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Giunta Dipiazza vicina al cittadino? Zinnanti: "Più no che si, ma c'è qualche lodevole eccezione"

 |  Redazione sport  |  Commento del giorno
Più di qualcuno tra i miei attenti lettori avrà sicuramente preso nota di un atteggiamento fortemente critico verso la Giunta municipale, in particolare quando si sono affrontati temi come le opere pubbliche o quella vergogna del Silos (che c'è voluto un Papa per farlo chiudere!). Sì è vero. L'ho ammetto. Di fronte a certe palesi dimostrazioni di incompetenza e di totale spregio della volontà dei cittadini (per essere chiari, non solo quelli orientati verso il centro-sinistra!), mi risulta davvero impossibile tacere e così ecco fior di commenti ora sull'ovovia, ora sull'ex Pavan, ora sulla condizione dei richiedenti asilo.
Detto questo, a conferma di una mia personale posizione che, più che agli schieramenti, cerca di guardare soprattutto la realtà delle cose ecco che la cronaca cittadina ha recentemente fornito alcuni spunti di riflessione che, partendo da Palazzo Cheba, fanno pensare che qualcosa stia finalmente cambiando in meglio nel rapporto, spesso molto ostico, tra il nostro beneamato Comune ed il semplice cittadino.
Partiamo dalla Polizia locale, ovvero dai tanto odiati vigili urbani. In una recente conferenza stampa, il competente assessore alla Sicurezza Caterina de Gavardo ha presentato alcune preziose novità di carattere informatico che si pongono tutte la finalità di rendere più agevole il rapporto col cittadino. La prima innovazione, che pare banale, ma banale non è, riguarda proprio il motore di ricerca per accedere alla pagina internet della polizia locale che, guarda caso, fa proprio www.polizialocaletrieste.it.  Indirizzo facile da memorizzare  e che porta con immediatezza a tutti i servizi relativi. Il sito è stato completamente aggiornato in sei mesi grazie al supporto della società Media Technologies, sotto il coordinamento del servizio Open Government del Comune.  Una volta aperta la pagina della Polizia locale, ecco apparire gli annunci (in gergo banner) con le notizie più importanti tra le quali i link al pronto intervento, agli avvisi sulla viabilità, alle ultime notizie e ai comunicati stampa. Dunque una panoramica completa a servizio degli utenti della strada. Ma la sezione più innovativa e sicuramente molto importante per il cittadino è quella delle Faq (brutto acronimo inglese che sta a indicare le domande poste frequentemente) e che riassume le risposte alle trenta domande che vengono rivolte più spesso alla polizia locale: dal tema, classico, delle multe a come ci si deve comportare in caso di incidente stradale e che ora trovano veloce risposta. "In questo modo - come rilevato dal comandante della Polizia locale Milocchi - si alleggeriscono anche i compiti del pronto intervento, spesso impegnato su altri fronti".
Tutto qui? A parte che, a mio modesto avviso, quello che si fa per venire incontro al cittadino è sempre importante (e potrebbe, in ipotesi, anche servire a migliorare i rapporti, spesso non idilliaci, tra utenti della strada e agenti della Polizia locale), la volontà comunale è quella di proseguire in questo percorso virtuoso "E' un punto di partenza - nella parole dell'assessore de Gavardo - rispetto a un obiettivo che ho posto fin dall'inizio del mio mandato: migliorare i rapporti tra Polizia locale e cittadinanza". Parole "al miele" che ci sentiamo di condividere pienamente. Dietro l'angolo c'è anche la possibilità di un uso "intelligente" dell'Intelligenza artificiale, nelle sembianze di un assistente virtuale che spieghi al cittadino come comportarsi nelle diverse situazioni. Nelle parole dei vertici comunali su questo punto c'è grande attenzione, ma anche grande prudenza. Perché se è vero che in questo campo innovativo si sono fatti passi da gigante in termini di affidabilità, è altrettanto vero che un organo di Polizia, per la delicatezza del compito e del ruolo rivestito, non può permettersi il rischio di un errore. E anche su questo aspetto siamo perfettamente d'accordo.
L'altro assessore che si è di recente distinto per un approccio coerente e collaborativo verso il privato cittadino è Michele Babuder, che è responsabile delle Politiche del territorio, cioè della sempreverde Urbanistica. Nell'ambito dei lavori del neo costituito Osservatorio rigenerazione urbana, l'assessore Babuder ha avuto modo di esplicitare alcune pregevoli riflessioni che disegnano una pianificazione urbanistica del futuro che pare, davvero e finalmente, a misura di cittadino.  Non sembrino le nostre parole di circostanza ma sono il frutto di un sincero apprezzamento per le considerazioni che abbiamo ascoltato.
