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Mladost, il ds Cadez: "Troppi furbastri del covid, l'onestà e la sportività devono prevalere"

Claudio Cadez, direttore sportivo del Mladost, tira una riga sul girone di andata della sua squadra in attesa dei due recuperi da disputare. “Sono ottimista di base e dico che finora la nostra è stata una stagione molto buona. Purtroppo il covid non combacia con le regole del calcio. Noi abbiamo ...
 |  Redazione sport  |  Calcio
Claudio Cadez in un'immagine d'archivio

Claudio Cadez, direttore sportivo del Mladost, tira una riga sul girone di andata della sua squadra in attesa dei due recuperi da disputare. “Sono ottimista di base e dico che finora la nostra è stata una stagione molto buona. Purtroppo il covid non combacia con le regole del calcio. Noi abbiamo sempre avuto uno, due o tre giocatori, che hanno avuto contatti con persone positive e che perciò hanno dovuto fare la quarantena. Noi, però, abbiamo praticamente sempre giocato tranne una partita, essendo stati bloccati dall’Asugi. Altre squadre, invece, hanno messo di mezzo il covid per infortuni e turni di lavoro non cambiabili il giorno delle gare per riuscire a rinviare i loro incontri. Ci vogliono regole più ferree da parte della federazione, non si può bloccare il calcio per una o due positività. Tutti vorremmo sempre giocare, lo sport è bello e fa bene. Noi abbiamo concesso dei rinvii per galanteria e invece altri ci cavalcano su questa situazione. Non è giusto e so, che dicendo questo non starò simpatico a molti”.

 
E prosegue così: “Non puntiamo alla Promozione, ma a essere noi stessi. L’importante è riconoscere lo stato della situazione in cui ci troviamo. Ho sentito dall’inizio di cinque – sei formazioni, che parlavano di andare su in un contesto particolare della vita che invece dovrebbe servire da lezione. Io voglio che gli altri ci vedano come una squadra di signori e così possiamo concedere dei rinvii, come abbiamo fatto con la Triestina Victory con cui giocheremo mercoledì 22 dicembre alle 20 a Opicina (e che nel frattempo avrà recuperato qualcuno rispetto a quando avremmo dovuto giocarla) e con l’I.S.M. Gradisca, che affronteremo il 9 gennaio alle 14.30. La Triestina Victory, ad esempio, non ha concesso un rinvio all’Isonzo San Pier, che era arrabbiato e ci ha chiamato per ringraziarci per il nostro modo di fare e di intendere lo spirito sportivo. Il calcio deve formare i giovani e per questo l’onestà e la sportività vengono prima di tutto. Questo modo di fare, però, viene interpretato da molti come essere cog….i, che così te lo mettono in quel posto! Non mi piace chi si approfitta in alcun contesto e perciò anche nel calcio. Sono stati concessi degli slittamenti di sfide per delle ca...te e in questi casi dovrebbe essere solo l’Asugi a decidere. Il calcio è un bellissimo sport, fatto di sacrifici, spogliatoio, terzo tempo e discussioni, aspetti che generano un bel mix con alla base il rispetto per il prossimo. Perciò massimo rispetto per le nostre avversarie, ma nessuna paura perché gli unici, che possono decidere veramente i match, sono gli arbitri con le loro decisioni inappellabili”.
 
Infine una nota sulla rappresentativa Zile, che tra l’altro si è data appuntamento a Santa Croce per il primo raduno stagionale (ritrovo alle 18.30 e allenamento alle 19 di martedì 21/12, convocati 32 giocatori di otto club del Triestino e del Goriziano). “Sono sempre coinvolto nel progetto Europeada assieme a mister Mario Adamic e a Igor Tomasetig della ZSSDI. Spero veramente, che nel 2022 si riesca finalmente a disputare questa manifestazione. Il covid è stata una mazzata in tal senso, ma ci teniamo tanto, visto che siamo la nazionale italiana della minoranza slovena. E mi auguro, che Alen Carli potrà esserci come giocatore quando ci saranno le partite. Non solo è un grande difensore, ma è anche un grande uomo e penso, che non si allontanerà mai dal mondo del calcio”.
Parole chiave: Gorizia