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L'iride sul petto di Stefano Viezzi

I pugni al petto e le braccia al cielo sul dissestato traguardo olandese di Hoogerheide: così Stefano Viezzi ha realizzato lo scorso 28 gennaio di essersi lasciato dietro l’ènfant du pays Remijn, acquisendo il diritto di indossare la maglia iridata della Coppa del Mondo juniores di ciclocross. “M...
 |  Edi Fabris  |  Sport

I pugni al petto e le braccia al cielo sul dissestato traguardo olandese di Hoogerheide: così Stefano Viezzi ha realizzato lo scorso 28 gennaio di essersi lasciato dietro l’ènfant du pays Remijn, acquisendo il diritto di indossare la maglia iridata della Coppa del Mondo juniores di ciclocross. “Mi ero preparato adeguatamente, sia fisicamente che mentalmente, a un appuntamento così importante, al quale mi ero presentato nella condizione migliore”, ricorda il diciottenne di Majano. Successo al quale attribuisce i giusti meriti non solo a se stesso ma anche a quanti hanno contribuito e stanno contribuendo al suo exploit di livello internazionale: “Il mio preparatore atletico, Mattia Pezzarini, è stato essenziale con il suo lavoro capace e meticoloso, mentre Daniele Pontoni, due volte campione del mondo e tecnico azzurro, ha costituito il mio punto di riferimento dal punto di vista tecnico e psicologico. Due persone essenziali nel mio percorso di crescita sportiva e personale”. Il ciclismo è oggi uno sport che si affida molto alla scienza e alla perfezione tecnica delle biciclette, e l’ancora giovanissimo Stefano Viezzi ne è consapevole: “Mi alleno in media 15 ore settimanali, a inizio stagione per 4-6 ore al giorno per creare le basi delle gare lunghe. Il tutto facendo conciliare anche l’impegno scolastico”. Studente dell’ultimo anno al liceo scientifico sportivo “Volta” di Udine, Stefano guarda già al proprio futuro professionale: “Dopo il diploma penso che non continuerò all’università perché conciliare due percorsi di alto livello diventa a quel punto difficile. Con il classico pezzo di carta nel cassetto mi dedicherò quindi totalmente al ciclismo, in futuro chissà”. A lui andrà uno dei riconoscimenti dell’Ussi regionale nel corso della serata Juventussi, dedicata ai migliori giovani sportivi dell’anno e alla quale parteciperanno anche atleti già affermati di varie discipline, che avrà luogo a Trieste il prossimo 1° ottobre.

Edi Fabris  

Parole chiave: Friuli