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Scuola Cuzzi: avviati i lavori di demolizione dell’edificio che lascerà spazio al nuovo complesso

La scuola Cuzzi, così come la ricordano generazioni di monfalconesi, da questa mattina non esiste più. Sono infatti partiti proprio stamane i lavori di demolizione dell’edificio che lascerà il posto a  nuovo complesso scolastico che avrà un'area di circa 3.300 metri quadrati e un’ampia area verde, risponderà alle attuali normative vigenti ...
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La scuola Cuzzi, così come la ricordano generazioni di monfalconesi, da questa mattina non esiste più.

Sono infatti partiti proprio stamane i lavori di demolizione dell’edificio che lascerà il posto a  nuovo complesso scolastico che avrà un'area di circa 3.300 metri quadrati e un’ampia area verde, risponderà alle attuali normative vigenti in materia di edilizia antisismica e di risparmio energetico.

Lo stabile sarà costruito grazie a un investimento di oltre 5.900.000 euro di fondi Pnrr che il Comune di Monfalcone è riuscito a attrarre attraverso il progetto di fattibilità tecnico economica presentato al Ministero dell'Istruzione dal raggruppamento di professionisti guidato dallo studio MADS Associati con Ermanno Simonati & Altri di Trieste.

““Salute, lavoro e scuola sono in cima ai nostri pensieri e con tanta fatica, ma efficacia, stiamo consentendo al nostro territorio non solo di usufruire di ottimi servizi scolastici, ma anche di offrire a bambini e studenti ambienti sani e sicuri, tecnologicamente all’avanguardia, sia per il contenimento dei consumi energetici, sia per la modernità dei materiali, con uno sguardo attento all’innovazione - commenta così il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint. 

Nonostante il dispiacere nel dover abbattere uno degli edifici al cui interno si è contribuito a costruire la storia della città, siamo consapevoli che l’intervento di demolizione e rifacimento dello stabile si era reso necessario in quanto la scuola che tutti conosciamo non era più a norma, perchè da quando è stata costruita molti criteri sono cambiati. La nuova Cuzzi sarà più bella e, soprattutto, staticamente sicura, moderna, tecnologica e con un grande valore aggiunto rappresentato dalle caratteristiche che consentiranno un notevole risparmio energetico, con elementi che vanno incontro alle esigenze dell’attuale sistema scolastico. Una ricostruzione che avrebbe potuto provocare forti disagi per gli studenti e le loro famiglie, ma che siamo riusciti ad azzerare mettendo a disposizione gli spazi della Casa della GIoventù alla Marcelliana, del Centro Giovani e della scuola Randaccio per accogliere al meglio gli studenti. La scuola è dei bambini e siamo certi che loro in primis apprezzeranno la nuova sede e il dispiacere per aver perso lo storico edificio lascerà spazio ai sorrisi quando potranno entrare nelle aule della nuova Cuzzi”.

Prima di procedere alla demolizione, il Comune ha effettuato analisi e sondaggi per verificare la presenza di amianto, riscontrando anche l’effettiva esistenza di linoleum e cartonaminato e fibre artificiali vetrose pericolose presso il seminterrato della scuola. 

Si è quindi provveduto alla bonifica dell’amianto e delle fibre artificiali vetrose eseguita dall’impresa Cerbone Giovanni e Figli SRL.

I lavori di demolizione e ricostruzione sono stati affidati, da parte di Invitalia, all’impresa Colombrita S.r.l., con un importo di aggiudicazione determinato in 4.334.732,66 euro, comprensivi di oneri per la sicurezza e IVA.

Le ruspe da oggi all’opera appartengono alla ditta Ghiaie Ponte Rosso SRL, incaricata di eseguire la demolizione della scuola in subappalto, per un importo complessivo stimato di 130.900 euro. 

I lavori di demolizione si concluderanno presumibilmente entro la fine della prossima settimana e, contestualmente, si provvederà alla separazione delle macerie per consentire il riciclo di alcuni materiali e lo smaltimento di quanto non potrà essere recuperato.

La nuova scuola primaria Cuzzi accoglierà 300 alunni e si eleverà per due piani fuori terra, consentendo una nuova e più efficace organizzazione logistica degli spazi, puntando all’aumento della sicurezza statica e alla riduzione dei consumi e delle conseguenti emissioni inquinanti. Verranno utilizzati materiali ecocompatibili, puntando alla semplicità delle forme e della copertura, con particolare attenzione al contenimento energetico attraverso un impianto fotovoltaico da 40 kW. La struttura sarà in pannelli prefabbricati di legno, gli spazi saranno moderni e luminosi e ci saranno ampie aree comuni. Le aule per le lezioni saranno 12, alle quali si aggiungeranno aule speciali e spazi interdisciplinari. 

Come da direttive del PNRR, i lavori di realizzazione del nuovo complesso scolastico si concluderanno entro marzo 2026.

Parole chiave: Monfalcone