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Triestina-Lumezzane 2-1, Gasperutti: "Unione in giornata no, nelle ultime due gare non mi è piaciuta"

La Triestina continua la sua marcia sospinta dai soffi favorevoli inviati dal Dio dei venti Eolo, a cui Zeus ha concesso il potere di governarli a suo piacimento. Bisogna essere onesti, la nostra amata Unione aveva tirato nello specchio una sola volta prima dei fatidici minuti 91' e 92', esattame...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

La Triestina continua la sua marcia sospinta dai soffi favorevoli inviati dal Dio dei venti Eolo, a cui Zeus ha concesso il potere di governarli a suo piacimento. Bisogna essere onesti, la nostra amata Unione aveva tirato nello specchio una sola volta prima dei fatidici minuti 91' e 92', esattamente al 18' quando Vallocchia con un colpo di testa aveva colpito il palo interno e Lescano non era riuscito ad inquadrare lo specchio nel prosieguo dell'azione. Poi poco o nulla, alcuni tiri che hanno sfiorato i pali, ma il portiere ospite non si era mai sporcato i guantoni e i difensori avevano sempre bravamente anticipato gli attaccanti alabardati. Se fossi un tifoso del Lumezzane, ora mi mangerei le dita della mano fino ad arrivare al gomito, la squadra aveva controllato la gara senza rischiare quasi nulla fino ad un soffio (di vento) dalla fine. Già subire il pareggio poteva sembrare una disdetta, ma poi addirittura uscire con una sconfitta, beh era veramente un colpo maligno del destino.

Per la Triestina invece una vittoria di platino che ha un valore inestimabile; pensandoci bene, a Meda il gol all'87' aveva portato un bel punto oggi due gol nel recupero, hanno addirittura portato altri 3 punti insperati: 4 punti in due gare che potevano essere zero, se la dea bendata avesse sbirciato anche solo un poco. In queste due ultime partite la Triestina non mi è piaciuta proprio, mi ha sempre dato l'impressione di avere la possibilità di fare di più e di possedere una qualità superiore ai loro avversari, ma di non riuscire ad esprimerla con i fatti.

Il Lumezzane ha indubbiamente fatto una buona partita, ma mi è sembrata una squadra normale che sicuramente farà un buon campionato, ma senza avere come obiettivo nulla di più ambizioso che raggiungere i play-off per fare un ulteriore buon incasso. Eppure questo dove la grande imprecisione degli alabardati in giornata grama, ha fatto sembrare il 41enne Pesce un novello Pirlo. Forte anche la sua difesa, che non ha concesso agli attaccanti triestini nessun tiro pulito, sulle palle alte poi, non ricordo un duello vinto da un alabardato....anzi no, uno lo ha vinto Lescano al 91', quando su un angolo è riuscito a deviare il pallone verso Adorante, nonostante un avversario lo abbia mezzo denudato tirandogli la maglietta. Per fortuna gli ospiti in attacco non sono sembrati dei fulmini di guerra nonostante la buona stazza fisica, ma in questo caso dobbiamo dire che almeno in questo reparto l'Alabarda ha retto. La Triestina è sembrata fin dall'inizio in giornata no, il centrocampo che è il fulcro del gioco della squadra era piuttosto lento e l'imprecisione nei passaggi era troppo elevata per poter dare alla manovra una certa continuità.

In cattiva giornata quelli che dovrebbero essere i fari: D'Urso, Vallocchia, Celeghin; discreto invece Fofana alla sua prima da titolare, che ha inoltre il grande merito di aver segnato il gol della vittoria con una bordata imparabile dalla distanza quando nessuno ci sperava più. Sulla sinistra Anzolin ogni volta che aveva il pallone tra i piedi non prendeva mai una iniziativa, ma sparacchiava il pallone in mezzo sperando in ….. Zeus. Invece dall'altra parte Germano era molto più intraprendente, cercava di dialogare e quando possibile di affondare l'azione, ma era veramente una voce nel deserto. La Triestina stavolta non era una squadra che poteva imporre il gioco e il Lumezzane senza fare nulla di trascendentale, governava una partita povera di ritmo. Se poi anche Matosevic ci provava a farsi del male da solo.... per fortuna nell'occasione Fofana stava nei pressi del palo e salvava in angolo la magata del portiere.

Una brutta Triestina e il primo tempo finiva giustamente con un bel doppio zero, che spiegava sufficientemente quello che si era visto.

Nella ripresa la Triestina ha iniziato con un altro piglio e infatti alzando un po' il ritmo è riuscita a calciare per tre volte pericolosamente verso la porta, sfiorando i pali con D'Urso, Celeghin e poi con Lescano, che ha avuto una palla che forse poteva essere sfruttata meglio, ma era piatto e in diagonale e non è riuscito a centrare il palo lontano.

Purtroppo quando sembrava che gli alabardati avessero trovato il modo per far male è arrivata la doccia gelata. Dapprima l'allarme con il palo su una schioppettata da una trentina di metri di Pesce, che ha quasi spaccato il palo e poi il gol giunto a conclusione di un bella azione in linea, semplice senza essere troppo contrastata, che ha liberato a destra Regazzetti: troppo facile per lui infilare in diagonale Matosevic. Ancora un grosso pericolo per la nostra retroguardia al 66', con un pallone che ha attraversato tutta la luce della porta. Da quel momento in poi solo Triestina; Tesser ha mandato in campo tutta l'artiglieria che aveva in panchina e grazie alla vivacità di El Azrak e di Pierobon che finalmente puntavano l'uomo, abbiamo messo pressione ai bresciani che piano piano si sono ritirati nella loro trequarti difensiva, cercando di perdere tempo per arrivare al 90'.

Poi i 5' di recupero che dopo 10 cambi e i vari crolli a terra ad ogni contrasto di qualche giocatore ospite, mi sono sembrati veramente risibili, sono stati per nostra fortuna sufficienti per ribaltare il risultato, quando oramai si erano quasi perse le speranze.

Riepilogando un ottimo risultato, ma se si aspira a qualcosa di diverso di una onorevole partecipazione, la squadra dovrà dare qualcosa in più in termini di gioco e di continuità d'azione. Certo che avere il disagio di passare settimanalmente tante ore in pullman, alla lunga qualcosa la paghi e anche il giocare a Fontanafredda non è la stessa cosa che giocare in casa al Rocco, perchè è comunque un campo neutro e non è un vantaggio. Purtroppo la situazione del terreno del nostro stadio è ancora ben lungi dall'essere risolto e la nostra povera bistrattata squadra, sarà costretta ancora ad essere sballottata in giro per la regione. Con il Vicenza probabilmente si giocherà in casa e sarebbe auspicabile  anche con il Padova a fine dicembre, ma in tutte le altre occasioni in cui sarà costretta ad emigrare e trovare ospitalità altrove, quante energie e punti (speriamo di no) verranno portate via alla squadra?

BRUNO GASPERUTTI