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Cultura: Anzil, Tre Sguardi per la memoria di Go!2025 nella fotografia

"In occasione dell'appuntamento con Go!2025, la Regione Friuli Venezia Giulia ha ritenuto importante realizzare una serie di produzioni che coinvolgono diverse arti, con la finalità di creare e poter disporre di un bene immateriale che possa, anche in futuro, testimoniare quello che fu l'anno di Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura...
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"In occasione dell'appuntamento con Go!2025,
la Regione Friuli Venezia Giulia ha ritenuto importante
realizzare una serie di produzioni che coinvolgono diverse arti,
con la finalità di creare e poter disporre di un bene immateriale
che possa, anche in futuro, testimoniare quello che fu l'anno di
Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura. I progetti
hanno infatti l'obiettivo di indagare e di interpretare il
confine; interessano il mondo del teatro, del cinema e, con 'Tre
Sguardi', anche la fotografia, grazie a una delle nostre realtà
più eccellenti, il Craf, e grazie al coinvolgimento diretto di
tre fotografi di fama mondiale e di grande sensibilità: Steve
McCurry, Alex Majoli e Meta Krese".

Sono le parole del vicegovernatore con delega alla Cultura del
Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, intervenuto oggi pomeriggio a
Gorizia, negli spazi di palazzo Attems Petzenstein, alla
presentazione del progetto "Tre Sguardi Go!2025", una iniziativa
voluta dalla Regione, dal Centro di ricerca e archiviazione della
fotografia e dall'Ente regionale per il patrimonio culturale del
Friuli Venezia Giulia, in vista del prestigioso appuntamento
culturale del prossimo anno.

Il progetto si concretizza in una campagna fotografica su Gorizia
e Nova Gorica affidata a tre artisti di fama mondiale, Steve
McCurry, Alex Majoli e Meta Krese, incaricati di documentare le
due città contermini protagoniste nel 2025. La campagna
fotografica confluirà poi in un'importante mostra fotografica,
supportata da tre cataloghi, che restituirà un ritratto inedito
delle due città e dei loro abitanti.

"La nostra - ha aggiunto poi il vicegovernatore - è una regione
caratterizzata da sempre dal confine, dai confini: per questo,
nell'elaborare una visione culturale per il futuro del Friuli
Venezia Giulia, riteniamo imprescindibile pensare a una cultura
di frontiera, che fa del confine la propria essenza, e non solo
in senso geografico".

"Gorizia e Nova Gorica sono state divise per lungo tempo da una
'cortina di ferro', da un presidio armato; poi, improvvisamente,
lo stesso territorio ha mutato forma e modi, ed è stato
proiettato nel cuore dell'Europa. Con un confine venuto meno sono
caduti la distanza, la divisione, il muro della comunicazione:
anche noi, adesso, come Regione, come amministratori, artisti e
come persone, possiamo essere protagonisti del cambiamento,
possiamo cogliere l'opportunità della crescita e
dell'arricchimento".

"Possiamo costruire ponti che permettano un dialogo di amicizia e
di pace, importanti in particolare in un'epoca come questa, dove
non ovunque il concetto di confine è stato interpretato come in
Friuli Venezia - ha detto ancora Anzil -. Cultura di frontiera
significa anche avanguardia e pure capacità di guardare indietro,
di fare dei confronti, di mantenere e recuperare il ricordo e
mantenere la memoria. Per questo siamo particolarmente orgogliosi
del progetto Tre Sguardi: la produzione fotografica permette
infatti di cogliere la realtà in maniera soggettiva: guardiamo e
sentiamo quello che l'autore vuole mostrarci attraverso ciò che
riprende e ciò che non inquadra".

Parole chiave: Gorizia