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Cinemanordest mercoledì e giovedì

Nell'ambito della manifestazione “Trieste Estate 2022”, promossa dal Comune di Trieste, proseguono gli appuntamenti con la rassegna “#cinemanordest”, organizzata dall'associazione Casa del Cinema di Trieste nella cornice dell’arena estiva del Giardino Pubblico Muzio de Tommasini (accesso dal lato via Giulia / largo Tomizza,&n...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Spettacoli

Nell'ambito della manifestazione “Trieste Estate 2022”, promossa dal Comune di Trieste, proseguono gli appuntamenti con la rassegna “#cinemanordest”, organizzata dall'associazione Casa del Cinema di Trieste nella cornice dell’arena estiva del Giardino Pubblico Muzio de Tommasini (accesso dal lato via Giulia / largo Tomizza, inizio ore 21.00, ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti).

Nella serata di domani, mercoledì 13 luglio, spazio al cinema documentaristico, con “L'ultimo calore d'acciaio” (Italia, 2021, 57’) di Diego Cenetiempo e Francesco De Filippo, alla presenza degli autori. Incentrato attorno alla storia della Ferriera, il famoso impianto siderurgico di Trieste, chiuso dopo 123 anni e numerosi passaggi di proprietà, il docu-film racconta la trasformazione dall’industria pesante alla logistica gestita da sistemi digitali, si svolge nell’arco di una giornata e si dipana lungo un itinerario poetico e di forti suggestioni, con attenzione al rapporto uomo-macchina, intervallato dalle testimonianze degli operai, degli altri protagonisti della trasformazione e di esperti del settore.

Serata conclusiva giovedì 14 luglio con “Non odiare” (Italia, 2020, 96’), film d’esordio di Mauro Mancini che sarà proiettato alla presenza del regista. Il film racconta una storia ambientata in una città del nord-est, un non-luogo mitteleuropeo, contaminato da tante etnie, pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche, e ha per interpreti principali Alessandro Gassmann, Sara Serraiocco e Luka Zunic. Simone Segre, un affermato chirurgo di origine ebraica, si trova a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale, ma quando scopre sul petto di questo un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccia la famiglia dell'uomo: Marica, la figlia maggiore; Marcello, adolescente contagiato dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo. Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare. Girato a Trieste, è il primo film ad aver portato un set cinematografico all’interno della Sinagoga.

Parole chiave: Trieste