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Confcommercio, al via la seconda fase del progetto "Locali Storici"

Hanno vissuto guerre, mutare dei confini, passaggi generazionali, congiunture economiche difficili, radicali trasformazioni di mercato, normative di vendita e abitudine dei consumatori, eppure non hanno abdicato, innovandosi senza però rinunciare a quelle peculiarità originarie che ne hanno fatto realtà inossidabili. Sono i “Locali Storici” del...
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Hanno vissuto guerre, mutare dei confini, passaggi generazionali, congiunture economiche difficili, radicali trasformazioni di mercato, normative di vendita e abitudine dei consumatori, eppure non hanno abdicato, innovandosi senza però rinunciare a quelle peculiarità originarie che ne hanno fatto realtà inossidabili.

Sono i “Locali Storici” del territorio giuliano, ad oggi 61 quelli ufficialmente censiti “ai quali la Confcommercio triestina - come ha spiegato il presidente Antonio Paoletti - al fine di contribuirne la valorizzazione, ha dedicato un progetto ad hoc la cui prima parte progettuale, supportata da Regione FVG, Fondazione CRTrieste e con il patrocinio del Comune, è stata illustrata nel corso di un incontro svoltosi presso l’associazione di categoria.

“Si tratta di attività economiche, che includono, negozi, di alimentari e non, pubblici esercizi, ristoranti e farmacie le cui radici affondano in tempi lontanissimi, si parte addirittura dalla fine del 1700 e che oltre alla loro valenza produttiva ed occupazionale, rappresentano una componente di crescente importanza dell’offerta e dell’attrattività turistica della città”.

Va ricordato che possono fregiarsi della dicitura di “Locale Storico”, secondo quanto stabilito dalla Legge regionale 29 del 2005, quelle imprese che possono vantare una permanenza ininterrotta sul mercato per almeno 60 anni, siano ubicate in un edificio d’interesse storico e dispongono, in seno all’azienda, di arredi e/o strumentazioni di riconosciuto valore artistico. Peraltro, il possesso di entrambi gli ultimi due requisiti, dà la possibilità al titolare di conseguire avvalere la Targa d’Oro, mentre, se di uno soltanto, di quella d’Argento.

Nel corso dell’appuntamento in Confcommercio, dapprima è stata data una panoramica di quanto fatto nella prima parte del progetto, iniziato nel 2022. “Inizialmente – ha spiegato ancora Paoletti – si è provveduto al censimento delle aziende interessate, quindi alla ricostruzione dei loro trascorsi grazie anche alla preziosa collaborazione dei titolari e poi alla realizzazione di una mappa per accompagnare ospiti e triestini nel percorso di scoperta dei 44 siti di interesse”.

La stessa, che includeva anche una scheda di ogni singola attività, oltre ad essere stato distribuita in 5.000 copie sul territorio locale e regionale, avvalendosi della cooperazione di PromoTurismo FVG e del CVB Trieste (Convention & Visitors Bureau), è stata pubblicizzata pure nell’ambito di numerosi workshop e fiere legati alla promozione turistica del FVG. Inoltre può essere consultata anche sui siti web della Confcommercio provinciale e del Discover Trieste.

“È chiaro che i locali storici – ha fatto quindi osservare la vicesindaca Serena Tonel -  devono misurarsi più degli altri con il cambiamento delle abitudini dei consumatori ed il progredire dei prodotti, ma una buona innovazione, accompagnate da azioni di sostegno di associazioni di categoria ed istituzioni, come  in questo caso il Comune di Trieste, possono essere una formula vincente per salvaguardare questi piccoli tesori del nostro sul territorio che non solo rappresentano i valori della tradizione e dell'economia locale, ma sono anche importanti  punti di riferimento per la comunità.

In quest'ottica perciò - ha concluso Tonel - è indispensabile creare una rete di locali storici all'interno del tessuto urbano, scoprirne le peculiarità e valorizzarli, azioni che danno valore

aggiunto alla città e ne incoraggiano l’esplorazione da parte dei visitatori con ricadute positive anche altre tipologie di attività economiche”.

Da parte sua, Paolo Santangelo, Segretario Generale della Fondazione CRTrieste ha espresso soddisfazione per un progetto che va a valorizzare una parte importante della storia della città, ossia quella legata alla sua tradizione emporiale mentre a seguire Massimo Giordano, in rappresentanza dell’assessorato regionale alle Attività Produttive e al Turismo, ha anticipato come i Locali Storici troveranno adeguata attenzione anche nell’ambito della nuova Legge regionale del Terziario.   

Successivamente, sono state quindi illustrate e condivise con le imprese presenti alcune proposte in vista dell’avvio della seconda fase del progetto, sostenuto da amministrazione regionale e comunale. 

Fra queste, si sta valutando la creazione del nuovo logo di “Locali Storici”, l’aggiornamento e la ristampa delle mappe che saranno trilingui, in italiano, inglese e tedesco, la definizione di un Qr Code da distribuire a tutte le aziende aderenti all’iniziativa grazie al quale si potrà accedere ai materiali, la realizzazione di un video e altre azioni promozionali.

Parole chiave: Trieste