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La Triestina fa il turnover, la Virtus Verona si prende i tre punti

Quattro giorni dopo. Il luogo del delitto è il medesimo. Stesso campo, stessa porta, stessa mattonella. Il limite dell'area piccola dello stadio Tognon di Fontanafredda. Mercoledi dallo stesso punto l'Atalanta pareggiò all'87', stavolta tocca alla Virtus Verona esultare. Contro i bergamaschi arri...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Il tocco ravvicinato che ha dato il gol alla Virtus Verona

Quattro giorni dopo. Il luogo del delitto è il medesimo. Stesso campo, stessa porta, stessa mattonella. Il limite dell'area piccola dello stadio Tognon di Fontanafredda. Mercoledi dallo stesso punto l'Atalanta pareggiò all'87', stavolta tocca alla Virtus Verona esultare. Contro i bergamaschi arrivò un punto, contro i concittadini di Giulietta e Romeo neanche quello. La difesa continua insomma ad essere un problema.

Una sconfitta che probabilmente nasce da lontano, dal momento in cui mister Bordin ha deciso di mettere in atto un ampio turnover, soprattutto in avanti con Minesso unica punta e la coppia Lescano-Redan in panchina. Fuori anche al fischio d'inizio D'Urso e Vallocchia. 

Due i plausi da fare….ai 400 tifosi presenti e alla prestazione dei vincitori. Al 9’ Manfrin imbecca Juanito Gomez, che manda fuori di poco a Matosevic. Manfrin ci prova allora in prima persona al 13’ con una punizione, che il portiere sloveno manda in corner e quindi al 19’ con una conclusione di poco alta. Al 27’ il tiro a giro di Juanito Gomez sfila out per pochi centimetri. Al 38’, quindi, Metlika imbecca Daffara a tu per tu con l’estremo difensore di casa, che chiude il tentativo e salva i suoi. Nel giro di pochi secondi al 40’ Matosevic tiene ancora in piedi i suoi, dicendo di no con bravura a Vesentini e sul rovesciamento di fronte Correia mette l’incrocio dei pali nel mirino, dove Sibi riesce ad arrivarci per sventare la minaccia. I locali riescono ad andare all’intervallo sullo 0-0 senza merito.

In apertura di ripresa ci prova immediatamente Ceter e ne viene fuori un tentativo facile da parare per “Mato”. Mira alta invece al 10’ per gli ospiti, che poi fanno centro al 16’ con un tocco ravvicinato di Mehic su assist di Manfrin. L’Alabarda ha un unico squillo al 25’ con l’incornata di Lescano stampatasi sulla traversa. Poi la prova incolore della squadra di Roberto Bordin continua a favorire la cazzimma dei veneti.

Al triplice fischio guardando la classifica si vede che l'Unione è scivolata al quarto posto ad un punto dal Vicenza con i veneti che hanno anche una partita in meno. A tre giornate dalla fine per l'Alabarda dunque il medesimo quarto posto finale è un po' più vicino.

 

TRIESTINA                               0

VIRTUS VECOMP VERONA    1

MARCATORE: st 16’ Mehic.

TRIESTINA (3-4-1-2): Matosevic, Moretti, Ciofani, Rizzo, Pavlev, Correia, Celeghin (st 21' Vallocchia), Anzolin (st 1' Germano), Gunduz  (st 1' Lescano), El Azrak (st 31' D'Urso), Minesso (st 21' Redan). In panchina Diakite, Agostino, Malomo, Jonsson, Fofana, Heitor, Petrasso, Crosara. All.: Bordin

VIRTUS VECOMP VERONA (3-5-2): Sibi, Daffara, Mazzolo, Ronco (pt 14' Ntube), Vesentini (st 46' Toffanin), Mehic, Metlika, Begheldo, Manfrin, Gomez Taleb, Ceter Valencia (st 42' Ojeh). In panchina Zecchin, Voltan, Nalini, Amadio, Zigoni, Cabianca, Lodovici, Menato. All.: Fresco

ARBITRO: Jules Roland Andeng Tona Mbei di Cuneo (assistenti Alessandro Cassano di Saronno e Ionut Eusebiu Nechita di Lecco, quarto ufficiale Gianluca Guitaldi di Rimini).

NOTE Serata umida, terreno in buone condizioni. Si è giocato allo stadio Omero Tognon di Fontanafredda (in provincia di Fontanafredda) a causa dei lavori in corso al Nereo Rocco di Trieste. Per questo erano presenti circa 400 tifosi + il personale di servizio, i giornalisti e gli staff in tribuna delle due squadre. Ammoniti Ciofani, Mazzolo, Correia, Daffara. Espulso al 26’ s.t. un componente dirigenziale della panchina della Triestina (Pessotto). Corner: 5-3. Recupero: 2' e 7'.

Parole chiave: Trieste