Nel giorno in cui Giulio Regeni avrebbe compiuto 34 anni, l'Italia con un tempismo sinistro taglia il traguardo.
Siamo tornati al primo posto fra i Paesi europei nell'interscambio con l'Egitto scavalcando la Germania. A livello globale l'economia italiana è quinta dietro solo a Cina, Arabia Saudita, Stati Uniti e Turchia.
E' quanto è emerso dai dati dell'Ufficio statistico nazionale egiziano che, al settembre scorso, rileva un interscambio Italia-Egitto pari a 3,08 miliardi di €.
La storia di Giulio Regeni è la perfetta rappresentazione di una vicenda in cui interessi politici ed economici si sono sovrapposti ai diritti fondamentali dell'uomo.
E questi dati sono il risultato lampante della riluttanza dell’Italia ad effettuare adeguate pressioni nei confronti del governo de il Cairo e dell’esitazione ad imporre sanzioni di tipo economico all’Egitto: vuoi per la lunga tradizione di buone relazioni economiche tra i due Paesi, vuoi per gli altri interessi internazionali coinvolti come il ruolo chiave dell’Egitto nella stabilità del Medio Oriente e del Maghreb, in particolare per quanto riguarda la Libia...
