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Zagabria, la città delle artiste. Le opere delle artiste croate dalla fine del XIX al XXI Secolo

Al civico museo Revoltella (via Diaz 27 a Trieste) la mostra “ZAGABRIA, LA CITTÀ DELLE ARTISTE. LE OPERE DELLE ARTISTE CROATE DALLA FINE DEL XIX AL XXI SECOLO " rimarrà visitabile fino al 12 dicembre. Ideata e prodotta dal Padiglione d’Arte di Zagabria, con la direzione di Jasminka Poklecki Stosic, curata da Ljerka Dulibic, Ivana Mance e Radmila...
 |  Francesco Tremul  |  Cultura

Al civico museo Revoltella (via Diaz 27 a Trieste) la mostra “ZAGABRIA, LA CITTÀ DELLE ARTISTE. LE OPERE DELLE ARTISTE CROATE DALLA FINE DEL XIX AL XXI SECOLO " rimarrà visitabile fino al 12 dicembre. Ideata e prodotta dal Padiglione d’Arte di Zagabria, con la direzione di Jasminka Poklecki Stosic, curata da Ljerka Dulibic, Ivana Mance e Radmila Iva Jankovic, promossa da Comune di Zagabria e Comune di Trieste, con la sponsorizzazione tecnica e il supporto del Consolato Generale della Repubblica Croata a Trieste e della Comunità Croata di Trieste.

Zagabria, la città delle artiste è la prima mostra dall’indipendenza della Repubblica di Croazia che riunisce le opere delle artiste croate che sono collegate in vari modi con Zagabria nel corso di un considerevole lasso di tempo che va dal 1899 al 2019. La città di Zagabria è sempre stata un luogo dove la cultura e l’arte s’intrecciano, ma spesso si dimenticano le numerose artiste che hanno lasciato il proprio tributo sull’odierna vita culturale e artistica della capitale. Al fine di onorare le artiste croate, ricordando quelle che si potrebbero definire pioniere delle arti e che rimasero per lo più solo nella memoria statistica e riunendole assieme alle creatrici contemporanee, il Padiglione d’Arte di Zagabria ha deciso di dedicare la prima mostra nel 2020 proprio a loro. Naturalmente, queste personalità sono importanti non solo per la scena artistica zagabrese, ma anche per quella croata. Alcune di loro sono nate in città, vi hanno passato la vita, hanno creato le loro opere e qui le hanno esposte, mentre altre sono nate altrove, ma sono venute a vivere e creare a Zagabria. Ci sono anche quelle che vi sono giunte per studiare all’Accademia di Belle Arti e vi sono rimaste a vivere, lavorare ed esporre, ma ci sono anche artiste che sono nate qui, si sono diplomate all’Accademia di Belle Arti, hanno lavorato per un periodo a Zagabria ma il loro percorso d’arte e di vita le ha portate in seguito in altre città e altri paesi. La mostra comprende 54 artiste donne e le loro opere sono state scelte da tre eminenti storiche dell’arte nonché curatrici della mostra: Ljerka Dulibic, Ivana Mance e Iva Radmila Jankovic.

L’idea di base della mostra è quella di offrire una sezione storica e critica delle opere delle artiste visive che hanno lavorato e lasciato il segno sulla vita culturale della città di Zagabria nel periodo preso in considerazione. In questo arco di tempo relativamente ampio, le generazioni di artiste donne sono presentate in tre grandi sezioni della mostra: la prima comprende le generazioni attive fino a seconda guerra mondiale; la seconda - le generazioni che hanno iniziato la loro attività espositiva dopo la seconda guerra mondiale e hanno realizzato la maggior parte delle loro opere nei decenni successivi; e la terza - le generazioni che sono entrate in scena nei primi anni Settanta o in seguito e sono attive a tutt’oggi.

La mostra comprende 80 opere di i tutti generi dell’espressione artistica: dalla pittura alla scultura classica fino ai media dell’espressione artistica contemporanea, comprese le video performance, le istallazioni audio e video.

L’esposizione è significativa per conoscere la storia della scena artistica croata negli ultimi due secoli - afferma la direttrice del Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste, Laura Carlini Fanfogna - ma è anche un’ottima occasione per riflettere, in parallelo, sulle vicende della nostra città. A questo proposito, mi piace ricordare che ho voluto far emergere il ruolo delle nostre artiste in mostre recenti come “Trieste 70, arte e sperimentazione”, o “Dalle raccolte del museo Revoltella. Tendenze artistiche a Trieste nel secondo Novecento”, dove la creatività delle donne triestine ha ricevuto degna attenzione.

Parole chiave: Trieste