LA CRONACA
Coach Andrea Carpanese decide di riconfermare in blocco lo starting seven che aveva esordito in campionato a Molteno, con Garcia in porta, Parisato ala sinistra e Gabriel Mazzarol all’ala destra, Andreotta in posizione di pivot, Joel Huësmann e Luca Sandrin terzini con il grande ex Federico Vanoli (tre stagioni all’ombra delle Torri degli Asinelli dal 2014 al 2017) in posizione di “playmaker”. Gennaro Di Matteo, privo del nuovo acquisto Kreshnik e dell’altro ex di giornata Pagano, decide di scattare dai blocchi con la seguente formazione: Meletti a difendere la porta,
Rossi e Bozzoli (rispettivamente ala sinistra e ala destra), front line composta dal trio Sidibè - Lopez Perez - Drudi ed infine Cavalera pivot. La partenza della Pallamano Trieste 1970 è a dir poco convincente. Il già citato Federico Vanoli si mette subito in luce andando per ben due volte a rete nei primi 5’ di gioco. A completare l’ottimo break iniziale dei biancorossi, le parate di un determinante Garcia e i sigilli di Huësmann e Parisato. Bologna riesce a sbloccarsi nel punteggio solamente quando il tabellone luminoso segna 5:20, con un tiro dai sette metri dell’argentino
Ignacio Tomas Lopez Perez. La “garra” del terzino argentino e le parate di Meletti rimettono in carreggiata i felsinei. Dal mortifero 5-
1 iniziale si arriva così al 5-5 (minuto 14’30”). Nonostante la rimonta subita, la Pallamano Trieste 1970 ha il merito di riuscire ad
assorbire sotto il profilo nervoso il break ospite. Mazzarol con un calibrato pallonetto riporta infatti avanti i suoi, ma probabilmente
il gol più pesante per coefficiente specifico di tutta la prima frazione lo mette a segno Muñoz in situazione di doppia inferiorità
numerica (esclusioni temporanee comminate a Parisato prima, Vanoli poi). Trieste, scampato il pericolo, riesce a condurre in porto
la prima frazione (12-9), conclusasi con il prolungato duello a distanza a suon di gol, tutto latino, fra Vanoli e Drudi. La ripresa comincia con un Bologna Handball United determinato a colmare il gap. Il pivot Cavalera trasforma subito in rete un alley-oop di stampo cestistico, poi sono le reti delle ali Segapeli e Rossi a riportare i felsinei sul (15-15 al 41’). La scossa in casa biancorossa arriva dalla panchina, come era successo a Molteno, con i centri di Muñoz e Pernic (18-16 al 46’), in una fase della partita nella quale le difese prevalgono sugli attacchi. Bologna accusa il colpo e in un men che non si dica scivola da -2 a -4, complici due gol filati di Gabriel Mazzarol. L’ultimo sussulto di marca ospite arriva ancora una volta dalle ali, sempre con lo scatenato Rossi (a sinistra) e il mancino Bozzoli (20-18), ma le reti di un sempre più coninvcente Muñoz (ancora una volta top scorer, ndr) mettono in ghiaccio i primi due punti casalinghi stagionali della Pallamano Trieste 1970.
