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Il Ruggito del Leone, retrocessione meritata per la Pallacanestro Trieste: "Società presuntuosa e poco umile"

Finito il campionato ci siamo risvegliati (confesso dopo una notte pesante, parlo per me ovviamente) in serie A2, colpevoli di una retrocessione meritata e forse già annunciata in estate con la composizione di un roster perlomeno indecifrabile. Però prima di addentrarmi nei ...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone

Finito il campionato ci siamo risvegliati (confesso dopo una notte pesante, parlo per me ovviamente) in serie A2,

colpevoli di una retrocessione meritata e forse già annunciata in estate con la composizione di un roster perlomeno indecifrabile.

Però prima di addentrarmi nei foschi pensieri sulla nostra squadra e società, voglio esternare un commento sull'ultimo quarto di Scafati vs Brescia.

Terzo quarto finito 82 a 65 per Brescia con 32 punti nel periodo. Significa una media di 27 punti per quarto. Pur considerando che Scafati possa fare circa 30 punti nell'ultimo quarto, Brescia con 14/15 punti forse meno la porta a casa. Invece realizza 6 punti di cui 2 tiri liberi e il primo canestro dopo ben 7 minuti di gioco. Dopodichè si è visto ogni tipo di nefandezza: Coupain che palleggia aspettando lo scadere dei 24 secondi, Cournooh che sbaglia due tiri liberi tirati senza concentrazione, due rimbalzi offensivi consecutivi regalati senza opporre resistenza, uno sciagurato cross di Gabriel per Della Valle in contropiede facile mirando la tribuna. Poi ovviamente Scafati doveva fare canestro, ma per questo ci ha pensato il Prof. Logan.

E la frittata è servita in un piatto al veleno. Sono convinto che nel mini intervallo tra il terzo e il quarto periodo è successo qualcosa. Lo squadrone di Brescia che nel frattempo ha saputo che Pesaro le stava togliendo i play-off non ha più giocato. E la chiudo qua.

Tornando a noi, la salvezza si conquista senza guardare alle disgrazie o ai complotti altrui e noi siamo mancati totalmente da fine gennaio in poi. Delle 19 sconfitte patite ben 9 sono state superiori ai 15 punti di scarto, segno di debolezza fisiologica ma anche di scarsa interpretazione delle gare e di mancanza di garra.

In estate costruiamo una squadra con pochi denari, contando sulla triestinità (alla presentazione della campagna abbonamenti sotto il motto "Audaci" - forse troppo - si presentano Legovich, Deangeli e Bossi). Così facendo si fece leva sull'orgoglio dei tifosi che avrebbero accettato un roster dimesso per non dire scarso. L'inizio del torneo è stato uno tsunami, poi con l'arrivo di Ruzzier dopo solo 7 gare si è messo una toppa alla squadra ma nel contempo le deludenti prove di Campogrande e Deangeli hanno fatto capire quanto mancasse un "3" di livello, ruolo quello di ala piccola che con perversa ostinazione non è stato mai coperto.

Però con Ruzzier la famosa asse play-pivot ha preso spessore e Spencer da brutto anatroccolo si è trasformato in un sontuoso cigno che ha incominciato a marciare in doppia/doppia quasi in tutte le gare.

E così si arriva a fine gennaio con 8 vittorie e 9 sconfitte in piena zona playoff. Nel frattempo si materializza la tanto agognata nuova proprietà che a breve si sarebbe svelata e si mette sotto contratto il centro Terry al posto dell'ala forte Pacher, venuto dalla A2 e ivi ritornato. Coach Legovich ha provato a schierare Terry da "4" ma il risultato è stato un continuo pestarsi i piedi con Spencer con il risultato che con Terry ne abbiamo vinte 3 e perse 10..

A febbraio poi c'è stata la fuga di Gaines (saperne i veri motivi è chiedere troppo) che guarda caso fa il paio con la fuga di Fernadez, sempre in febbraio e in entrambi i casi non si è stati capaci di sostituirli con giocatori all'altezza.

A proposito di Gaines, con lui 8 vittorie e 11 sconfitte e senza di lui 3 vittorie e 8 sconfitte.

Ora mi chiedo: si sta insediando la nuova proprietà, un gruppo americano appena nato con mire altissime nel basket in Europa e che ha scelto Trieste per il raggiungimento dei propri obiettivi di grandezza. Orbene, nella presentazione al Dome strapieno di giornalisti si proclama il raggiungimento dell'Eurolega entro 7 anni ma da subito l'obiettivo è una coppa europea magari pagando una wild card per provarci già dalla prossima stagione. Morale: se ne va Gaines e dopo la meteora Hudson si sceglie un impalpabile giocatore di A2, perdiamo Davis e si va avanti con la triestinità e la squadra sprofonda.

Se soldi ci sono, o c'erano, anche senza passare al 6+6 si poteva pescare un top player straniero da inserire nel roster e poi si sarebbero gestite le rotazioni a referto partita per partita. Invece no, ce la facciamo anche così e al 18 marzo in quella che poteva essere una salvezza anticipata ci suicidiamo in casa contro Reggio Emilia che con il capo allenatore espulso realizza 10 punti nei 2 minuti finali, vince la partita e ci supera nella differenza canestri.

Campanello d'allarme? Manco per idea, si perde con Scafati e si vince miracolosamente con Bologna e si pensa di essere salvi e così si va a perdere in trasferta a Trento, Sassari e Pesaro subendo 51 punti di scarto complessivi, mentre le altre contendenti per la salvezza cambiano passo e cominciano a vincere giocando alla morte. In mezzo si perde in casa con Varese sempre nelle battute finali, poi si fa il sold out con Verona con il PalaRubini in festa ed invece era il preludio alla gita in Puglia dove non abbiamo giocato, rivedere le nostre prime 3 azioni offensive please.

Perdere la serie A in questo modo e con l'ingresso della nuova proprietà è un dramma sportivo. Punto.

Le colpe sono molteplici, sopra tutte una: la presunzione ! Lasciar andar via Banks con nonchalance per esempio.

E adesso? Sento già rumors che dicono che Ruzzier e Lever hanno degli escape bonus in caso di retrocessione e che quindi troveranno una casa in serie A. Sono gli unici due giocatori da cui ripartire, perdere anche loro (oltretutto già sotto contratto) mi pare assurdo.

Se denaro c'è allora è il momento di tirarlo fuori e di fare una super squadra, perchè risalire dalla A2 è impresa di una difficoltà colossale.

Auguri.

Ah dimenticavo, nella conferenza stampa dopo la misera figura di Brindisi mi aspettavo delle scuse verso i tifosi (che hanno dato tutto e anche di più) e la città sia da parte di Mario Ghiacci, sia da parte di Marco Legovich.

Troppo difficile, l'umiltà non ha casa qui.

VITTORIO LEONE

Parole chiave: Trieste