Ecco, infatti, il Babuder-pensiero sulle periferie cittadine:"No alle periferie dormitorio, sì ad aree vivibili dove i residenti trovino non solo servizi, ma anche il gusto di abitare e di trovare occasioni di socialità". O ancora sul verde cittadino:"Basta con interventi "cerotto", anche sul verde dobbiamo progettare in termini complessivi, non solo per singoli giardini o singole strade".  Chiude l'assessore Babuder il suo ampio intervento proprio sul rapporto con i privati:"I rapporti con i privati andranno improntati alla condivisione progettuale. Penso all'ex Fiera, ferma da anni: non basta vendere l'area e incassare, il pubblico ha il dovere di caratterizzare e connotare l'operazione".  Rileviamo solo che rispetto a quest'ultima, chiarissima affermazione (che sottoscriviamo al 100%) forse a qualcuno (il Sindaco?) saranno fischiate le orecchie, visto il gaudio palesato proprio all'epoca della vendita del comprensorio dell'ex Fiera,a fronte di una complessa operazione di riqualificazione urbanistica dell'area che è da anni completamente bloccata e che probabilmente è stata all'epoca gestita con una certa dose di superficialità.
Comunque sia, posto che le affermazioni dell'assessore alle Politiche del territorio sono, come già rilevato, assolutamente condivisibili e paiono delineare una sorta di completa riscrittura della pianificazione cittadina anche rispetto ad un recentissimo passato, appare evidente che poi la portata delle singole affermazioni debba in concreto essere misurata sulle conseguenti e concrete azioni. Anche da questo punto di vista, se il buon giorno si vede dal mattino, direi che ci siamo proprio. Infatti, solo qualche giorno dopo il richiamato convegno, esce la positiva notizia dello sblocco dell'importante investimento sul Palazzo ex Ferrovie  da parte dell'immobiliarista austro-ungherese Ivan Holler. Come noto, la Pvv Investments che nel 2020 acquistò l'immobile (e di cui Holler è presidente), era bloccata da qualche mese nello sviluppo del suo progetto di valorizzazione turistica di alta gamma del Palazzo e dell'area circostante a causa di una richiesta di deroga ai parametri urbanistici dell'area avendo ipotizzato di realizzare sul tetto una piscina ed un bar, sicuramente attrattivi ma altrettanto certamente "in deroga" a quanto previsto dal piano urbanistico vigente. E come si è risolto il busillis? Attraverso un serrato dialogo tra investitori e Comune, in primis a livello tecnico, si è pervenuti ad una soluzione che non intacca il pregio complessivo dell'investimento ma che non richiede più alcuna deroga. Infatti, la piscina si farà, ma al coperto, al primo piano, all'interno di una zona fitness e spa particolarmente ampia. Ora la variante urbanistica, comunque necessaria per la  modifica della destinazione d'uso dell'immobile, è condivisa da uffici ed assessore ed il suo cammino dovrebbe procedere spedito verso l'approvazione da parte del Consiglio comunale, con la realistica previsione di una ripresa dei lavori entro qualche mese.  Il risultato finale sarà comunque all'altezza dei desiderata della Pvv Investments con la realizzazione di 175 stanze di lusso in un albergo che farà parte della catena 25Hours Hotel (collocate tra il primo ed il quarto piano) e che avrà al suo interno varie tipologie di suite, oltre a contemplare anche 73 appartamenti con finalità turistica e residenziale.   La piscina sarà fruibile sia dagli ospiti dell'hotel e degli appartamenti turistici che dai residenti. Vengono poi confermati gli interventi migliorativi sulla piazza Vittorio Veneto come la riapertura di un passaggio pedonale coperto tra la piazza e la via Filzi e la creazione di spazi per eventi e mostre. Dunque, attraverso una serrata trattativa tra la pubblica amministrazione e l'investitore privato, il risultato è arrivato. Tanto da far dire ad un soddisfatto assesore Babuder come da parte sua non vi sia mai stata l'intenzione di "osteggiare progetti e investimenti a beneficio della città" ma di "aver lavorato, assieme agli uffici, per giungere ad un risultato positivo per Trieste, nel rispetto delle necessità della città e degli investitori privati. Siamo lieti di questo risultato, frutto di collaborazione e dialogo con gli investitori".
Che dire? A prima vista, ci pare di poter confermare che sia stato davvero trovato un giusto punto di equilibrio tra la tutela dell'interesse pubblico e la profittabilità dell'investimento privato. Complimenti, assessore! Continui così! Anche perché successi del genere non è che abbondino in una Giunta municipale la cui condotta in molti casi è apparsa incerta nel perseguire davvero l'interesse pubblico e, soprattutto, poco propensa a dare ascolto alle richieste dei cittadini.
 
Mauro Zinnanti