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Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste passa a Desio: "Grande maturità e saldezza mentale, decisiva la zona nel finale"

Abbiamo vinto gara -1 (72-65 a Desio) contro Cantù perché siamo una squadra superiore: un terzo quarto da incubo come quello vissuto contro i brianzoli ci avrebbe ammazzato fino a due mesi fa, oggi no, ci ricompattiamo e sfruttiamo quello che gli avversari ci concedono perché tutti hanno passaggi...
 |  Redazione sport  |  Basket
Un sorridente Vittorio Leone

Abbiamo vinto gara -1 (72-65 a Desio) contro Cantù perché siamo una squadra superiore: un terzo quarto da incubo come quello vissuto contro i brianzoli ci avrebbe ammazzato fino a due mesi fa, oggi no, ci ricompattiamo e sfruttiamo quello che gli avversari ci concedono perché tutti hanno passaggi a vuoto in una partita, l'importante è il gruppo e noi lo siamo.

Solito starting da playoff e primo quarto da urlo, anche sotto canestro dove dominiamo, con un Ruzzier sontuoso (9 punti) e soprattutto lasciamo a zero punti Young, Hickey e Moraschini, con 0 palle perse e 0 tiri liberi.
Anche nel secondo quarto nel pitturato siamo stati mortiferi andando a riposo con un vantaggio di 14 punti dopo aver toccato anche il +17.
Poi arriva il terzo periodo, dove non riusciamo più ad attaccare e soprattutto a trovare soluzioni comode per andare a canestro, la difesa di Cantù si è rinserrata, Ruzzier si è spento e con lui tutta la squadra: morale 0 punti in 5 minuti e un parziale subito di 20 a 5 in 8' 30" per fortuna 4 punti a 0 nell'ultimo minuto e mezzo ci hanno tenuto sul +3 e soprattutto ci ha fatto capire che potevamo giocarcela. Sempre 0 tiri liberi e ben 7 palle perse (in un solo quarto).
Certo vedendo il terzo quarto si poteva deragliare invece lo staff tecnico imbrocca una zona che ha disturbato non poco Cantù che nel contempo è calata fisicamente, noi non ne abbiamo approfittato ma siamo riusciti a farli giocare male specie Moraschini e Baldi Rossi e grazie al rientro in partita di Ruzzier (onestamente il 0 su 5 in 7 minuti di Bossi poteva essere determinante in negativo) insieme a un solido Reyes e a un vincente Filloy siamo lentamente riusciti a scavare quel margine che nel finale spezza il riavvicinamento di ogni avversario.
A corollario e anche a spiegazione del tutto, una sola palla persa nel quarto finale. Partita perfetta per tre quarti quindi ma grande maturità e saldezza mentale per assorbire la sbandata paurosa del terzo quarto. Peccato l'infortunio a Candussi, speriamo non sia troppo grave.
Uno sguardo ai singoli. Colpisce il perfetto 50% dal campo di Filloy e Reyes (ia da due che da tre punti) mentre sono state deficitarie le triple di Ruzzier e Brooks (1 su 6 per entrambi). Candussi ha tirato poco ma bene. Di Bossi ho già detto, bene Menalo e Vildera a parer mio. Si diceva che sarebbe stato fondamentale vincere una su due a Cantù, ma vincere la prima è una gioia per noi e una mazzata per loro, non mi illudo troppo per la partita di giovedì, ma Cantù non è sembrata irresistibile, dovesse andare male abbiamo due gare a Trieste dove dovremo vincere in 6.500, intanto il sogno continua.
 
VITTORIO LEONE
Parole chiave: Trieste