani sono socievoli con tutti ed alcuni di loro possono diventare delle vere e proprie armi, se lasciati senza guinzaglio e dati in gestione a proprietari “senza porto d’armi”.”
In attesa di riscontri da parte delle Istituzioni, L’Associazione L’ALTRA PARTE DEL GUINZAGLIO ODV andrà avanti nel percorso di sensibilizzazione con eventi, incontri, raccolte firme, camminate dedicate, tutte con lo scopo di portare la cittadinanza a riflettere su queste problematiche.