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Monfalcone, il Comune dalla parte dei lavoratori e dei familiari degli esposti amianto

Un piano articolato sulle conseguenze dovute all’impiego dell'amianto nelle diverse realtà produttive del nostro territorio, con un'attenzione rivolta ai lavoratori e ai loro familiari è stato varato dalla giunta comunale con la finalità di sviluppare ulteriormente - coordinandole fra loro - le azioni che il Comune sta portando avanti sin dall’i...
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Un piano articolato sulle conseguenze dovute all’impiego dell'amianto nelle diverse realtà produttive del nostro territorio, con un'attenzione rivolta ai lavoratori e ai loro familiari è stato varato dalla giunta comunale con la finalità di sviluppare ulteriormente - coordinandole fra loro - le azioni che il Comune sta portando avanti sin dall’insediamento dal 2017.

Interventi “a tutto campo” rivolti alla Regione, e in particolare nei confronti del “coordinamento” delle Regioni italiane, per un intervento anche governativo, verso Inail e Asugi, per arrivare al coinvolgimento del Governo, che vanno dall'estensione dei sostegni e dei risarcimenti alle vittime, alle bonifiche e alla ricerca, ai servizi preventivi e sanitari. 

La delibera del Comune, parte dalla premessa che a causa dell’effetto latenza nel manifestarsi delle patologie, anche dopo decenni dall’esposizione a questo materiale, la tragedia dei colpiti dalle malattie asbesto-correlate continua a determinare l’emergere di nuovi casi. 

Non solo Monfalcone figura fra le città italiane più colpite, ma dai dati risulta che l’80% delle situazioni prese in carico dal Centro regionale Unico Amianto, che ha sede presso l’ospedale cittadino, provengono proprio dal nostro Territorio. 

“In questa situazione - rileva il sindaco Anna Maria Cisint - accanto al problema di tutelare i cittadini coinvolti, ugualmente rilevante è anche la questione di mettere in atto tutte le misure atte a rimuovere ogni forma di rischio. 

Il Comune ha posto al centro dell’interesse sempre la difesa, tutela e protezione dei lavoratori, sia dal punto di vista  sanitario, sia di quello dei diritti. 

Già nel novembre del 2022 avevamo sollecitato i parlamentari locali a sostegno degli interventi risarcitori del Fondo Amianto Con una serie di richieste specifiche che sono state tutte accolte nella allora legge finanziaria con l’incremento dell’importo di talune prestazioni aggiuntive erogate dall’INAIL. Nel maggio dello scorso anno, poi, con il Decreto n. 34 è stata prevista l’istituzione del Fondo rivolto ai lavoratori di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie presso i cantieri navali. I sostegni e le provvidenze previste, tuttavia, a nostro parere devono essere estese a tutti gli altri “settori del Lavoro” che, direttamente e in maniera significativa, siano coinvolti in questa tragedia, a cominciare dai lavoratori portuali e delle ferrovie secondo principi di equità e universalità delle prestazioni a favore di tutte le persone colpite e dei loro familiari”. 

Su questa linea il sindaco Cisint ha già pronta la proposta che sarà inviata sia al governatore Fedriga perché venga posta alla Conferenza dei presidenti delle Regioni, sia al ministero del lavoro, come aspetto prioritario di modifica della legge 34. Non solo, il documento approvato dalla giunta tocca altri tre ambiti d’azione. Anzitutto quello che riguarda lo sviluppo dell’attività comunale relativa al sostegno alla ricerca scientifica riguardanti i marcatori sanitari e il supporto ai cittadini e alle imprese per la bonifica dell’amianto dal territorio, campagne di sensibilizzazione. Si prevede inoltre di impegnare Asugi, Inail e Ispettorato per lo sviluppo dei servizi di propria competenza e fra quelli il rafforzamento del controllo e della prevenzione alla sicurezza con il potenziamento dei relativi organici.

Al Tavolo per il lavoro, infine, è demandata la collaborazione con le parti sociali e imprenditoriali affinché la sicurezza sul lavoro sia assunta come elemento prioritario. “Su alcuni di questi ambiti - sottolinea il sindaco Cisint - abbiamo conseguito risultati rilevanti. 

Il Comune di Monfalcone, con la collaborazione della Regione, è stato il più avanzato in Friuli Venezia Giulia nell'attuazione del piano di rimozione dei materiali potenzialmente nocivi, con l'assegnazione di fondi regionali, integrati da fondi comunali, così come importanti sono i risultati della ricerca con l’Università e la LILT, mentre non abbiamo potuto sostenere i familiari nelle vertenze giudiziarie in conseguenza dell’accordo sottoscritto con Fincantieri dalla precedente giunta comunale dell’ex sindaco Altran che ha portato alla rinuncia tombale dell'Amministrazione comunale. Tutelare lavoratori e familiari, con la capacità di agire concretamente, nell’interesse della nostra comunità”.

 

(C.S.)

Parole chiave: Monfalcone