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Lettera del sindaco di Monfalcone al presidente del Circolo “Ignazio Zanutto” per incontro su centrale A2A

Gli impegni istituzionali del 23 aprile non mi consentono di partecipare - come avrei voluto - al vostro incontro sulla centrale A2A, tema che ha impegnato profondamente l’Amministrazione comunale lungo tutto l’arco del mandato, anche in conseguenza delle scelte del Piano energetico regionale del 2015 che hanno condizionato e complicato il perco...
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Gli impegni istituzionali del 23 aprile non mi consentono di partecipare - come avrei voluto - al vostro incontro sulla centrale A2A, tema che ha impegnato profondamente l’Amministrazione comunale lungo tutto l’arco del mandato, anche in conseguenza delle scelte del Piano energetico regionale del 2015 che hanno condizionato e complicato il percorso perseguito con determinazione in questi anni per il suo risanamento.

Ringraziando dell’invito, desidero, comunque, inviare una serie di considerazioni per essere messe a conoscenza dei partecipanti alla vostra iniziativa.

Il Comune di Monfalcone ha fatto della politica di contrasto all’inquinamento e al combustile fossile uno dei punti programmatici di fondo della propria azione a tutto campo. Relativamente alla centrale, credo che tutti possiamo convenire sul grande risultato per Monfalcone rappresentato dalla definitiva chiusura dei gruppi 1 e 2 di produzione a carbone. Dimostrazione della serietà dell’impegno che abbiamo assunto verso la nostra comunità per rimuovere una fonte che ha inciso pesantemente dalla fine degli anni Sessanta sull’inquinamento del nostro territorio e sulla salute degli abitanti. La dismissione della centrale a carbone posta a ridosso delle abitazioni e all’interno stesso della città ha visto impegnato il Comune assieme a tutti i cittadini primi fra tutti i cittadini del rione Enel - con i quali condividiamo la soddisfazione per aver raggiunto questo obiettivo. Entro giugno, A2A trasmetterà il programma definitivo di fermata, pulizia e messa in sicurezza dell’impianto che verrà smantellato nei prossimi mesi.

L’accordo raggiunto un anno fa in Regione prevede non la semplice chiusura della centrale, ma la completa demolizione dell’impianto e la bonifica e il risanamento dal carbone dell’intero comprensorio per un investimento previsto di ben 60 milioni di euro: un’operazione che non ha precedenti, per entità, in Italia. Sottolineo l’aspetto dell’integrale bonifica dell’area, non prevista in nessuna precedente progettualità e fortemente pretesa dall’Amministrazione comunale, per una reale ed effettiva rigenerazione ambientale del comprensorio. Inoltre, ben 20 milioni saranno investiti per l’intera riqualificazione ambientale dell’area: dove arrivavano le navi carbonifere sarà realizzato un porticciolo nautico, altre strutture di servizio e un parco urbano. Sono state in questo modo accolte le richieste presentate dalla Giunta e approvate in un documento dal consiglio comunale, smentendo così lo scetticismo con il quali questi propositi di chiusura, di totale demolizione, di bonifica e di rigenerazione dell’area erano stati da alcuni accolti.

L’intesa riveste ancor più rilievo se si tiene conto che l’intero complesso è proprietà privata di A2A e che l’azione coordinata svolta - con la Regione e il Ministero - ha portato a questi importanti risultati verso questo interlocutore. Quanto al nuovo insediamento, deve essere chiaro che si tratterà di un impianto di transizione energetica completamente differenze rispetto all’iniziale progetto, che avrà un carattere di assoluta innovazione nell’impiego dell’idrogeno verde in linea con le disposizioni europee e che il funzionamento sarà limitato alle eventuali esigenze nei picchi di fabbisogno per la sicurezza della rete. Per Monfalcone si apre un capitolo del tutto nuovo perché sarà un impianto di nuova generazione con l’impiego, non marginale, di idrogeno verde, che rientra nel programma della Regione Fvg del “North Adriatic Hydrogen Valley” e nel percorso virtuoso stabilito dalla strategia europea di de-carbonizzazione attraverso l’impiego di fonti alternative sostenibili.

L’insieme di questi interventi e di queste garanzie darà un contributo essenziale all’impegno dell’Amministrazione comunale nella riqualificazione ambientale del territorio di Monfalcone che passa anche attraverso gli altri ingenti investimenti che abbiamo messo in campo, come quelli per le bonifiche dalla presenza dell’amianto negli stabilimenti e negli edifici, il risanamento del litorale e la protezione marina e la tutela del parco del Carso, per dare alla città una dimensione di sostenibilità radicalmente diversa dalle condizioni di inquinamento e degrado che l’hanno caratterizzata negli ultimi cinquant’anni. Controllo continuo e

Voglio, infine, rinnovare a Lega Ambiente l’impegno e la volontà del Comune a condividere sempre con le associazioni del territorio, la società e i cittadini, il percorso delle modifiche progettuali per ridurre l’impatto del combustibile fossile - che sono già intervenute - e ogni passaggio e aggiornamento necessario a assicurare il rispetto delle garanzie e la tutela ambientale e da ogni inquinamento della nostra città. A questo fine continueremo con la rigorosa e costante attività di controllo su tutte le azioni e su tutte le scelte attuative e gestionali dell’impianto con la determinazione che ha consentito la dismissione dal carbone prima di ogni altro sito italiano attivo e il rispetto delle scelte stabilite nel documento votato dal consiglio comunale.

Parole chiave: Monfalcone