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Triestina-Caldiero il giorno dopo, Gasperutti: "Difesa scadente e attacco poco incisivo"

Questa volta ho voluto prendermi una notte per ponderare bene quello che avevo visto e che poi volevo sviscerare con calma su questa mia paginetta. Quando assisto alla partita della Triestina ho l’abitudine di segnare sul mio quadernetto degli appunti, le occasioni o meglio le opportunità da ret...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

Questa volta ho voluto prendermi una notte per ponderare bene quello che avevo visto e che poi volevo sviscerare con calma su questa mia paginetta.

Quando assisto alla partita della Triestina ho l’abitudine di segnare sul mio quadernetto degli appunti, le occasioni o meglio le opportunità da rete create dalle due squadre, per poi ripercorrere a casa con la mia mente la sintesi della gara e trarne le conclusioni. Ieri dopo il primo tempo avevo già riempito una pagina intera di appunti, cosa mai avvenuta perché in genere le gare in questa serie, di questi tempi, sono piuttosto scarne di emozioni, poi nella ripresa sia per la pioggia che in tribuna non risparmia il settore basso alla faccia della copertura, che per il ritmo obiettivamente più basso, ho scritto molto meno.

Come la scorsa settimana, pronti via e 1 a 0 per gli avversari, 44” questa volta, ma questo record penso sarà difficile migliorarlo, anche se le belle statuine ci metteranno del loro. Anche in questa occasione, incredibile la facilità con cui i veneti sono giunti al tiro: pallone sparato alto sul centrocampo dove  al 99,99% arriva la testa di un difensore, ma questa volta Struna non riesce a respingere e il piccoletto che gli rendeva almeno 15 cm. gli sottrae il pallone servendo il suo compagno accanto, tranquillo senza opposizione alcuna che allarga al liberissimo Marras. Questi non ha bisogno d'altro, prende la mira incontrastato e da una trentina di metri trova il tiro della domenica: incrocio dei pali e …. impensabile in quel momento, partita in ghiaccio per la neopromossa.

La Triestina ci ha messo un po’ a reagire, balbetta un po’ troppo quando è attaccata, dietro balla che è un piacere, ma in mezzo al campo c’è qualità e credo che ben poche squadre in questa serie hanno giocatori come l’Unione, certo con caratteristiche diverse, con qualche difetto, ma anche con molti pregi e se inseriti in un contesto di squadra buono, sono forti.

Dicevo che dopo 14’ incerti, la squadra è ripartita forte, con una serie di azioni ben concertate, palla a terra, scarti, magari accentrandosi un po’ troppo, ma ieri di esterni di ruolo in campo non ne avevamo nemmeno uno e l’unico che ha una parvenza di esterno, El Azrak, si accentrava a cercare l’1-2 per sfondare centralmente. Comunque la pressione della squadra è stata massiccia e le occasioni sono fioccate e questa volta abbiamo potuto constatare che il portiere avversario era anche bravo. Tra il 25’ e il 35’ la Triestina si è procurata 7 opportunità per segnare, ma è stata sfortunata grazie anche alla inadeguatezza del direttore di gara e del cieco assistente: se ho visto io da 70 metri, lui che era più vicino poteva ben vedere, altrimenti poteva risparmiarsi una serata di pioggia e starsene a casuccia sua in buona compagnia.

Comunque il primo tempo a me è piaciuto e solo degli episodi che non sono girati per il verso giusto hanno fissato il risultato in un penalizzante 0-1. La ripresa non è stata altrettanto brillante, ma ci sono delle giustificazioni tra cui si può scegliere: calo del ritmo perché la preparazione è ancora precaria - gli 11 titolari avevano ben poche alternative in panchina per cambiare la gara - forse la si poteva cambiare, variando il modulo e inserendo una seconda punta, ma ho paura che siamo in presenza di un integralista del modulo - infine un arbitraggio che è andato nel pallone dopo un primo tempo in cui, per far vedere ai suoi superiori che è molto bravo e non si fa intimidire, ha sorvolato su 3 episodi degni di Var che poi rivisti erano perlomeno 2 rigori e mezzo, di cui uno clamoroso e vergognoso non assegnare.

Non voglio però giustificare nulla, non sta lì il problema e la partita la si poteva pareggiare e anche vincere ugualmente ed è grave colpa non averlo fatto, ma visto che ne dobbiamo sviscerare gli aspetti e le spigolature, facciamolo.

Dunque, calo nella ripresa: a questo punto della stagione ci stà dopo un primo tempo giocato ventre a terra in pressing, in cui non hai fatto uscire l’avversario dalla sua metà campo per 30’, il problema se mai sta nei cambi e nel creare con questi nuove difficoltà all’antagonista. Qui per come la vedo io, non avrei mai sostituito Vertainen, ma lo avrei affiancato con il lettone a discapito di un centrocampista a scelta, magari il più stanco, ma ho paura che i manuali di Coverciano non prevedano una simile eventualità da tecnico dilettante, anche se mi sembra di ricordare che i venerabili Conte e Mourinho, quando sono sotto non si vergognano di mettore in campo anche 4-5-6 punte, mandando all’arrembaggio anche i centrali, ma forse sbaglio io.

Infine l’arbitraggio, ho già parlato dei rigori che a mio avviso potevano essere fischiati e avrebbero “forse” cambiato lo scenario in campo, ma voglio sottolineare anche la gestione dei falli, dei cartellini e infine la tolleranza nelle sceneggiate perditempo, legittime per carità di chi è in vantaggio, ma adeguatamente sostenute dallo scarso signore giunto da Arezzo. Un episodio esplicativo: entrata da dietro davanti alla panchina ospite di un difensore su D’Urso di spalle che viene steso; il difensore resta in piedi e protesta per il fischio dell’arbitro che sorprendentemente invece glielo fischia a favore, allora questi crolla a terra sofferente lamentando un colpo al viso inesistente e il direttore di gara subito invita il massaggiatore, il dottore, gli inservienti ad entrare e per fortuna non c’era a disposizione l’ambulanza!

Chiudo questa disamina parlando della squadra, più propriamente sulla formazione della rosa. Ho sempre sostenuto che lo scorso anno avevamo una difesa scadente, questa non è da meno, pur essendo in attesa di Frare infortunato fin dal suo arrivo che non conosco e del terzino sinistro, che sinistramente non c’è mai. Sul centrocampo mi sono già espresso, per me è ottimo. L’attacco invece pecca di incisività e speriamo che Olivieri risolva tutto, ma sicuramente nessuno dei giocatori a disposizione è il rapace d’area (De Falco?), né l’uomo di peso che fa girare l’attacco (Godeas? o per caratteristiche il modesto Mbakogu), né nessuno, e spero di sbagliarmi, ha la rapidità sottorete e la risolutezza nel calciare (Inzaghi?), ma deve prima toccare il pallone 2-3 volte. A concludere, questa rosa è carente e ha dei difetti e per vincere bisogna avere a disposizione una macchina che funzioni in ogni suo elemento, ripeto: spero di sbagliarmi perché tutto il discorso è perlomeno prematuro e parlo per sensazioni, ma oggi io la vedo così, domani dispostissimo a cospargermi il capo di cenere e recitare a il “mea culpa”.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste