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Grado, non solo spiaggia

Grado, la piccola cittadina lagunare oltre ad essere una famosa località turistica conosciuta anche come l’Isola d’Oro o la Prima Venezia a causa delle sue vicende storiche, offre anche un ricco patrimonio storico e artistico oltre al suo mare cristallino, alle spiagge dorate ed al sole. Grado vanta oltre 1600 anni di s...
 |  Francesco Tremul  |  Viaggi

Grado, la piccola cittadina lagunare oltre ad essere una famosa località turistica conosciuta anche come l’Isola d’Oro o la Prima Venezia a causa delle sue vicende storiche, offre anche un ricco patrimonio storico e artistico oltre al suo mare cristallino, alle spiagge dorate ed al sole.

Grado vanta oltre 1600 anni di storia. Nata in epoca romana come scalo mercantile di Aquileia, Grado deve il suo nome proprio ai tipici gradoni romani che agevolavano lo sbarco di passeggeri e merci dalle navi. Da sempre centro di grandi attività commerciali, nel IV secolo venne costruito il suo castrum, dove trovarono rifugio le popolazioni dell’entroterra scampate all’assalto dei barbari. Lo stesso Patriarca si trasferì a Grado, spostando la sede da Venezia nella città lagunare che abbellì con edifici di culto e con la costruzione del Duomo. Il rientro del Patriarcato a Venezia nel 1451 significò per l’isola l’inizio di anni difficili, segnati da numerosi conflitti fino al 1797, quando passò sotto il dominio Austriaco per poi tornare ad essere cittadina italiana al termine della I Guerra Mondiale.

Il luogo perfetto per cominciare il giro della città è sicuramente il suo centro storico dal fascino veneziano, un labirinto di calli e pittoreschi cortili, sul quale si affacciano le case colorate dei pescatori. Il campo dei Patriarchi è il fulcro del periodo tardo romano e veneziano, qui si affaccia la Basilica di Sant’Eufemia, cattedrale del Patriarcato di Aquileia per più di otto secoli, almeno fino a quando il titolo non venne ceduto a Venezia. Restaurata nella prima metà del Novecento secondo l’originario progetto voluto dal vescovo Elia nel 579, la facciata presenta un bel campanile quattrocentesco con in cima un arcangelo giravento in rame. L’interno dell’edificio è suddiviso in tre navate da eleganti colonne in marmo e presenta uno splendido pavimento con mosaici del VI secolo. Sul fianco destro della Basilica si trova il Lapidario con reperti romani e paleocristiani, mentre sul lato sinistro sorge il Battistero, di forma ottagonale che conserva tre sarcofagi e are funerarie romane del III a.C.. Nella Basilica è conservato anche il prezioso Tesoro del Duomo, con le reliquie dei santi patroni della città Ermacora e Fortunato. Un altro capolavoro da vedere a Grado è senza dubbio la Basilica di Santa Maria delle Grazie, meta religiosa della popolazione locale e costruita nel IV secolo in stile paleocristiano, all’interno della quale si possono ammirare l’altare, l’acquasantiera e la statua lignea della Madonna delle Grazie. Da non perdere è anche Piazza Biagio Marin, dedicata al grande poeta, cantore della laguna che nacque proprio qui a Grado nel 1891.

La laguna comprende oltre cento isole e, oltre all’isola maggiore, sono abitate stabilmente anche l’isola della Schiusa, collegata a Grado con due ponti, e l’isola di Barbana su cui sorge un antico santuario mariano. L’isoletta è abitata stabilmente da una comunità di monaci. Il suo nome deriva probabilmente da Barbano, un eremita del VI secolo che viveva qui e che raccolse attorno a sé una comunità. Secondo la tradizione, la nascita del santuario della Madonna di Barbana risale all’anno 582, quando una violenta mareggiata minacciò la città ed il santuario sorse come ringraziamento alla Madonna per aver salvato Grado.

La Valle Cavanata, presso Fossalon, è dal 1996 una riserva naturale protetta: riconosciuta come di valore internazionale, utilizzata in passato come valle da pesca, ora è un vero e proprio paradiso per il birdwatching. Tra barene e spiaggette vivono numerose specie di uccelli acquatici che trovano qui le condizioni ottimali per la sosta e la nidificazione. La riserva comunica con il mare aperto attraverso una fitta e suggestiva trama di canali e corsi d'acqua, costeggiati da boschi e radure in cui si rifugiano molte specie animali.

La riserva naturale della foce dell’Isonzo invece si sviluppa su un territorio compreso nei comuni di Grado, Staranzano, San Canzian d'Isonzo e Fiumicello ed è caratterizzata da paludi di acqua dolce, vaste zone umide salate, canneti, boschi e praterie e costituisce quindi l’habitat ideale per tante specie animali e in particolare per gli uccelli, residenti e migratori. Non a caso, è stata riconosciuta come la migliore area d’Italia per il birdwatching. Il suo cuore, l’isola della Cona che ospita il centro visite, è uno tra i siti di maggiore interesse didattico, scientifico e naturalistico a livello internazionale. L’integrità dell’area è garantita da costanti interventi ambientali ed è affidata anche agli stessi animali, come i cavalli Camargue che vivono liberi nella riserva e contribuiscono a controllare lo sviluppo delle praterie.

Insomma, dagli sport acquatici al golf, passando per lo yoga in spiaggia ed il birdwatching nelle riserve naturali: Grado offre innumerevoli opportunità di praticare sport, a cui si aggiungono le proposte legate al benessere, al relax ed alla thalassoterapia delle Terme Marine.

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