Trieste in declino economico, Visintin: "E' ora di realizzare il Porto Franco"
Riceviamo e pubblichiamo.
Trieste, la porta d'Oriente dell'Italia, città ricca di storia e cultura ma che negli ultimi anni ha visto un declino economico. La Zona Franca di matrice Comunitaria non riuscirebbe a risollevare le sorti della città, ma c'è una soluzione che potrebbe cambiare radicalmente la situazione: l'applicazione del Porto Franco come previsto dal Memorandum di Londra del 1954.
Il Porto Franco prevede l'applicazione dei primi 20 articoli dell'allegato ottavo del Trattato di Pace e offre vantaggi molto più significativi rispetto alle semplici Zone Franche. Mi piace citare il decreto interministeriale del ministro Del Rio del 2017 che ha dato ampi poteri al presidente del porto per creare nuovi punti franchi anche esterni al porto .
Il punto Franco di Trieste dove si è insediata Bat è nato nel 2019 grazie a quel decreto. Ma bisogna continuare Questa proposta non è nuova, è stata sostenuta in passato dall'onorevole Matteoni e dalla senatrice Rojc , ma non è mai stata concretizzata.
La politica deve agire per il bene dei cittadini di Trieste, non può più procrastinare una decisione così importante. Il Porto Franco potrebbe essere la svolta che la città sta aspettando da tanto tempo, potrebbe attrarre nuove imprese, creare posti di lavoro e far rinascere l'economia locale.Mi sembra una giusta sollecitazione. Anche perché adesso MSC ne chiede l’applicazione per la fabbrica Wärtsilä che sta acquisendo
Se non ora, quando? Trieste ha bisogno di un cambiamento radicale, ha bisogno di essere ridata alla sua antica gloria. È ora che le istituzioni agiscano per il bene della comunità triestina, è ora che si realizzi il Porto Franco.
Claudio Visintin.