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Triestina-Alessandria 3-1, Gasperutti: "Primo tempo sconcertante, perchè i giocatori più tecnici partono dalla panchina?"

Pasqua, settimana di passione e le squadre a Fontanafredda vi si sono adeguate. Il risultato finale è ovvio sarà sempre importante, anzi come dice qualcuno che ne sa più di me è l'unica cosa che conta, però conta di più per il tifoso, per la classifica, per chi deve fare il titolo sul giornale, ...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Pasqua, settimana di passione e le squadre a Fontanafredda vi si sono adeguate.

Il risultato finale è ovvio sarà sempre importante, anzi come dice qualcuno che ne sa più di me è l'unica cosa che conta, però conta di più per il tifoso, per la classifica, per chi deve fare il titolo sul giornale, meno per chi deve giudicare quello che vede sul terreno di gioco.

La partita non mi è proprio piaciuta, dei 95' di gioco posso dire che ne salverei a stento 15', per il resto non si è visto nulla, non gioco, nè occasioni e la Triestina ha vinto perchè non poteva proprio farne a meno. L'Alessandria è l'ultima della classe e lo ha dimostrato sul campo di essere di una pochezza esasperante, soprattutto in attacco; basti pensare che in tutta la partita non è mai riuscita ad entrare con la palla nell'area alabardata e non ha fatto un tiro in porta eccetto quello del gol. Ma qui veramente mi domando dove sia passato il pallone calciato "bene e al volo", ma sul palo dove era piazzato Matosevic che ha fatto un volo incredibile, ma che forse se stava fermo... L'Alessandria non si è chiusa per fare risultato e per lunghi tratti ha anche fatto lei la partita, certo com'era nelle sue possibilità che sono modeste, ma la Triestina per lunghi tratti nel primo tempo, non aveva la forza per imporre la propria superiorità, almeno quella individuale di alcuni dei suoi protagonisti.

Il primo tempo è stato sconcertante, per farlo capire faccio un po' di cronaca: 3' splendido lancio di 40 metri di El Azrak che trova sulla corsa Petrasso, controllo e splendido cross per la testa di Minesso che incrocia di testa e coglie il palo a portiere battuto. Qui possiamo tranquillamente andare a fare il pisolino pomeridiano, perchè quello che si vede in campo è davvero di una pochezza che non vale la pena commentare. La partita è stanca, la Triestina non imprime mai ritmo, l'Alessandria men che meno e non ne ha nemmeno la possibilità. La Triestina dimostra di non avere la qualità per imporsi, a far gioco sono 3 difensori che hanno i piedi di marmo, Fofana che è un incontrista ma non un fine dicitore, Vallocchia che è un incursore generoso, El Azrak che è vivace, ha spunto, ma anche lui non è un palleggiatore e inoltre cosa molto importante: per suonare una buona musica, ci vuole uno spartito. Con queste premesse è ovvio che a fare gioco sia l'Alessandria, che nella sua modestia e sottoritmo, può palleggiare e passarsi tranquillamente il pallone, sempre limitatamente a centrocampo. Una noia mortale. Poi al 42' basta un corner, difesa grigia imbarazzante e testa di Lescano per l'1 a 0. 44' un lampo: Lescano taglia l'area per Vallocchia che al volo di sinistro fa volare Spurio che devia. Il I° tempo è tutto qua.

Nella ripresa sbloccato il risultato, con questa avversaria doveva essere una passeggiata, invece ecco che l'Alessandria batte il calcio d'avvio e la butta in avanti conquistando addirittura una rimessa laterale vicino al limite dell'area: è il pericolo più grosso che la Triestina abbia corso fino a quel momento e infatti lo paga salato: sull'out lanciato in area c'è una respinta di testa e Nunzella al volo pesca l'angolo con un rasoterra. Tutto da rifare, ma la Triestina non ha la più pallida idea di quello che deve fare, in campo c'è confusione, per fortuna a questo punto Bordin decide di dare un po' più di qualità ai suoi e fa entrare Correia e Redan.

Qui farei un piccolo inciso: come qualità e idee di gioco siamo molto lontani rispetto a quanto abbiamo visto in autunno, quindi: perchè non far giocare quelli che hanno più tecnica, più soluzioni individuali, più intraprendenza? Non faremmo un gran gioco di squadra, ma almeno c'è sempre in campo chi può farti la giocata e risolvere qualche problemino. Germano, Correia, Celeghin, D'Urso, Redan ..... almeno per me hanno qualcosina in più di quelli che vedo scendere in campo. Non voglio fare la formazione, perchè dalla tribuna è tutto facile e tutto semplice, inoltre non conosco molte problematiche interne, nè lo stato di forma dei singoli o quanto si sono allenati, faccio solo un discorso di valutazione personale degli effettivi.

Con l'entrata di Correia e Redan si vede finalmente più ordine e Redan in avanti è decisamente più vivo di Minesso. Vallocchia sfiora il palo, Redan dà un pallone tagliato a El Azrak solo da spingere, ma purtroppo arriva col passo sbagliato e al 67' dopo una punizione respinta dal portiere, Correia al volo fa il 2 a 1, con un tiro non banale e molto preciso: ne abbiamo viste di queste conclusioni salire in cielo, anche se calciate da piedi di qualche campioncino!! La partita si riaddormenta, ma qualche sprazzo la Triestina lo fa vedere, poco ma individualmente ora ha qualcosa in più e al 79' El Azrak e Redan confezionano anche una terza rete, molto bella che fa dimenticare ai più quanto si era visto per lunghi tratti e gioire per una vittoria netta e legittima, che avvicina il terzo posto.

Con la mia disamina ho già fatto capire abbastanza cosa penso di questa Triestina, voglio ancora dire un paio di cose: schierata con questi effettivi è una squadra femmina, che subisce il gioco avversario, perchè non è in grado di proporne uno suo e replica a folate ma non con continuità. E' una squadra da battaglia, arcigna in difesa tignosa in mezzo forse meno leziosa e più adatta alla C, rispetto a quella più bella vista con Tesser che però lasciava tanti spazi. Però contro le squadre più deboli, quando dovresti imporre il tuo gioco, la tua superiorità, questo proprio non si vede, la squadra non ha ritmo e sembra senza idee.

Oramai siamo agli sgoccioli della stagione, c'è da raggiungere come obiettivo il terzo posto che eviterebbe almeno i primi due turni dei play-off. Il Vicenza che ultimamente ho visto giocare un po' meglio, proprio in queste occasioni è stato sfortunato e dopo una crescita che sembrava irresistibile, ha perso dei punti in casa rimettendoci in corsa per il terzo posto. Ora il calendario è anche propizio e l'obiettivo è raggiungibile; poi il resto è veramente un terno al lotto e tutto può succedere, bisogna soprattutto vedere le condizioni fisiche con cui si arriva a fine maggio. Ma dove si giocherà la fase decisiva della stagione? Non credo a Fontanafredda e allora, quien sabe. 

BRUNO GASPERUTTI   

Parole chiave: Trieste