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Vicenza-Triestina 2-0, Gasperutti: "L'Unione ha parecchie carenze ma non ha sfigurato"

Il Vicenza vince con facilità una partita che facile non è stata, ma lo svolgimento della gara ha fatto sembrare il risultato finale scontato. Certo doveva essere così alla vigilia, visto che si incontravano due squadre che nell'ultimo periodo avevano avuto dei risultati esattamente opposti: la ...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Il Vicenza vince con facilità una partita che facile non è stata, ma lo svolgimento della gara ha fatto sembrare il risultato finale scontato.

Certo doveva essere così alla vigilia, visto che si incontravano due squadre che nell'ultimo periodo avevano avuto dei risultati esattamente opposti: la Triestina veniva da 4 sconfitte consecutive, il Vicenza invece da 4 vittorie consecutive; risultato quindi quasi ineluttabile.

Alla fine il verdetto ha dato ragione alle previsioni, ma la Triestina questa volta rispetto alle ultime esibizioni non ha sfigurato, ha lottato fino alla fine pur mettendo in evidenza parecchie carenze.

Bordin aveva predisposto uno schieramento abbastanza inedito: con una difesa a 5, i soliti tre centrocampisti e Minesso a sostegno di Lescano e bisogna dire che a parte l'esito, aveva visto giusto e la Triestina ha fatto una buona partita, concedendo molto poco ai vicentini, purtroppo quel poco è stato più che sufficiente.

Certo che nei suoi approcci alla partita, la Triestina nell'edizione Bordin non può dirsi fortunata e alla prima occasione va sempre sotto: a Mantova è successo dopo 9', il Renate ha impattato il gol di Anzolin dopo 15', il Lumezzane ci ha impiegato 13' e oggi il Vicenza 12'. Basta veramente poco ai nostri avversari per trovare la rete, ieri un cross, oggi un tiro dalla distanza e la partita comincia sempre in salita. Eppure anche stavolta la partenza era sembrata incoraggiante e dopo 5' a conclusione di una bella azione su cross di Pavlev, Anzolin ha mancato sottomisura il gol che sembrava oramai inevitabile. Purtroppo questa occasione rimarrà isolata e solo al 78' Lescano ne mancherà un'altra piuttosto facile di testa, a 4-5 metri dalla porta.

Questa mancanza di incisività è stata in questa occasione abbastanza evidente, i colossi della difesa biancorossa hanno sempre avuto ragione dei lilipuziani alabardati, che venivano colpevolmente sempre cercati con palloni alti. In approccio la manovra era invece abbastanza fluida e a centrocampo la Triestina ha avuto per tutta la partita una certa supremazia, che veniva contrastata con numerosi fastidiosi falli fatti dall'esperto ..... (oggi si usa dire così quando uno commette ripetutamente fallo e gliene vengono fischiati solo una minima parte) Ronaldo.

Il Vicenza ha meritato la vittoria, perchè si è adeguato perfettamente all'ambiente, è stato più ... esperto, ma anche più incisivo e in difesa non ha rischiato quasi nulla, dominando fisicamente nella sua area di rigore. Certo la partita avrebbe potuto essere riaperta al 37', se l'arbitro avesse avuto il coraggio di espellere Ferrari che aveva sferrato un pugno a gioco fermo a Malomo, ma non tutti gli arbitri hanno il "coraggio" di quelli che ci hanno arbitrato all'andata contro lo stesso Vicenza e il Padova.

Non dobbiamo però cadere nel vittimismo, il calcio è pieno di questi episodi e la vittoria ha comunque premiato la squadra che più ha saputo adeguarsi al tipo di partita ed è stata più che legittima. In tempi non sospetti avevo sempre affermato che il Vicenza era una formazione molto pericolosa, tra le favorite per la promozione, perchè molto solida, "esperta" e tetragona, con delle individualità di tutto rispetto e con una difesa che con la partita di oggi, ha mantenuto la sua porta inviolata per ben 14 volte. La partita è stata molto intensa, dura e nervosa, che non si può definire bella, perchè di occasioni da rete se ne sono viste molto poche e i portieri sono stati quasi inoperosi.

La Triestina ha mantenuto il possesso del pallone con più continuità, ma non è riuscita a cavare un ragno dal buco, perchè si è ostinata a cercare gli attaccanti con palloni alti, favorendo la difesa berica strutturalmente molto ben piazzata e con un portiere che non disdegnava ad uscire con ottimo tempismo, su tutti i palloni vaganti. I centrocampisti alabardati non mi sono dispiaciuti, Correia ha cercato di dare ordine da par suo, qualcuno gli ha addebitato il gol che ha sbloccato la partita, ma il pallone che gli ha passato Vallocchia da pochi metri, era una palla avvelenata a mezza altezza, che lui ha forse avuto il torto di cercare di addomesticare e Della Morte glielo ha soffiato e ha sparato a rete da una ventina di metri, trovando l'angolino basso. Vallocchia e Celeghin hanno fatto in pieno il loro dovere, con Vallocchia più frenetico e dinamico di Celeghin, ma anche più confusionario.

Lescano si è fatto valere cercando il dialogo e venendo incontro per far partire l'azione, ma in area è stato sovrastato dai colossi vicentini, stesso discorso per Minesso che è sembrato molto volitivo. I due esterni hanno cercato di sostenere la manovra allargando il campo; a me è piaciuto Pavlev per l'iniziativa e la ricerca della profondità, cosa che invece Anzolin non fa quasi mai e si limita a buttare dei palloni in mezzo dalla trequarti. Ad Anzolin poi mezzo voto in meno perchè nell'azione della seconda rete, ha lasciato completamente solo Talarico che ha segnato facilmente.

I tre centrali hanno ingaggiato una lotta corpo a corpo con gli attaccanti e tutto sommato hanno retto, ma purtroppo quando si tratta di far gioco come è successo stavolta, in quanto il Vicenza se ne stava rintanato sulla sua trequarti, la manovra non parte mai fluida per mancanza di sensibilità nei piedi e avere mezza squadra che quando siamo in possesso della sfera, si limita all'appoggio laterale semplice, fa mancare incisività e imprevidibilità nelle iniziative.

Certo che ci si era illusi con la Triestina che in avvio di stagione sembrava veramente una corazzata, indubbiamente deve esser stato molto bravo Tesser a minimizzare le carenze, che questa squadra aveva e che venivano a galla solo in rare occasioni.

Oramai la classifica ha messo a nudo le carenze strutturali della formazione, che avrebbe avuto bisogno di qualche puntello a gennaio. Purtroppo ciò non è avvenuto, anche se penso che visto il passo dei nostri rivali, difficilmente sarebbe stato sufficiente per acciuffare la promozione diretta.

Ora si tratta soltanto di finire la stagione dignitosamente, perchè alla roulette dei play-off io non ci credo proprio, anche perchè comunque verranno giocati sempre in trasferta. Non si deve però essere esageratamente negativi, in partenza di stagione, nessuno aveva promesso la promozione e d'altra parte nessuno tra i tifosi pensava di poter fare una cavalcata vittoriosa, quindi si trattava di fare una stagione di assestamento con vista ad un prossimo futuro, quando potrà essere assemblata una formazione più competitiva. Keep calm.

BRUNO GASPERUTTI  

Parole chiave: Trieste