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Prepariamoci ad un autunno caldissimo

 |  Francesco Tremul  |  Commento del giorno

Prepariamoci ad un autunno "caldissimo". E no, non sto parlando del clima. Per quello noi ce ne siamo già fatti una ragione in attesa che lo facciano anche i nostri amministratori prendendo decisioni (urgenti!) circa l'inquinamento, la siccità, l'agricoltura, eccetera.

Quasi l'intero continente europeo opera ormai con prezzi dell'elettricità superiori a 600 €/MWh.

Per capirci è più o meno l'equivalente di ben 1000 $ per barile di petrolio!

Ieri Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, che rappresenta 350 mila imprese ha dichiarato: "il caro bollette sta diventando una variabile incontrollabile per tantissime imprese. E questo nonostante gli interventi di sostegno fin qui adottati dal Governo, che scadranno fra settembre e ottobre". Per le imprese, stima Confesercenti, è impossibile gestire aumenti di costi così rilevanti, a cui si aggiungono anche quelli delle materie prime alimentari, traslando sui prezzi di vendita gli interi importi. Il rischio è che il 10% delle imprese esca dal mercato, ovvero circa 90 mila attività per un totale di 250 mila posti di lavoro.

La FIPE invoca un "intervento immediato, altrimenti presto i consumatori si troveranno a fare i conti anche con l’impennata dei listini in bar e ristoranti".

A luglio i prezzi dei servizi della ristorazione sono saliti in media nei Paesi Ue del 7,8%, con incrementi del 9,2% in Austria, dell’8% in Olanda e del 7,7% in Germania.

Risparmiate, gente, risparmiate. Altro che Covid...