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Triestina-Pro Vercelli 1-1, Gasperutti: "Unione in campo per il pari, manca la rabbia agonistica"

In una giornata autunnale freddina, tipica per questa stagione, un bel brodino caldo diventa un buon ricostituente per Triestina e Pro Vercelli ancora convalescenti e in attesa di tempi migliori. La partita diciamolo subito è stata bruttina, giocata tra due squadre che stanno male e che attualme...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

In una giornata autunnale freddina, tipica per questa stagione, un bel brodino caldo diventa un buon ricostituente per Triestina e Pro Vercelli ancora convalescenti e in attesa di tempi migliori.

La partita diciamolo subito è stata bruttina, giocata tra due squadre che stanno male e che attualmente non sono un grado di far vedere nulla di più di quel poco che hanno fatto vedere.

La Triestina è scesa in campo per pareggiare e ci è riuscita, quindi missione compiuta, ma se con squadre povere come la Pro Vercelli si gioca per il pareggio: “mala tempora currunt”.

Gli alabardati si sono presentati ben coperti con il chiaro intento di non rischiare nulla e infatti la Pro Vercelli pur non proponendo in avanti nulla di pericoloso, grazie alle continue e immancabili disattenzioni degli alabardati, quasi senza volerlo ha avuto almeno 4 grosse occasioni nate dal nulla: al 38' corner, Roos esce a vuoto e Comi di testa indirizza nella porta vuota, ma salva sulla riga Germano. Al 39' lungo lancio che supera Moretti saltato a vuoto, Bunino è solo in contropiede e Moretti si arrangia, per fortuna l'attaccante era diretto verso la bandierina, altrimenti sarebbe stata espulsione. Al 47' percussione pericolosa di Rutigliano che approfitta di un fortunoso rimpallo e si presenta solo davanti a Roos, ma è bravo il portiere a chiudere lo specchio e salva il gol. Al 66' corner regalato da Rizzo che svirgola in maniera goffa un pallone. Penso: stai a vedere che... infatti sul corner dormita dei nostri difensori e Comi (ovviamente l'unico pericoloso che doveva essere guardato da vicino con la massima attenzione) tranquillo sul secondo palo senza saltare, appoggia in porta. Ai nostri avversari non serve creare nulla di pericoloso, con azioni o contropiedi, ci pensiamo sempre noi a farli diventare pericolosi.

La Triestina dal canto suo ha creato anche lei ben poco, ma almeno lo ha fatto grazie ad alcune triangolazioni e non per svarioni degli avversari, che non hanno a dire il vero faticato tantissimo ad annullare l'unico alabardato che stazionava nei pressi della loro area, cercando di rendersi pericoloso.

La partita è stata povera povera, la Pro Vercelli si difendeva bassa con 11 uomini intasando gli spazi, ma quando attaccava ripartiva sempre con 4-5 uomini e i suoi attaccanti, pur non creando nulla, davano la sensazione di essere pericolosi perchè andavano sempre in verticale in velocità. La Triestina invece si è schierata con Vertainen unica punta, El Azrak faceva il D'Urso svariando su tutto il fronte dell'attacco, con buona attitudine e volontà, ma purtroppo era sempre troppo lontano dalla zona gol. Sui lati da una parte Pavlev che ha corso tantissimo e ha messo anche parecchi palloni in area, purtroppo lì c'era il vuoto e nessuno poteva raccoglierli. Dall'altra parte Vallocchia, generosissimo, cercava le percussioni cercando anche di entrare tra le linee, ma senza riuscire a rendersi troppo pericoloso. Correia si è battuto in mezzo cercando l'idea giusta per liberare l'uomo, ma ci è riuscito solo una volta quando ha verticalizzato in mezzo all'area per Bijleveld, molto bravo a liberarsi al tiro e insaccare imparabilmente.

La Triestina in questa sfida era veramente ridotta all'osso, ma in casa contro una squadra che sinceramente non è sembrata gran cosa, non ci si può accontentare del pareggio fin dalle prime battute e questa è stata la mia impressione, forse sbagliata, ma se in 90' (scarsi.... grazie signor arbitro per aver fatto di tutto per risparmiarci uno spettacolo non esaltante) riesci a renderti pericolosa solo con un paio di tiri dalla distanza e in area non ci entri mai, è già buon risultato esser riusciti a raddrizzare una partita che si era messa veramente molto male e non prometteva nulla di buono.

Se facciamo il raffronto con le squadre provinciali scarsette che lottano per la salvezza, questo tipo di gare le interpretano in modo diverso, buttandola in “garra” sangue e arena e qualche volta le portano anche a casa, ma sicuramente per ottenere un risicato pareggio, le avversarie devono sudare le proverbiali sette camicie. Stavolta la Pro Vercelli non mi sembra abbia dovuto faticare eccessivamente e questo pur con tutte le attenuanti del caso, è l'appunto che mi sento di fare alla squadra, pur essendo la nostra classifica drammaticamente povera, non abbiamo la rabbia agonistica di voler raggiungere il risultato a qualunque costo. Non abbiamo attaccanti e  l'unico disponibile era Vertainen, ma suvvia lasciarlo lì davanti solo soletto è deleterio qualcuno doveva appoggiarlo da vicino, così è come regalare un uomo agli avversari.

Ho visto nella ripresa El Azrak abbassarsi addirittura tra i due centrali a far gioco, a Trento aveva giocato in posizione molto più avanzata e si era anche reso più volte pericoloso, stavolta si è dato molto da fare e se c'era qualcuno che dava l'impressione di avere le cartuccie giuste per colpire era lui, ma era sempre troppo lontano dal fulcro dell'azione. In mezzo al campo Correia ha legato bene il gioco e infatti la Triestina ha dominato, anche perchè la Pro Vercelli a parte cercare di intasare gli spazi non ha quasi mai manovrato palla a terra, proponendo invece un calcio scarno volto a saltare a pie pari il centro del campo, che ha lasciato agli alabardati. La difesa della Triestina mi lascia sempre perplesso, riesce a creare occasioni per gli avversari dal nulla, oramai guardo sempre con maggiore apprensione ogni calcio d'angolo e m'aspetto sempre la frittata che puntualmente arriva, oramai sono parecchi i gol subiti su angolo. Sarebbe bastata un po' di attenzione e già oggi avremmo diversi punti in più molto preziosi.

Aspettiamo ora notizie dalla Società che sembra piuttosto ermetica e parca nel fornirle, credo che di un allenatore esperto ci sia estremo bisogno e se fosse Tesser personalmente ne sarei felice, anche se so che alla prima sconfitta andrebbe a finire pure lui nel tritacarne del tifoso. Intanto è arrivato anche il rinforzo di questo nuovo difensore che serviva come il pane, speriamo sia la panacea per curare tutti i mali di un reparto in difficoltà come speriamo vada a buon fine il ricorso per ottenere il via libera al tesseramento di Olivieri, perchè ad oggi l'attacco alabardato appare troppo povero e anche risicato nei numeri.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste