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Trento-Triestina 1-1, Gasperutti: "Squadra migliorata con i giocatori schierati nei loro ruoli naturali. Non si può subire un gol così"

Non sarà certo questo punto conquistato a Trento a certificare che la Triestina è fuori dal tunnel e non lo sarebbe stato nemmeno se i punti fossero stati tre, ma certo che è bastato schierare la squadra in una maniera meno barbara e con gli uomini nel loro ruolo naturale, ed ecco come per incant...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Non sarà certo questo punto conquistato a Trento a certificare che la Triestina è fuori dal tunnel e non lo sarebbe stato nemmeno se i punti fossero stati tre, ma certo che è bastato schierare la squadra in una maniera meno barbara e con gli uomini nel loro ruolo naturale, ed ecco come per incanto, e pur senza un allenamento specifico, che anche la rappresentativa che avevamo visto giovedì sera è diventata un abbozzo di squadra.

A Trieste tutti, ma proprio tutti avevano capito che la squadra che con caparbia cocciuttaggine Santoni continuava a schierare, non era centrata e andava aggiustata, Marino l'ha fatto e ne ha raccolto subito i primi frutti. Certo la Triestina non è diventata così per incanto quella squadra che com'era nelle intenzioni della vigilia potesse dominare in campionato, anzi, ed è stato sufficiente un volitivo Trento a metterla più volte in difficoltà, ma almeno è diventata competitiva e non è più un pulcino bagnato.

Dalla cintola in sù, la Triestina in questa occasione ha dimostrato di essere una buona squadra e sarebbe risultata irresistibile se avesse concretizzato qualcuna di quelle 6 palle gol che ha avuto, tra le quali almeno 3 di elementare semplicità. Per me questa volta si sono gettati al vento 2 punti!!

Ma allora perchè torniamo a casa con l'amaro in bocca? Perchè purtroppo la difesa è questa e non credo sia molto migliorabile, anche se Marino o chi per lui dovrà inventarsi qualcosa, altrimenti di queste beffe ne subiremo ancora. Anche Roos non mi è piaciuto, con i suoi due metri deve aiutare di più i suoi compagni sui palloni che spiovono nell'area, ne ho visti troppi scendere dal cielo con lui che se ne stava tranquillamente incollato tra i pali ad osservare. I difensori sono tutti alti e rocciosi, se non li fai correre e li tieni belli compatti, il loro lo fanno; mancano di rapidità e di agilità, non hanno il piede per iniziare l'azione in palleggio, ma di testa sono forti e il Trento ha manovrato poco palla a terra dalle loro parti. Quel gol al 91' su corner però non si può prendere, è una cosa che non si può vedere: in area alabardata c'erano 21 uomini ammassati e Di Carmine, l'unico uomo pericoloso l'unico che si doveva assolutamente marcare, perchè era il pericolo n.1, si è trovato defilato sul secondo palo solo soletto, con il difensore più vicino ad almeno tre metri. Certo perdere dei punti così fa male.

La partita è stata piacevole, veloce, con rapidi rovesciamenti di fronte a tener viva l'attenzione dello spettatore; il Trento ha mantenuto di più il controllo del pallone senza però risultare particolarmente pericoloso, mentre la Triestina è risultata molto più incisiva e pericolosa, grazie alla qualità dei suoi uomini che hanno avuto l'unico torto di essere poco concreti. Nel primo tempo dopo il gol gli alabardati sono sembrati troppo timorosi e si sono abbassati un po' troppo, ma poi quando hanno trovato le giuste distanze a centrocampo hanno cominciato a manovrare il pallone con una qualità e pericolosità che i trentini non avevano.

Il nuovo modulo 3-5-2 ha equilibrato la squadra che si è ritrovata come per magia, certo molti sono i meccanismi da migliorare, Sambu mi è sembrato un po' timoroso e fuori fase, nella prima parte non riuscivamo a tener palla e palleggiare almeno per spezzare il ritmo avversario, ma poi abbiamo rivisto il vero Correia che da perno centrale è un'altra cosa e Vallocchia che nel suo ruolo è sempre un bel motorino.

Gli esterni devono dare di più, troppo controllati nel primo tempo e la Triestina non riusciva ad uscire in palleggio, poi quando nel secondo tempo a Germano gli si sono aperte le autostrade davanti, la gara è cambiata e la Triestina è diventata pericolosissima.

Il punto vale quello che vale, è servito soltanto a tamponare l'emoraggia che rischiava di dissanguarci, vediamo domenica prossima con la Pro Vercelli se l'ammalata è in via di guarigione.

Un ultimo appunto lo vorrei dedicare a quel signore che ha commentato la gara in tv, era talmente fastidioso che ad un certo punto volevo togliere l'audio, ma purtroppo dal piccolo schermo non riesco a riconoscere i giocatori e ho dovuto sorbirmi tutti i suoi commenti. Avrà sottolineato almeno una decina di volte che il rigore dato alla Triestina era inesistente, che Vertainen s'era tuffato e l'arbitro aveva abboccato.  Deve comprendere che a sentire le sue rimostranze ci sono anche quelli che magari pensano che il rigore ci fosse. Io sul rigore concesso ho la mia opinione, che vale tanto quanto quella di questo signore; intanto chiedo che intervento fosse quello del difensore che il pallone nemmeno lo guarda, ma si preoccupa soltanto di non far passare l'avversario che lo stava superando in velocità. A metàcampo su un uomo lanciato, ho visto ammonire per falli di questo genere e in questo caso per me è rigore e non vedo assolutamente uno scandalo la sua concessione; ne ho visti di più scandalosi e cercati con furbizia concessi nella serie maggiore, che non hanno fatto gridare allo scandalo con tanta pervicacia come da questo signore.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste